Gamla stan

Disambiguazione – Se stai cercando l'omonima stazione della metropolitana, vedi Gamla stan (metropolitana di Stoccolma).
Gamla stan
StatoBandiera della Svezia Svezia
CittàStoccolma
Abitanti3 000 ab.
Una veduta mattutina dell'isola.
Stortorget.
Mappa risalente al 1910.

Gamla stan è la città vecchia di Stoccolma.

Geografia[modifica | modifica wikitesto]

In virtù della propria posizione centralissima, fino al 1980 era altresì chiamata "staden mellan broarna", ovvero "città tra i ponti". Parte della circoscrizione di Södermalm, è costituita principalmente dall'isolotto di Stadsholmen. Nonostante comprenda ufficialmente anche le zone di Riddarholmen, Helgeandsholmen e Strömsborg, queste non vengono colloquialmente considerate parte integrante di Gamla stan.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

La cittadella risale al XIII secolo, ed è essenzialmente formata da vicoli medievali e strade acciottolate. L'architettura tedesca in stile gotico baltico ha avuto una forte influenza nella costruzione di essa.

Stortorget (Piazza Grande) è il nome della grande piazza nel centro di Gamla stan : tra gli edifici che la circondano, è presente la Borsa di Stoccolma. Proprio in questa piazza nel 1520 si è verificato il massacro di Stoccolma, sanguinosa azione ad opera del re Cristiano II di Danimarca.

Punti d'interesse[modifica | modifica wikitesto]

Oltre ad ospitare la Cattedrale di Stoccolma, il Museo Nobel e la chiesa di Riddarholm, Gamla stan vanta anche il Palazzo Reale di Stoccolma, sontuoso edificio in stile barocco completato nel 1760. A Slottsbacken è situato il museo Kungliga Myntakabinettet dedicato alla storia della moneta. Da segnalare anche il Palazzo Tessin, edificio barocco progettato da Nicodemus Tessin il Giovane.

Trasporti[modifica | modifica wikitesto]

Gamla stan è anche un'omonima stazione della metropolitana di Stoccolma, situata sia sulla linea rossa che sulla linea verde del sistema metroviario cittadino, tra le fermate di T-Centralen e Slussen. Essa fu inaugurata il 24 novembre 1957.

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Controllo di autoritàVIAF (EN156109417 · LCCN (ENn97037050 · J9U (ENHE987007542758805171 · WorldCat Identities (ENlccn-n97037050