Gabriele Romagnoli

Gabriele Romagnoli (Bologna, 10 settembre 1960) è un giornalista, scrittore e sceneggiatore italiano.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Laureato in Giurisprudenza all'Università di Bologna, esordisce nel 1986 con il racconto Undici calciatori, nell'antologia Giovani blues (Transeuropa), facente parte del progetto "Under 25" ideato da Pier Vittorio Tondelli.[1] Pubblica il suo primo libro, Navi in bottiglia, 101 microracconti, nel 1993, nella cinquina finalista del Premio Selezione Campiello[2]. Seguono il libro per ragazzi Video cronache (1994) e Oggetti da smarrire l'anno successivo (1995), quindi In tempo per il cielo (1995), e Passeggeri - Catalogo di ragioni per vivere e volare (1998).

Dopo una breve pausa pubblica nel 2001 Louisiana blues, a metà fra il diario di viaggio e la galleria di ritratti, nel 2004 L'artista, che ha vinto tra l'altro il premio Garda, e nel 2006 Non ci sono santi (Viaggio in Italia di un alieno). Nel 2007 pubblica una raccolta di monologhi, Il vizio dell'amore, che verranno poi trasformati in cortometraggi interpretati da trenta attrici di cinema e teatro, tra le quali figurano Amanda Sandrelli, Paola Pitagora, Isabella Ferrari, trasmessi in seguito dal canale televisivo satellitare Fox Life.[3] Romagnoli figura tra gli sceneggiatori di Uno bianca[4] e Distretto di Polizia[5].

Ha scritto i testi di Con le mani, un'azione scenica liberamente ispirata a Il quarto stato di Giuseppe Pellizza da Volpedo. Dal 1997 al 1999 è inviato a New York per il quotidiano italiano La Stampa, occupandosi soprattutto della questione della pena di morte; contemporaneamente partecipa in qualità di inviato ad alcune trasmissioni di Gad Lerner. Ha collaborato con diversi periodici e quotidiani, tra cui la Repubblica, Vanity Fair, Diario e Avvenire. Dopo aver vissuto al Cairo, nel novembre 2003 si è trasferito a Beirut, in Libano.

Nel gennaio 2011 viene nominato direttore del mensile GQ, edito da Condé Nast, al posto di Michele Lupi[6], mantenendo tale carica fino al giugno 2013.
Il 25 agosto 2014 si è sposato a New York con la giornalista Paola Saluzzi.
Dal 7 marzo 2016[7] al 1º agosto 2018[8] è stato direttore di Rai Sport. Dal 15 aprile 2019 tiene sul sito web del quotidiano la Repubblica una rubrica chiamata «La prima cosa bella».

Opere (elenco parziale)[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Gabriele Romagnoli, in Rinascimento Culturale. URL consultato il 24 febbraio 2018.
  2. ^ Premio Campiello, opere premiate nelle precedenti edizioni, su premiocampiello.org. URL consultato il 24 febbraio 2019.
  3. ^ TV: Il vizio dell'amore, ogni lunedì su Fox Life, su www1.adnkronos.com. URL consultato il 24 febbraio 2018.
  4. ^ la Repubblica/spettacoli: Uno Bianca, il film sotto accusa, su repubblica.it. URL consultato il 24 febbraio 2018.
  5. ^ Mediaset, Cast tecnico - Distretto di Polizia - stagione 1 - Fiction, su fiction.mediaset.it. URL consultato il 24 febbraio 2018.
  6. ^ Lupi alla vice direzione di ‘Vanity Fair’, Romagnoli direttore di ‘Gq’, su primaonline.it, Prima Comunicazione.it, 17 gennaio 2011. URL consultato il 9 febbraio 2014.
  7. ^ La rivoluzione di Romagnoli, a Rai Sport si volta pagina, in Repubblica.it, 7 marzo 2016. URL consultato il 1º agosto 2018.
  8. ^ RaiSport, Gabriele Romagnoli lascia: «Qui sembra Beirut». URL consultato il 1º agosto 2018.

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Predecessore Direttore della rivista GQ Successore
Michele Lupi aprile 2011 - luglio 2013 Carlo Antonelli
Predecessore Direttore di Rai Sport Successore
Carlo Paris 17 febbraio 2016 - 1º agosto 2018 Bruno Gentili
(ad interim)
Controllo di autoritàVIAF (EN5064017 · ISNI (EN0000 0000 5511 9392 · SBN BVEV012867 · LCCN (ENn95084273 · GND (DE123222893 · BNE (ESXX5616282 (data) · BNF (FRcb129822011 (data) · CONOR.SI (SL89172067 · WorldCat Identities (ENlccn-n95084273