Funicolari italiane

Genova, anni settanta: funicolare del Righi in una cartolina a colori

Le funicolari italiane adibite al trasporto pubblico di persone, definite tecnicamente dalla norma UNI 3734-75, sono impianti che hanno trovato diffusione in tutto il Paese a partire dalla fine dell'Ottocento.

La materia è disciplinata dal decreto R.D. 337 - 08.09 del 16 novembre 2012 recante "Disposizioni e prescrizioni tecniche per le infrastrutture degli impianti a fune adibiti al trasporto di persone". Tale dispositivo armonizza quanto previsto dal precedente decreto legislativo n. 210 del 12 giugno 2003 in attuazione della direttiva europea 2000/9/CE[1].

Affini alle funicolari sono gli ascensori inclinati, regolati dalla norma UNI EN 81-22, la cui adozione si è diffusa, pur in maniera minore rispetto alle funicolari, a partire dalla fine del ventesimo secolo.

Costruttori e progettisti[modifica | modifica wikitesto]

I primi esperimenti su campo in Italia furono condotti a cura di Tommaso Agudio ed Alessandro Ferretti, veri pionieri nell'impiego di questo tipo di tecnologie: a Vicenza in un breve impianto di prova privo di binari alcuni veicoli mossi da trazione a fune furono mossi nel 1883[2].

La "funicolare Ferretti" di Salsomaggiore in una cartolina promozionale

La prima funicolare vera e propria ad entrare in servizio fu quella del Vesuvio, inaugurata nel 1880 per opera dell'ingegner Emilio Olivieri, che fu chiamato da Ernesto Emanuele Oblieght, cui fece seguito quattro anni dopo per il collegamento con la basilica di Superga, inaugurato a Torino nel 1884[3], tale impianto si avvaleva del pionieristico sistema ideato dall'ingegner Tommaso Agudio che sotto il nome di "sistema telodinamico"[4] era stato sperimentato e presentato ufficialmente il 2 agosto 1863 lungo il "piano inclinato del Dusino"[5], lungo il percorso poi interessato dalla costruzione della ferrovia Torino-Genova, rappresentando una tappa fondamentale nella sperimentazione di sistemi tecnologici per le ferrovie di montagna[6]. Nel 1935 tale funicolare fu trasformata con trazione a cremagliera andando a costituire la tranvia Sassi-Superga.

Il più prolifico fra i progettisti e costruttori italiani fu il già citato Alessandro Ferretti[7], le cui realizzazioni si diffusero a Salsomaggiore, Mondovì, Bergamo, Bologna, Orvieto, Ortona, Sorrento e Torino[8] portando talora a denominare gli impianti da lui costruiti "funicolare Ferretti".

L'apporto di tecnici ed ingegneri di altri Paesi alpini risultò altresì fondamentale per il fiorire degli impianti a trazione funicolare in Italia; un contributo in tal senso fu dato dall'ingegnere svizzero Emil Strub, che progettò la funicolare della Mendola e quella del Virgolo[9].

Favorita dall'orografia del territorio, l'industria italiana ha annoverato negli anni diversi costruttori di questo tipo di impianti, fra cui la Agudio, fondata dal già citato pioniere del settore e acquisita nel 2015 dalla Leitner[10] e la Ceretti & Tanfani; per la realizzazione di ascensori inclinati si è imposta come leader la Maspero Elevatori[11].

Ambiti di utilizzo[modifica | modifica wikitesto]

Napoli, funicolare di Montesanto

I principali ambiti di utilizzo delle funicolari in Italia sono il servizio di trasporto pubblico locale nelle aree più popolose, come per il caso delle linee napoletane e genovesi, e l'impiego come impianti turistici per il collegamento di luoghi di culti, stazioni termali, alberghi panoramici. A tale scopo fu prodotta negli anni un'ampia iconografia costituita da dépliant pubblicitari e cartoline illustrate.

Alla celebre funicolare del Vesuvio è inoltre dedicata la canzone napoletana Funiculì funicolà opera di Luigi Denza; tale brano riscosse un enorme successo, tanto da indurre Richard Strauss ad includerla fra i temi della sua sinfonia Dall'Italia[12].

Tecnologie[modifica | modifica wikitesto]

Lo sviluppo dei sistemi di azionamento seguì l'evoluzione tecnologica del settore, favorendo particolarmente il diffondersi di funicolari a contrappeso d'acqua grazie alla presenza di numerosi fiumi e torrenti. Nel tempo i primitivi motori a vapore per l'azionamento degli argani lasciarono il posto a motori elettrici finché questi ultimi, in conseguenza del mutato quadro normativo di riferimento[13], divennero il sistema utilizzato su tutti gli impianti.

Il trasporto merci mediante funicolari, denominate in questo caso "piani inclinati", è relativamente meno diffuso in Italia, e è esteso soprattutto per la costruzione e manutenzione di dighe o nell'ambito di impianti minerari come nel caso della ferrovia marmifera di Lasa.

Particolare del sistema triestino

Ulteriore peculiarità è rappresentata dai sistemi misti in cui una tranvia integra un tratto a trazione funicolare per superare forti dislivelli: è il caso della tranvia Palermo-Monreale, soppressa nel 1946, dell'automotofunicolare di Catanzaro, soppressa a sua volta nel 1954, o della tranvia Trieste-Opicina, che dal 1928 vide l'originaria tratta a cremagliera trasformata con trazione a funicolare.

Ben più recenti risultano le esperienze italiane condotte con impianti a fune "atipici" quali le funicolari orizzontali, ascritte alla famiglia dei people mover con il sistema inaugurato per il collegamento dell'ospedale San Raffaele di Milano, denominato "MeLA", inaugurato nel 1999, il "minimetrò" di Perugia, attivato nel 2008 e il people mover di Venezia, inaugurato nel 2010. Ad essi si aggiunge il peculiare impianto ascensore Castello d'Albertis-Montegalletto, entrato in servizio a Genova nel 2004, unisce le caratteristiche di una funicolare orizzontale quelle di un tradizionale ascensore.

Ascensori inclinati[modifica | modifica wikitesto]

Un capitolo a sé è costituito dai cosiddetti ascensori inclinati, che si caratterizzano per una minore lunghezza degli impianti, costituiti da percorsi rettilinei e privi di concavità/convessità, realizzati con tecnologie che rispondono a norme di tipo ascensoristico come la UNI EN 81-22, che consentono il contenimento dei costi di gestione e manutenzione[14]. La via di corsa, talora realizzata su strutture metalliche prefabbricate, è costituita da guide metalliche in luogo del tradizionale binario con rotaie Phoenix di tipo ferroviario e per sovrintendere al servizio in luogo del Direttore di esercizio rappresentato da un ingegnere abilitato richiesto per le ferrovie a trazione funicolare è sufficiente il controllo di un responsabile dell'impianto.

Realizzazioni di questo tipo sono presenti a Certaldo, talora impropriamente indicato in bibliografia come "funicolare", nel quartiere di Quezzi a Genova, a Frosinone e, strutturato su tre diverse rampe, presso il forte di Bard, in Valle d'Aosta.

Lista degli impianti[modifica | modifica wikitesto]

Nelle tabelle seguenti gli impianti in esercizio sono evidenziati con sfondo bianco.

Funicolari[modifica | modifica wikitesto]

Impianto Città/comprensorio Regione Apertura Chiusura Note
Funicolare di Saint-Vincent Saint-Vincent Valle d'Aosta 1900 - Già a contrappeso d'acqua; a vetture indipendenti
Funicolare del Monte dei Cappuccini Torino Piemonte 1885 1942
Funicolare di Superga Torino Piemonte 1884 1935 Trasformata in tranvia a cremagliera
Funicolare del Monte Rosa Monte Rosa Valle d'Aosta 2009 - A servizio degli impianti sciistici
Funicolare di Biella Biella Piemonte 1885 - A contrappeso d'acqua fino a trasformazione
Funicolare di Mondovì Mondovì Piemonte 1886 1975; riattivata nel 2006 A contrappeso d'acqua fino al 1926
Funicolare Vellone-Campo dei Fiori Varese Lombardia 1911 1953
Funicolare Vellone-Sacro Monte Varese Lombardia 1911 1953; riattivata nel 2000
Funicolare del Kursaal Varese Lombardia 1911 1944
Funicolare Como-Brunate Como Lombardia 1894 -
Funicolare di Lanzo d'Intelvi Como Lombardia 1907 1977; in riattivazione Nel 2017 è partito l'iter per riattivare la funicolare
Funicolare di Bergamo Alta Bergamo Lombardia 1887 - Sistema a vetture indipendenti
Funicolare di Bergamo-San Vigilio Bergamo Lombardia 1912 -
Funicolare di San Pellegrino Terme San Pellegrino Terme Lombardia 1909 1989; riattivata nel 2022 Con la riattivazione le 3 stazioni intermedie sono state soppresse.
Funicolare di Campodolcino Val Chiavenna Lombardia 1997 - Sotterranea, a servizio degli impianti sciistici
Funicolare di Regoledo Perledo Lombardia 1890 1960 A contrappeso d'acqua
Gardena Ronda Express Val Gardena Trentino-Alto Adige 2004 - A servizio degli impianti sciistici
Funicolare Rasciesa Val Gardena Trentino-Alto Adige 2010 - A servizio degli escursionisti
Funicolare della Mendola Caldaro Trentino-Alto Adige 1903 -
Funicolare del Guncina Bolzano Trentino-Alto Adige 1912 1963
Funicolare del Virgolo Bolzano Trentino-Alto Adige 1907 1945
Funicolare di Verona Verona Veneto 1941 1944; riattivata nel 2017
Funicolare di Vicenza Vicenza Veneto 1883 1883 Impianto sperimentale privo di binari
Funicolare di Opicina Trieste Friuli-Venezia Giulia 1928 sospesa dal 2016 Integrata con la tranvia, sostituisce la tratta a cremagliera
Funicolare di Celle Ligure Celle Ligure Liguria 1922 1930 Sostituita nel 2016 da ascensore inclinato
Funicolare Sant'Anna Genova Liguria 1891 - A contrappeso d'acqua fino al 1978
Funicolare Zecca-Righi Genova Liguria 1895 -
Funicolare dell'esposizione Genova Liguria 1892 1892 Attivata in occasione dell'Esposizione italo-americana
Funicolare di Salsomaggiore Salsomaggiore Terme Emilia-Romagna 1898 1912
Funicolare di San Luca Bologna Emilia-Romagna 1888 1889 Sostituita da una funivia
Funicolare di San Michele in Bosco Bologna Emilia-Romagna 1888 1888 Attiva in occasione dell'Esposizione Emiliana
Funicolare di Montecatini Terme Montecatini Terme Toscana 1898 -
Funicolare di Certaldo Certaldo Toscana 1999 -
Funicolare di Montenero Livorno Toscana 1908 -
Funicolare di Orvieto Orvieto Umbria 1888 1970; riattivata nel 1990 A contrappeso d'acqua fino al 1970
Funicolare di Ortona Ortona Abruzzo 1891 1943 A contrappeso d'acqua
Funicolare di Valle Oscura Rocca di Papa Lazio 1906 1932 A contrappeso d'acqua
Funicolare di Valle Vergine Rocca di Papa Lazio 1932 1963
Funicolare Centrale Napoli Campania 1928 -
Funicolare di Chiaia Napoli Campania 1889 -
Funicolare di Mergellina Napoli Campania 1931 -
Funicolare di Montesanto Napoli Campania 1891 -
Funicolare vesuviana Vesuvio Campania 1880 1953
Funicolare di Sorrento Sorrento Campania 1893 1896? A servizio dell'Hotel Vittoria
Funicolare di Capri Capri Campania 1905 -
Funicolare di Montevergine Mercogliano Campania 1956
Funicolare di Catanzaro Catanzaro Calabria 1910 1954; riattivata nel 1998 Fino al 1954 integrata con la tranvia
Funicolare di Monreale Palermo Sicilia 1909 1946 Integrata con la tranvia

Ascensori inclinati[modifica | modifica wikitesto]

Impianto Città/comprensorio Regione Apertura Chiusura Note
Funicolare di Certaldo Certaldo Toscana 1999 -
Ascensore inclinato del Pincetto Perugia Umbria 2008 -
Ascensore di Quezzi Genova Liguria 2015 -
Funicolare di Celle Ligure Celle Ligure Liguria 2016 -
Ascensore di Cuneo Cuneo Piemonte 2009 -
Ascensori al forte di Bard Forte di Bard Valle d'Aosta 2006 - Sistema di 3 ascensori
Ascensore di Verona Verona Veneto 2017 - Ricostruzione della precedente funicolare, aperta nel 2017
Ascensore di Frosinone Frosinone Lazio 2010 -
Ascensore di Osimo Ancona Marche 2004 -
Ascensore di San Giorgio La Spezia Liguria 2009
Ascensore di Todi Todi Umbria - -
Ascensore di Ariccia Ariccia Lazio 2011

Funicolari orizzontali[modifica | modifica wikitesto]

Impianto Città/comprensorio Regione Apertura Chiusura Note
Ascensore di Montegalletto Genova Liguria 2004 - Sezione di un impianto più complesso
People mover del San Raffaele Milano Lombardia 1999 -
People mover di Perugia Perugia Umbria 2008 -
People mover di Pisa Pisa Toscana 2017 -
People mover di Venezia Venezia Veneto 2010 -

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ 2000/9/CE Archiviato il 7 marzo 2016 in Internet Archive. Testo del Decreto R.D. 337 - 08.09].
  2. ^ Alessandro Ferretti pioniere delle funicolari a Bergamo Archiviato il 23 settembre 2015 in Internet Archive., 30 marzo 2007. URL consultato nel luglio 2015.
  3. ^ Stefano Garzaro, La tranvia di Superga, in I Treni Oggi, n. 6, febbraio 1981, p. 25.
  4. ^ G. Cornolò e F. Ogliari, Si viaggia... anche all'insù. Le funicolari d'Italia. Volume primo, op. cit., pp. 30-39.
  5. ^ Intorno alle esperienze il 2 agosto 1963 sul piano inclinato del Dusino col sistema funicolare di locomozione dell'ing. Agudio, in Atti del Reale Istituto Lombardo di Scienze, Lettere ed Arti, vol. 3, Reale Istituto Lombardo di Scienze, Lettere ed Arti (Milano), pp. 401-403. Consultabile su Google Books.
  6. ^ Eugenio Ricci, Rassegna di scienze naturali - Il sistema Fell e il sistema Agudio sul Moncenisio, in Rivista universale, vol. 8, Uffizio della rivista universale, Genova, 1818, pp. 56-66. Consultabile su Google Books.
  7. ^ G. Cornolò e F. Ogliari, Si viaggia... anche all'insù. Le funicolari d'Italia. Volume primo, op. cit., pp. 24-29.
  8. ^ Francesco Ogliari e Franco Sapi, Ritmi di ruote. Storia dei trasporti italiani volume 10°. Emilia-Romagna, a cura degli autori, Milano, 1969, p. 123.
  9. ^ Walter Hefti,Zahnradbahnen der Welt, Basilea, Birkhäuser, 1971, ISBN 3-7643-0550-9.
  10. ^ È fusione tra Leitner Ropeways e Agudio. URL consultato nel luglio 2015.
  11. ^ E. Fornasari, Ascensori e impianti di sollevamento, op. cit., p. 37.
  12. ^ R. N. Russo, A. Vella, Il Vesuvio, Roma, Newton & Compton, 1996, p. 43, ISBN 88-8183-401-4.
  13. ^ Impianti Speciali:Funicolare Sant'Anna, la forza dell'acqua Archiviato il 19 giugno 2012 in Internet Archive.. URL consultato nel luglio 2015.
  14. ^ E. Fornasari, Ascensori e impianti di sollevamento, op. cit., p. 36.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Enzo Fornasari, Ascensori e impianti di sollevamento, Maggioli Editore, 2014, ISBN 978-88-9160-077-6.
  • Giovanni Cornolò e Francesco Ogliari, Si viaggia... anche all'insù. Le funicolari d'Italia. Volume primo (1880-1900), Arcipelago edizioni, Milano, 2004, ISBN 88-7695-261-6.
  • Giovanni Cornolò, Francesco Ogliari, Si viaggia... anche all'insù. Le funicolari d'Italia. Volume secondo (1901-1945), Arcipelago Edizioni-Milano, 2006. ISBN 88-7695-325-6.
  • Giovanni Cornolò e Francesco Ogliari, Si viaggia... anche all'insù. Le funicolari e gli ascensori pubblici d'Italia. Volume terzo (1946-oggi), Arcipelago edizioni, Milano, 2007, ISBN 978-88-7695-352-1.
  • Dante Marocchi, Trasporti a fune: funivie, telecabine, seggiovie, sciovie, funicolari terrestri, teleferiche, Torino, 1985.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]