Funicolare del Virgolo
Funicolare del Virgolo Virglbahn | |
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Funicolare del Virgolo nel 1908 | |
Localizzazione | |
Stato | ![]() |
Località | Bolzano |
Dati tecnici | |
Tipo | funicolare |
Stato attuale | Non più esistente |
Apertura | 1907 |
Chiusura | 1945 |
Velocità | 5,4 m/s |
Percorso | |
Stazione a valle | Bolzano |
Stazione a monte | Virgolo |
Tempo di percorrenza | circa 4 minuti minuti |
Lunghezza | 342 m |
Dislivello | 196 m |
Pendenza max | 70% |
Note | Sostituita con una funivia |
Trasporto a fune | |
La funicolare del Virgolo (IPA: ['virgolo]; in tedesco Virglbahn) congiungeva la città di Bolzano con la sovrastante balza rocciosa omonima.
Storia[modifica | modifica wikitesto]
L'opera fu finanziata da Sigismund Schwarz, mecenate anche della Ferrovia Transatesina, e progettata da Emil Strub (lo stesso progettista della funicolare della Mendola) e da Erwin Schwarz. La costruzione fu affidata alle ditte Guschelbauer Marek di Bolzano e Rollsche Eisenwerke di Berna.
L'inaugurazione si ebbe il 20 novembre 1907, alcuni mesi prima dell'entrata in esercizio della funivia del Colle che, poco più a est, risaliva la stessa montagna fino alla più elevata quota del colle di Villa/Bauernkohlern.
La funicolare fu distrutta dai bombardamenti mirati a colpire la ferrovia del Brennero presso Bolzano durante la seconda guerra mondiale. Anziché ricostruirla, si preferì sostituirla con una funivia, che restò in esercizio dal 1957 al 1976.
Caratteristiche[modifica | modifica wikitesto]
A scartamento metrico, la funicolare aveva lunghezza di 342 metri nei quali superava un dislivello 196 m con una pendenza massima del 70%. L'elevata pendenza ne faceva un'opera ingegneristica notevole. Le vetture viaggiavano ad una velocità media di 5,4 chilometri/ora e impiegavano circa 4 minuti a coprire il percorso, durante il quale attraversavano due viadotti: uno a due campate, della lunghezza totale di 46 metri, ed un secondo di soli 6 metri. L'ultima parte del percorso a monte correva all'interno di un vallo scavato nella roccia. L'energia necessaria per il funzionamento era fornita dall'Elektrizitätswerk Zwölfmalgreien.
L'edificio che fungeva da stazione a monte della funicolare e successivamente della funivia è ancora visibile. Fino agli anni ottanta il tracciato della funicolare era percorribile a piedi, sia pure con qualche pericolo sui gradini dei viadotti. Successivamente fu sfruttato per appoggiarvi delle tubazioni e l'accesso fu interdetto. Le spettacolari arcate del viadotto maggiore, ben visibili fino agli anni novanta, furono successivamente quasi nascoste dalla boscaglia circostante.
Galleria d'immagini[modifica | modifica wikitesto]
Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]
- Giovanni Cornolò e Francesco Ogliari, La funicolare Bolzano – Virghljoch/Virgolo (1907 – 1943), in Si viaggia... anche all'insù. Le funicolari d'Italia. Volume secondo (1901-1945), Arcipelago Edizioni-Milano, 2006, pp. 497-506. ISBN 88-7695-325-6.
- (DE) Erwin Schwarz, Die Virglbahn bei Bozen, Tirol, in Karl Armbruster, Die Tiroler Bergbahnen - technisch und landschaftlich dargestellt, Vienna, Verlag für Fachliteratur, 1914, pp. 407–411.
Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]
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