Franco Bonisoli

Franco Bonisoli in una foto dopo il suo arresto

Franco Bonisoli (Reggio Emilia, 6 gennaio 1955[1]) è un ex brigatista italiano.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Nato in una famiglia operaia e comunista, entra nelle Brigate Rosse a 19 anni[2][3]. Membro della direzione strategica e del comitato esecutivo delle BR, conosciuto con il nome di battaglia di "Luigi" (e con il soprannome "Rossino" per il colore dei capelli)[3], il 2 giugno 1977 Bonisoli partecipò, insieme a Calogero Diana e Lauro Azzolini, al ferimento del giornalista Indro Montanelli e l'anno seguente al sequestro dell'onorevole Aldo Moro. Nell'agguato di via Fani Bonisoli fa parte del gruppo di fuoco travestito da aviere (insieme a Valerio Morucci, Raffaele Fiore e Prospero Gallinari); armato di un mitra FNA-B Mod.43 ha il compito di neutralizzare l'Alfetta di scorta (insieme a Gallinari).

Dopo aver sparato un caricatore, utilizza anche la sua pistola Beretta 51 contro l'agente Iozzino che tentava di reagire. Pur non essendo un esperto militare, la sua azione in via Fani risultò efficace (forse sparò il maggior numero di proiettili fra i quattro del nucleo di fuoco) e si è parlato anche di alcuni suoi 'colpi di grazia' sparati dal lato destro della strada al termine della sanguinosa azione.[4] Il 1º ottobre 1978 fu arrestato con Nadia Mantovani, Lauro Azzolini e Antonio Savino dalle forze dell'ordine nel noto covo terrorista di via Montenevoso a Milano[5].

Condannato a 4 ergastoli nel processo romano Moro-Uno del 24 gennaio 1983, a metà degli anni ottanta si dissociò dalla lotta armata[6]. In seguito è stato sottoposto a regime di semilibertà. Franco Bonisoli diventò amico del giornalista Indro Montanelli, tanto che proprio l'ex brigatista fu l'ultimo a lasciare la camera ardente ai funerali di Montanelli, redigendo alcune parole sul registro delle partecipazioni[7]. Raccontò le sue esperienze di terrorista nel corso di interviste rilasciate a Giorgio Bocca e Sergio Zavoli. Risiede a Milano e lavora in una società di servizi ambientali.[8]

Franco Bonisoli si è impegnato, negli anni, in un percorso di giustizia riparativa. Diverse sono state le sue testimonianze in scuole, convegni e occasioni pubbliche insieme a parenti di vittime della lotta armata, quali Agnese Moro, una dei figli di Aldo Moro, e Giorgio Bazzega, figlio del maresciallo dell'antiterrorismo Sergio Bazzega, ucciso dal brigatista Walter Alasia nel 1976. [9][10]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Processo "Moro" Corte d'Assise Archiviato il 7 giugno 2013 in Internet Archive.
  2. ^ Da Il Libro dell'incontro, a cura di Bertagna, Ceretti, Mazzucato – Ed. Il Saggiatore
  3. ^ a b Franco Bonisoli su Cinquantamila, su cinquantamila.it. URL consultato il 1º dicembre 2016 (archiviato il 1º dicembre 2016).
  4. ^ Per uno studio della meccanica dell'agguato si possono consultare: A.GRANDI 'L'ultimo brigatista',BUR 2007; M.CASTRONUOVO 'Vuoto a perdere' BESA 2007; V.SATTA 'Il caso Moro e i suoi falsi misteri', Rubbettino 2006; S.FLAMIGNI 'La tela del ragno' KAOS Edizioni 2003
  5. ^ Copia archiviata, su lastoriasiamonoi.rai.it. URL consultato il 1º luglio 2008 (archiviato dall'url originale il 19 maggio 2008).
  6. ^ Franco Bonisoli. Il perdono addosso, su it.clonline.org, Comunione e Liberazione.
  7. ^ Da: "Il Giornale", 24 luglio 2001, pag. 2.
  8. ^ Franco Bonisoli, su archivio900.it. URL consultato il 16 marzo 2015.
  9. ^ MORO, FARANDA, BONISOLI, BAZZEGA: "LA GIUSTIZIA RIPARATIVA" - ENDORFINE FESTIVAL LUGANO 2021. URL consultato il 20 novembre 2022.
  10. ^ L’ex brigatista: «La violenza, l’errore più grande», su apg23.org. URL consultato il 20 novembre 2022.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Manlio Castronuovo, Vuoto a perdere - Le BR, il rapimento, il processo e l'omicidio di Aldo Moro, Besa 2007-2008
  • Bonisoli: " non ne posso più . la nostra storia è diversa", articolo del Corriere della Sera, 15 ottobre 1993
  • Stefano Zurlo, Liberi pagati dallo Stato: la dura vita degli ex br, articolo del quotidiano il Giornale, 5 febbraio 2009
  • Laura Braghetti e Paola Tavella, Il prigioniero, 2003
  • Stefano Grassi, Il caso Moro: un dizionario italiano, 2008
  • Silvio Bonfigli e Jacopo Sce, Il delitto infinito: ultime notizie sul sequestro Moro, 2002
  • Sergio Flamigni e Luciano Violante, La tela del ragno: il delitto Moro, 1988
  • Pino Casamassima, Il libro nero delle Brigate rosse: gli episodi e le azioni della più nota ..., 2007
  • Daniele Biacchessi, Il delitto D'Antona: indagine sulle nuove Brigate rosse, 2001
  • Rita Di Giovacchino e Giovanni Pellegrino, Il libro nero della Prima Repubblica, 2005
  • Nanni Balestrini, Primo Moroni e Sergio Bianchi, L'orda d'oro: 1968-1977 : la grande ondata rivoluzionaria e creativa ..., 2007
  • Marco Clementi, La "pazzìa" di Aldo Moro, 2001
  • Sergio Flamigni, Convergenze parallele: le Brigate rosse, i servizi segreti e il delitto Moro, 1998
  • Gianni Cipriani, Lo stato invisibile: [storia dello spionaggio in Italia dal dopoguerra a oggi], 2002

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]