Francesco Rezza

Francesco Rezza (Modugno, 27 aprile 1920Roma, 4 giugno 1944) è stato un poliziotto italiano caduto durante la Seconda guerra mondiale e ricordato come martire della Resistenza.

Nato a Modugno, in Puglia, Francesco Rezza prestava servizio come Guardia Ausiliaria presso il Commissariato di San Lorenzo a Roma durante l'occupazione nazifascista. Il 4 giugno 1944, giorno della liberazione di Roma, Rezza fu fucilato insieme al collega Lussorio Bosu all'interno dell'Istituto di Botanica dell'Università di Roma, da un plotone di paracadutisti appartenenti al Battaglione Autonomo Nembo, fedeli al regime fascista[1][2].

Il suo nome è incluso nel Sacrario Virtuale della Polizia di Stato, che commemora gli agenti caduti in servizio[3]. In ricordo del sacrificio degli agenti ausiliari Rezza e Bosu è stata apposta una lapide all'interno dell'Istituto di Botanica dell'Università di Roma[1][4].

  • FECERO LA SCELTA GIUSTA - I poliziotti che si opposero al nazifascismo, a cura di Raffaele Camposano, Ufficio Storico della Polizia di Stato, Ministro dell'interno, 2025
  1. ^ a b Caduti della Polizia di Stato, su cadutipoliziadistato.it.
  2. ^ ANPI, notizia su Bosu e Rezza tratta da "L'Unità". Qui Rezza viene erroneamente identificato come sardo, ma in realtà era pugliese., su facebook.com.
  3. ^ Sacrario della Polizia di Stato, su sacrario.poliziadistato.it, Polizia di Stato. URL consultato il 2 maggio 2025.
  4. ^ Rezza Francesco, su cadutipoliziadistato.it.

Collegamenti esterni

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