Finale della UEFA Champions League 1997-1998

Finale della UEFA Champions League 1997-1998
L'Amsterdam ArenA teatro della finale
Informazioni generali
Sport Calcio
CompetizioneChampions League 1997-98
Data20 maggio 1998
CittàAmsterdam
ImpiantoAmsterdam ArenA
Spettatori48 500
Dettagli dell'incontro
Juventus Real Madrid
0 1
ArbitroBandiera della Germania Hellmut Krug
Successione
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La finale della 43ª edizione di UEFA Champions League è stata disputata il 20 maggio 1998 all'Amsterdam ArenA di Amsterdam tra la Juventus e il Real Madrid. All'incontro hanno assistito circa 48 500 spettatori. La partita, arbitrata dal tedesco Hellmut Krug, ha visto la vittoria per 1-0 del club madrileno.

Le squadre[modifica | modifica wikitesto]

Squadre Partecipazioni precedenti

(il grassetto indica la vittoria)

Bandiera dell'Italia Juventus 5 (1973, 1983, 1985, 1996, 1997)
Bandiera della Spagna Real Madrid 9 (1956, 1957, 1958, 1959, 1960, 1962, 1964, 1966, 1981)

Il cammino verso la finale[modifica | modifica wikitesto]

Il Real Madrid di Jupp Heynckes è inserito nel gruppo D insieme ai norvegesi del Rosenborg, ai greci dell'Olympiakos e ai lusitani del Porto, superando il turno come primo classificato con un totale di 13 punti. Ai quarti di finale le Merengues affrontano i tedeschi del Bayer Leverkusen, battendoli con un risultato aggregato di 4-1. In semifinale tocca a un'altra compagine teutonica, i campioni in carica del Borussia Dortmund, essere eliminati dai madrileni, dapprima vittoriosi 2-0 al Bernabéu e poi capaci di amministrare il vantaggio chiudendo a reti bianche la sfida di ritorno al Westfalenstadion.

Alessandro Del Piero, attaccante della Juventus per la terza volta consecutiva finalista di Champions League oltreché migliore marcatore dell'edizione, festeggia la tripletta nella semifinale di andata contro il Monaco

La Juventus di Marcello Lippi è inserita nel gruppo B insieme agli inglesi del Manchester Utd, agli olandesi del Feyenoord e agli slovacchi del VSS Košice, totalizzando 12 punti frutto di quattro vittorie e due sconfitte, e superando il turno tramite ripescaggio, assieme al Bayer Leverkusen, come una delle due migliori seconde classificate nella fase a gironi; in particolare, i piemontesi ottengono il pass per la fase a eliminazione diretta a scapito dei francesi del Paris Saint-Germain, che totalizzano i loro stessi punti, unicamente per la miglior differenza reti. Ai quarti di finale i Bianconeri affrontano gli ucraini della Dinamo Kiev, superati con un risultato aggregato di 5-2. In semifinale i campioni d'Italia battono i monegaschi del Monaco, assicurandosi di fatto l'approdo in finale grazie al largo successo per 4-1 nella sfida di andata al Delle Alpi, parziale che rende ininfluente la sconfitta 2-3 patita nella gara di ritorno allo Stade Louis II.

La partita[modifica | modifica wikitesto]

La Juventus, presentatasi ad Amsterdam per giocare la sua quarta finale europea consecutiva, riconfermatasi dieci giorni prima campione d'Italia oltreché prima nel ranking confederale, parte come favorita per la vittoria finale; ciò anche a fronte dell'altalenante stagione del Real Madrid, che, seppur tornato in finale di Coppa dei Campioni dopo diciassette anni, nella Liga arranca in quarta posizione. I Bianconeri in effetti partono meglio dei rivali, con Zinédine Zidane che detta il gioco in mezzo al campo e sfiora la rete su calcio di punizione. Col passare dei minuti, tuttavia, risalgono la china i Blancos, che recriminano per un presunto fallo nell'area juventina di Mark Iuliano su Predrag Mijatović e che si rendono pericolosi con Raúl e Roberto Carlos.[1]

La punta madrilena Predrag Mijatović, match winner della finale.

Nella seconda frazione di gioco la squadra italiana continua ad avere problemi di manovra e né Filippo InzaghiAlessandro Del Piero — capocannoniere dell'edizione di coppa, ma infortunatosi nel corso della finale[2] — ricevono palloni giocabili. Al 66' arriva il vantaggio degli spagnoli grazie a Mijatović, il quale, dopo aver recuperato una palla tirata da Roberto Carlos e smorzata da Iuliano nell'area bianconera, aggira l'estremo difensore Angelo Peruzzi e deposita la sfera in rete; nonostante la presunta posizione di fuorigioco dell'attaccante, circostanza mai del tutto chiarita e foriera di polemiche anche negli anni a venire,[3] l'arbitro tedesco Hellmut Krug convalida la rete. Un minuto dopo Inzaghi ha la palla del pareggio, ma non riesce a sfruttare l'assist di Del Piero. A un quarto d'ora dal termine ci provano ancora i torinesi con Edgar Davids, il quale, all'altezza del dischetto, conclude centralmente, facendosi bloccare il tiro dal portiere madrileno Bodo Illgner.[1]

Nonostante la Juventus si riversi in attacco nei minuti finali, il risultato non cambia e il Real Madrid torna a vincere la massima competizione europea per club dopo trentadue anni.

Tabellino[modifica | modifica wikitesto]

Amsterdam
20 maggio 1998, ore 20:45
Juventus0 – 1
referto
Real MadridAmsterdam ArenA (48 500 spett.)
Arbitro: Bandiera della Germania Hellmut Krug

Manica sinistra
Manica sinistra
Maglietta
Maglietta
Manica destra
Manica destra
Pantaloncini
Calzettoni
Calzettoni
Juventus
Manica sinistra
Manica sinistra
Maglietta
Maglietta
Manica destra
Manica destra
Pantaloncini
Pantaloncini
Calzettoni
Real Madrid
Juventus
P 1 Bandiera dell'Italia Angelo Peruzzi
D 3 Bandiera dell'Italia Moreno Torricelli
D 13 Bandiera dell'Italia Mark Iuliano
D 4 Bandiera dell'Uruguay Paolo Montero Ammonizione al 79’ 79’
C 7 Bandiera dell'Italia Angelo Di Livio Uscita al 46’ 46’
C 14 Bandiera della Francia Didier Deschamps Uscita al 77’ 77’
C 26 Bandiera dei Paesi Bassi Edgar Davids Ammonizione al 34’ 34’
C 22 Bandiera dell'Italia Gianluca Pessotto Uscita al 70’ 70’
C 21 Bandiera della Francia Zinédine Zidane
A 9 Bandiera dell'Italia Filippo Inzaghi
A 10 Bandiera dell'Italia Alessandro Del Piero
Sostituzioni:
C 20 Bandiera dell'Italia Alessio Tacchinardi Ingresso al 46’ 46’
C 8 Bandiera dell'Italia Antonio Conte Ingresso al 77’ 77’
A 18 Bandiera dell'Uruguay Daniel Fonseca Ingresso al 70’ 70’
Allenatore:
Bandiera dell'Italia Marcello Lippi
Real Madrid
P 25 Bandiera della Germania Bodo Illgner
D 17 Bandiera dell'Italia Christian Panucci
D 5 Bandiera della Spagna Manuel Sanchís
D 4 Bandiera della Spagna Fernando Hierro Ammonizione al 23’ 23’
D 3 Bandiera del Brasile Roberto Carlos Ammonizione al 37’ 37’
C 6 Bandiera dell'Argentina Fernando Redondo
C 27 Bandiera della Francia Christian Karembeu Ammonizione al 56’ 56’
C 10 Bandiera dei Paesi Bassi Clarence Seedorf Ammonizione al 90+4’ 90+4’
C 7 Bandiera della Spagna Raúl Uscita al 90’ 90’
A 15 Bandiera della Spagna Fernando Morientes Uscita al 81’ 81’
A 8 Bandiera della Jugoslavia Predrag Mijatović Uscita al 89’ 89’
Sostituzioni:
C 16 Bandiera della Spagna Jaime Ingresso al 81’ 81’
C 11 Bandiera della Spagna José Emilio Amavisca Ingresso al 90’ 90’
A 9 Bandiera della Croazia Davor Šuker Ingresso al 89’ 89’
Allenatore:
Bandiera della Germania Jupp Heynckes

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b Maurizio Crosetti, La Juve s'inchina al Real, in la Repubblica, 21 maggio 1998.
  2. ^ Bruno Bartolozzi e Paolo Forcolin, In ansia per Del Piero, in La Gazzetta dello Sport, 22 maggio 1998.
  3. ^ Le fonti divergono sull'effettiva validità o meno della rete: mentre le testimonianze italiane sono generalmente concordi sul fatto che Mijatović fosse in netta posizione irregolare, una parte di quelle spagnole afferma che l'attaccante dei Blancos fosse tenuto in gioco dal difensore juventino Gianluca Pessotto, la cui posizione al momento del tiro di Roberto Carlos non fu ripresa dalla trasmissione televisiva internazionale; cfr. Andrea Schianchi, Dalla mano de Dios a Corea-Spagna. Se la moviola riscrive la storia, su gazzetta.it, 6 marzo 2016. URL consultato il 10 febbraio 2022.; (ES) Juanma Trueba, "No fue fuera de juego", in AS, 13 maggio 2006. URL consultato il 10 febbraio 2022.; (ES) Luis Prados Roa, El VAR, el fuera de juego de Morata y otras protestas, in ABC, 20 febbraio 2019. URL consultato il 10 febbraio 2022.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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