Finale della Coppa dei Campioni 1989-1990

Voce principale: Coppa dei Campioni 1989-1990.
Finale della Coppa dei Campioni 1989-1990
Informazioni generali
Sport Calcio
CompetizioneCoppa dei Campioni 1989-90
Data23 maggio 1990
CittàVienna
ImpiantoPrater
Spettatori57 558
Dettagli dell'incontro
Milan Benfica
1 0
ArbitroBandiera dell'Austria Helmut Kohl
Successione
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La Finale della Coppa dei Campioni 1989-1990 si disputò il 23 maggio 1990 presso lo stadio Prater di Vienna tra i portoghesi del Benfica e gli italiani del Milan. All'incontro assistettero circa 57 558 spettatori. La partita, arbitrata dall'austriaco Helmut Kohl, vide la vittoria per 1-0 della squadra meneghina.

Le squadre[modifica | modifica wikitesto]

Squadre Partecipazioni precedenti

(il grassetto indica la vittoria)

Bandiera dell'Italia Milan 4 (1958, 1963, 1969, 1989)
Bandiera del Portogallo Benfica 6 (1961, 1962, 1963, 1965, 1968, 1988)

Il cammino verso la finale[modifica | modifica wikitesto]

Il Milan di Arrigo Sacchi, detentore del trofeo, esordì al primo turno contro i finlandesi dell'HJK di Helsinki, vincendo con un risultato complessivo di 5-0. Agli ottavi i Rossoneri incontrarono gli spagnoli del Real Madrid, riuscendo a superare il turno vincendo 2-0 a San Siro e venendo sconfitti 1-0 al Bernabéu. Ai quarti il Milan ebbe la meglio dei belgi del Malines per 2-0, nella partita di ritorno nelle Fiandre risoltasi ai tempi supplementari. In semifinale i tedeschi del Bayern Monaco diedero filo da torcere ai Diavoli, che riuscirono ad accedere alla loro quinta finale di Coppa dei Campioni nonché seconda consecutiva solo grazie alla regola del gol fuori casa, vincendo 1-0 a Milano e poi cedendo 1-2 nella sfida di ritorno all'Olympiastadion conclusasi ai tempi supplementari. È stata inoltre la prima volta nella storia che una squadra passasse il turno per la regola dei gol in trasferta dopo i supplementari.[1]

van Basten e Kohler, storici avversari,[2] in azione nella semifinale di andata tra Milan e Bayern Monaco.

Il Benfica di Sven-Göran Eriksson iniziò il cammino europeo contro gli irlandesi del Derry City, che batté con un punteggio aggregato di 6-1. Agli ottavi i lusitani superarono agilmente i campioni d'Ungheria dell'Honvéd con un complessivo 9-0. Ai quarti anche i sovietici del Dnipro si arresero facilmente per 4-0 tra andata e ritorno. In semifinale i francesi dell'Olympique Marsiglia si rivelarono un avversario ben più ostico per le Águias, che riuscirono a conquistare l'accesso alla loro settima finale nella competizione solo grazie alla regola del gol in trasferta, perdendo 1-2 l'andata al Vélodrome e ribaltando poi l'esito del doppio confronto grazie alla vittoria 1-0 nel ritorno al da Luz.

La partita[modifica | modifica wikitesto]

Milan e Benfica si incontrano nuovamente in una finale di Coppa dei Campioni dopo ventisette anni. Il primo tempo trascorre senza troppe emozioni, si tratta di una partita tattica giocata senza che le due squadre si scoprano troppo, e di fatto si va all'intervallo sul parziale di 0-0.

Il secondo tempo si apre con una squadra rossonera più arrembante, che subito trova la porta con Marco van Basten, il quale però si fa parare il tiro da Silvino Louro. Al 67' arriva il gol che sblocca la partita: van Basten dà una palla in profondità al connazionale Frank Rijkaard il quale si invola a rete e batte il portiere lusitano. Da qui alla fine i Rossi tentano timidamente di ristabilire la parità, ma i Diavoli controllano agevolmente, e di occasioni per entrambe le formazioni non ce ne sono più.[3]

Tabellino[modifica | modifica wikitesto]

Vienna
23 maggio 1990, ore 20:15
Milan1 – 0
referto
BenficaPrater (57 558 spett.)
Arbitro: Bandiera dell'Austria Helmut Kohl

Manica sinistra
Maglietta
Maglietta
Manica destra
Pantaloncini
Calzettoni
Calzettoni
Milan
Manica sinistra
Maglietta
Maglietta
Manica destra
Pantaloncini
Calzettoni
Benfica
Milan
P 1 Bandiera dell'Italia Giovanni Galli
D 2 Bandiera dell'Italia Mauro Tassotti
D 3 Bandiera dell'Italia Paolo Maldini
C 4 Bandiera dell'Italia Angelo Colombo Uscita al 89’ 89’
D 5 Bandiera dell'Italia Alessandro Costacurta
D 6 Bandiera dell'Italia Franco Baresi
C 7 Bandiera dell'Italia Carlo Ancelotti Uscita al 72’ 72’
C 8 Bandiera dei Paesi Bassi Frank Rijkaard
A 9 Bandiera dei Paesi Bassi Marco van Basten
A 10 Bandiera dei Paesi Bassi Ruud Gullit
C 11 Bandiera dell'Italia Alberico Evani
Sostituzioni:
D 13 Bandiera dell'Italia Filippo Galli Ingresso al 89’ 89’
A 14 Bandiera dell'Italia Daniele Massaro Ingresso al 72’ 72’
Allenatore:
Bandiera dell'Italia Arrigo Sacchi
Benfica
P 1 Bandiera del Portogallo Silvino Louro
D 2 Bandiera del Portogallo José Carlos
D 3 Bandiera del Brasile Ricardo Gomes Ammonizione
D 4 Bandiera del Portogallo Samuel Quina
D 5 Bandiera del Brasile Aldair Ammonizione
C 6 Bandiera della Svezia Jonas Thern
C 7 Bandiera del Portogallo Vítor Paneira Uscita al 78’ 78’
C 8 Bandiera del Portogallo António Pacheco Uscita al 59’ 59’
C 9 Bandiera del Portogallo Hernâni Neves
C 10 Bandiera del Brasile Valdo Filho
A 11 Bandiera della Svezia Mats Magnusson
Sostituzioni:
A 15 Bandiera del Portogallo César Brito Ingresso al 59’ 59’
A 16 Bandiera dell'Angola Vata Ingresso al 78’ 78’
Allenatore:
Bandiera della Svezia Sven-Göran Eriksson

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Riepilogo della stagione 1989/90: Il Milan si conferma con Rijkaard, su it.uefa.com, it.uefa.com. URL consultato l'8 luglio 2016.
  2. ^ Maurizio Crosetti e Licia Granello, Il centravanti e lo stopper, avanti con lo show, in la Repubblica, 9 febbraio 1992.
  3. ^ Milan - Benfica 1-0, su dnamilan.com, 6 febbraio 2012 (archiviato dall'url originale il 30 maggio 2016).

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

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