Federico Enrico d'Orange
Federico Enrico d'Orange | |
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Ritratto di Federico Enrico d'Orange, principe d'Orange (bottega di Gerard van Honthorst, 1650) | |
Principe d'Orange | |
In carica | 23 aprile 1625 – 14 marzo 1647 |
Predecessore | Maurizio |
Successore | Guglielmo II |
Altri titoli | Barone di Breda |
Nascita | Delft, 29 gennaio 1584 |
Morte | L'Aia, 14 marzo 1647 (63 anni) |
Luogo di sepoltura | Chiesa Nuova |
Dinastia | Orange-Nassau |
Padre | Guglielmo I d'Orange |
Madre | Louise de Coligny |
Consorte | Amalia di Solms-Braunfels |
Figli | Guglielmo Luisa Enrichetta Albertina Agnese Enrichetta Caterina Maria |
Religione | Calvinismo |
Federico Enrico d'Orange | |
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Federico Enrico ritratto da Michiel van Mierevelt nel 1623 | |
Statolder di Olanda, Zelanda, Utrecht, Gheldria e Overijssel | |
Durata mandato | 23 aprile 1625 – 14 marzo 1647 |
Predecessore | Maurizio d'Orange |
Successore | Guglielmo II d'Orange |
Statolder di Groninga e Drenthe | |
Durata mandato | 1640 – 14 marzo 1647 |
Predecessore | Enrico Casimiro I di Nassau-Dietz |
Successore | Guglielmo II d'Orange |
Dati generali | |
Firma |
Federico Enrico, o Frederik Hendrik in olandese (Delft, 29 gennaio 1584 – L'Aia, 14 marzo 1647), fu il sovrano principe d'Orange e statolder di Olanda, Zelanda, Utrecht, Gheldria, e Overijssel dal 1625 al 1647. Fu il nonno di Guglielmo III d'Inghilterra. Come principale soldato nelle guerre olandesi contro la Spagna, il suo risultato principale fu il successo assedio di 's-Hertogenbosch nel 1629. Era la principale base spagnola e una città ben fortificata protetta da una guarnigione spagnola esperta e da formidabili difese idriche. La sua strategia fu la riuscita neutralizzazione della minaccia di inondazione dell'area intorno a 's-Hertogenbosch e la sua cattura del magazzino spagnolo a Wesel.[1].
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Infanzia
[modifica | modifica wikitesto]Federico Enrico nacque il 29 gennaio 1584 a Delft, Paesi Bassi, nell'allora Repubblica delle Sette Province Unite. Era il più giovane figlio di Guglielmo "il Taciturno" e Louise de Coligny. Suo padre era statolder di Olanda, Zelanda, Utrecht, e Frisia, mentre sua madre era figlia del capo degli ugonotti Gaspard de Coligny, e fu la quarta moglie di Guglielmo il Taciturno. Era quindi fratellastro del suo predecessore Maurizio di Nassau, deceduto nel 1625.
Federico Enrico nacque sei mesi prima dell'assassinio del padre il 10 luglio 1584. Il ragazzo venne instradato alla carriera delle armi dal fratello maggiore Maurizio, uno dei migliori generali della sua epoca. Dopo che Maurizio minacciò di legittimare i suoi figli illegittimi se non si fosse sposato, Federico Enrico sposò Amalia di Solms-Braunfels nel 1625. Il figlio illegittimo avuto da Margaretha Catharina Bruyns (1595–1625), Federico di Nassau-Zuylestein nacque nel 1624 prima del suo matrimonio. Questo figlio diventò il governatore del giovane Guglielmo III d'Inghilterra per sette anni.
Stadtholder
[modifica | modifica wikitesto]Alla morte di Maurizio nel 1625 senza prole legittima, Federico Enrico gli succedette nelle sue dignità e proprietà paterne, ed anche come statolder delle cinque province di Olanda, Zelanda, Utrecht, Overijssel e Gheldria, e nei ruoli di Capitano e Ammiraglio-Generale dell'Unione (comandante in capo dell'esercito degli stati olandesi e della marina olandese).
Federico Enrico diede prova di essere un generale ancora più valente del fratello, ed un uomo di stato e politico ancora più capace. Per ventidue anni egli rimase a capo del governo delle Province Unite, e fu in questo periodo che il potere degli statolder raggiunse il suo più alto punto. Il "Periodo di Federico Enrico", come sono soliti indicarlo gli scrittori olandesi, è generalmente riconosciuto come l'età d'oro della repubblica. Esso fu marcato da numerosissimi trionfi militari e navali, da un'espansione marittima e commerciale su tutto il mondo conosciuto e da splendida attività artistica e letteraria.
Le principali imprese militari di Federico Enrico furono gli assedi e le catture di Grol nel 1627, di 's-Hertogenbosch nel 1629, di Maastricht nel 1632, di Breda nel 1637, di Sas van Gent nel 1644, e di Hulst nel 1645. Durante gran parte della sua amministrazione l'alleanza con la Francia contro la Spagna costituì il fulcro della politica estera di Federico Enrico, ma negli ultimi anni sacrificò quest'alleanza per il bene della nazione, concludendo una pace separata con la Spagna, dalla quale le Province Unite trassero dei benefici e dei poteri che mantennero per i successivi ottant'anni.
Federico Enrico costruì le case di campagna di Huis Honselaarsdijk, Huis ter Nieuwburg, e per sua moglie Huis ten Bosch, e ristrutturò il palazzo Noordeinde a L'Aia. Huis Honselaarsdijk e Huis ter Nieuwburg sono ora demolite.[2]
Morte
[modifica | modifica wikitesto]Federico Enrico morì il 14 marzo 1647 a L'Aia, lasciando sua moglie Amalia di Solms-Braunfels, suo figlio Guglielmo II d'Orange, quattro delle sue figlie, ed il figlio illegittimo Federico di Nassau-Zuylestein.
Alla morte di Federico Enrico, egli venne sepolto con grandi onori al fianco del padre e del fratello a Delft. Il trattato di Münster, che terminava la guerra tra olandesi e spagnoli, non venne siglato sino al 30 gennaio 1648, quando la malattia e poi la morte dello statolder avevano causato l'accelerazione dei negoziati. Federico Enrico lasciò un resoconto delle sue campagne militari nel Mémoires de Frédéric Henri (Amsterdam, 1743).
La sua vedova commissionò un elaborato mausoleo nel Oranjezaal, una sala da ballo panoramica dipinta con scene della sua vita e allegorie di buon governo basate sui suoi successi.
Figli
[modifica | modifica wikitesto]Federico Enrico e sua moglie Amalia di Solms-Braunfels ebbero nove figli, di cui sette femmine e due maschi. Quattro dei loro figli, incluso un maschio, morirono durante l'infanzia, lasciando Federico Enrico con un solo maschio ed erede. Infine, dopo la morte dell'unico nipote linea maschile di Federico Enrico, lo statolderato doveva passare ad un lontano cugino agnatico, che era sposato con la figlia di Federico Enrico Albertina Agnese. I figli di Federico Enrico furono:
- Guglielmo II, principe d'Orange (27 maggio 1626 - 6 novembre 1650)
- Luisa Enrichetta d'Orange (27 dicembre 1627 - 18 giugno 1667)
- Enrichetta Amalia d'Orange (26 ottobre 1628 - dicembre 1628)
- Elisabetta d'Orange (4 agosto 1630)
- Isabella Carlotta d'Orange (22 gennaio/28 aprile 1632 - 17 maggio 1642)
- Albertina Agnese d'Orange (9 aprile 1634 - 24 maggio 1696)
- Enrichetta Caterina d'Orange (10 febbraio 1637 - 3 novembre 1708)
- Enrico Luigi d'Orange (30 novembre 1639 - 19 dicembre 1639)
- Maria d'Orange (5 settembre 1642 - 20 marzo 1688)
- sposò il principe Luigi Enrico del Palatinato-Simmern-Kaiserslautern
Federico Enrico ebbe inoltre un figlio illegittimo (poi riconosciuto) da Margaretha Catharina Bruyns:
- Federico Nassau, signore di Zuylestein (1624–1672)
Antenati
[modifica | modifica wikitesto]Onorificenze
[modifica | modifica wikitesto]Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Israel, The Dutch Republic (1995) p 507
- ^ (NL) J.J. Poelhekke, Hoofdstuk IX, in Frederik Hendrik. Prins van Oranje. Een biografisch drieluik, Digitale Bibliotheek voor de Nederlandse Letteren, 2008. URL consultato il 7 agosto 2008.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Israel, Jonathan I. The Dutch Republic: Its Rise, Greatness, and Fall 1477-1806 (1998) excerpt and text search pp 506–45
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Federico Enrico d'Orange
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Federico Enrico, in Dizionario di storia, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 2010.
- Federico Enrico, su sapere.it, De Agostini.
- (EN) Michael J. Wintle e Jan J. Poelhekke, Frederick Henry, prince of Orange, count of Nassau, su Enciclopedia Britannica, Encyclopædia Britannica, Inc.
- Opere di Federico Enrico d'Orange, su MLOL, Horizons Unlimited.
- (EN) Opere di Federico Enrico d'Orange, su Open Library, Internet Archive.
- (NL) Frederik Hendrik. Prins van Oranje. Een biografisch drieluik, a biography by J.J. Poelhekke
Controllo di autorità | VIAF (EN) 67257928 · ISNI (EN) 0000 0001 2137 7155 · BAV 495/35708 · CERL cnp01259332 · ULAN (EN) 500354743 · LCCN (EN) n85196873 · GND (DE) 118590200 · BNE (ES) XX1499437 (data) · BNF (FR) cb13515155d (data) · J9U (EN, HE) 987007432461205171 |
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