Fausto Filzi

Fausto Filzi
SoprannomeMomi Spoldore
NascitaCapodistria, 1º luglio 1891
MorteMonte Zebio, 8 giugno 1917
Cause della mortecolpito da una granata
Dati militari
Paese servitoBandiera dell'Italia Regno d'Italia
Forza armata Regio Esercito
Reparto9º Reggimento Artiglieria da Fortezza
GradoSottotenente
GuerrePrima guerra mondiale
DecorazioniMedaglia d'argento al valor militare
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Fausto Filzi (Capodistria, 1º luglio 1891Monte Zebio, 8 giugno 1917) è stato un patriota irredentista italiano, fratello di Fabio Filzi.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Nacque in Istria, ultimo dei quattro figli maschi di Giovanni Battista e Amelia Ivancich.[1] Il padre era originario di Sacco, presso Rovereto, ma lavorava come insegnante di filologia classica nei licei di Pisino e Capodistria. Nel 1892 ottenne la cattedra al liceo-ginnasio di Rovereto e tornò in Trentino, portando con sé la famiglia.

Fausto si iscrisse al liceo, ma non completò mai gli studi. Lavorò ad Ala in Vallagarina, a Brno in Moravia e a Barcs in Ungheria. Nel dicembre 1913 si recò in Argentina dedicandosi dapprima a lavori saltuari e in seguito all'attività di impiegato presso la ditta Fratelli Facchinetti di Buenos Aires.

Nel settembre del 1916, dopo essere stato informato dell'esecuzione di Fabio Filzi e Cesare Battisti, decise di tornare in Italia a vendicare il martirio del fratello. Giunto al comando di Verona il 21 ottobre si arruolò volontario nel 9º reggimento Artiglieria da Fortezza con il grado di sottotenente. In quanto irredentista, gli era proibito di andare al fronte, tuttavia il 17 aprile 1917 fece domanda di essere inviato in prima linea: «Il sottoscritto ha l'onore di chiedere di essere inviato in prima linea, quantunque irredento. Fausto Filzi».[2] Tale richiesta fu accettata e, assegnatogli il nome di guerra di Momi Spoldore, fu inviato alla 20ª batteria bombarde sul Monte Zebio nell'Altopiano di Asiago.

Morì l'8 giugno 1917 insieme con altri sette uomini della batteria, quando la riservetta munizioni fu centrata da una granata austriaca. Di Filzi fu ritrovato solo un piede.[3] Fu decorato con la medaglia d'argento al valor militare.

Onorificenze[modifica | modifica wikitesto]

Lapide a fratelli Fausto e Fabio Filzi a Rovereto
Cippo al legionario trentino sull'Altopiano di Asiago
Medaglia d'argento al valor militare - nastrino per uniforme ordinaria
«Primo sempre fra tutti ad offrirsi per eseguire pericolose ricognizioni, mentre volontariamente si accingeva a spingersi verso i reticolati nemici per verificare l'apertura dei varchi, cadeva colpito a morte, costante e luminoso esempio, di patriottismo e di elevato spirito di sacrificio. Monte Zebio, 8 Giugno 1917»
— 1918[4][5]

A Fausto e al fratello Fabio Filzi sono state dedicate la piazza di Borgo Sacco, il rifugio sul Monte Finonchio e la scuola primaria di Rovereto.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Mario (29 luglio 1883 – 27 marzo 1921), Fabio (1884-1916), Ezio (1888-1944) sposato con Augusta Zorn, Fausto (1891-1917) sposato con Gemma Demori. Filzi, Mario, Pisino d’Istria, 1883 luglio 29 - Pola, 1921 marzo 27. URL consultato il 13 luglio 2018.
  2. ^ La Lettura, rivista mensile del "Corriere della sera", Volume 18, 1918, p. 56.
  3. ^ Gianni Pieropan: Ortigara 1917. Il sacrifico della sesta armata. Mursia, Milano 1975, p. 97.
  4. ^ a b c Saltori.
  5. ^ Medaglie - Fratelli Filzi (PDF), su pietrigrandeguerra.it. URL consultato il 2 novembre 2018.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

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