Félix Danjou

Félix Danjou /fe'liks dɑ̃'ʒu/ (Parigi, 21 giugno 1812Montpellier, 4 marzo 1866[1][2]) è stato un organista e compositore francese.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Allievo di François Benoist, professore della prima classe di organo al Conservatorio di Parigi, divenne organista nella Chiesa di Saint-Eustache di Parigi (1834)[2] e della catterale di Notre-Dame (dal 1840 al 1847)[2].

Allo stesso modo contribuì considerevolmente alla rinascita del canto gregoriano[2]. Da una parte, nel 1845 fondò la Revue de la musique religieuse, populaire et classique, con lo scopo di migliorare la qualità della musica sacra dell'epoca e per ritornare alle fonti storiche. Dall'altra, intraprese un viaggio in Italie nel 1847 per cercare manoscritti antichi. In particolare, nello stesso anno, Félix Danjou scoprì un manoscritto molto importante nella biblioteca della Facoltà di medicina di Montpellier[3]. Si tratta di una notazione alfabetica dell'XI secolo nella quale tutti i neumi sono accompagnati dalla notazione alfabetica A-P detta di Guillaume de Volpiano[4].

Fu inoltre azionario e principale promotore della ditta organaria Daublaine & Callinet, per mezzo della quale tentò di imporre la propria estetica organistica personale.

Domiciliato in rue Notre-Dame-des-Victoires 44, assistette, nel 1860, al Congresso per la restaurazione del canto gregoriano e della musica da chiesa[5].

Antifonario di Saint-Bénigne di Digione[modifica | modifica wikitesto]

Manoscritto di Montpellier, H. 159.

L'Antifonario di Saint-Bénigne di Digione fu scoperto da Félix Danjou il 18 dicembre 1847. Prima di questa scoperta, egli aveva cercato manoscritti antichi di canto gregoriano negli archivi in Italia. Se non avesse fatto una deviaione a Montpellier prima di rientrare a Parigi, questa stelle di Rosetta musiale sarebbe rimasta ignota[6].

Non è sicuro che, precedentemente, i musicologi potesso decifrare i neumi antichi, senza linee. A metà del XVIII secolo l'abate Léopold Poisson insisteva correttamente che la restaurazione del canto gregoriano dovesse essere effettuata secondo i manoscritti dei secoli IX, X e XI. Tuttavia, secondo don Eugène Cardine dell'abbazia di Solesmes, fondatore della semiologia gregoriana, questi neumi restavano indecifrabili[7]. Quindi, se Danjou non avesse ritrovato questo prezioso manoscritto, la restaurazione del canto gregoriano sarebbe stata difficile nel XIX secolo.

Difatti, in seguito a questa scoperta, il Graduale romano (edizione remo-cambresiana) fu pubblicato alla nuova luce di questo manoscritto, nel 1851. Inoltre, il celebre Liber gradualis, pubblicato nel 1883 e base dell'Edizione vaticana, beneficiò delle scoperte dell'antifonario di Digione[8].

Onorificenze[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ http://www.musicologie.org/Biographies/danjou_felix.htm
  2. ^ a b c d (FR) Honegger Marc, Tome 1, Les Hommes et leurs œuvres. A-K, in Dictionnaire de la musique, Bordas, 1979, pp. 255, ISBN 2-0401-0721-5.
  3. ^ Daniel Saulnier, "Des variantes musicales dans la tradition manuscrite des antiennes du répertoire romano-franc", in Études grégoriennes, tomo XXXVII (2010), p. 8, abbazia di Solesmes, Solesmes
  4. ^ Félix Danjou, "Découverte d'un exemplaire complet et authentique de l'antiphonaire grégorien", in Revue de la musique religieuse, populaire et classique, tomo 3 (1847), p. 385-397,
  5. ^ (FR) Théodore Joseph de Vroye e Xavier Van Elewyck, De la musique religieuse, 1866, pp. 156..
  6. ^ Cardine 2002, p. 24 - 26
  7. ^ Cardine 2002, p. 24
  8. ^ Pierre Combe, Histoire de la restauration du chant grégorien d'après des documents inédits, Solesmes et l'Édition Vaticane, p. 82, Abbaye Saint-Pierre, Solesmes, 1969

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Eugène Cardine, Vue d'ensemble sur le chant grégorien, Abbaye Saint-Pierre, Solesmes, 2002 ISBN 978-2-85274-236-9

fonti Gallica "Félix Danjou":

  • Archives curieuses de l'histoire de France depuis Louis XI jusqu'à Louis XVIII, ou Collection de pièces rares, 27 vol., 1834-1840.
  • De l'état et de l'avenir du chant ecclésiastique en France, Paris, Parent-Desbarres, 1843.
  • Du paganisme dans la société et dans l'éducation, 4 lettres, Montpellier, 1852.
  • Exposé succinct d'un nouveau système d'organisation des bibliothèques. Publié par un bibliophile, Montpellier, 1845.
  • Manufacture d'orgues, Anciennement Maison Daublaine & Collinet, 1844.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Controllo di autoritàVIAF (EN61664547 · ISNI (EN0000 0000 8344 0909 · BAV 495/81289 · CERL cnp00846646 · Europeana agent/base/134357 · LCCN (ENno2014003716 · GND (DE132034875 · BNF (FRcb12567375z (data) · WorldCat Identities (ENlccn-no2014003716