Enrico Galmozzi

Enrico Galmozzi, (Sesto San Giovanni, 5 luglio 1951) è un terrorista italiano, fondatore dell'organizzazione armata di estrema sinistra denominata "Brigate Combattenti di Prima Linea" con Enrico Baglioni, Sergio D'Elia, Roberto Rosso e Sergio Segio durante gli anni di piombo in Italia..

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Galmozzi fu giudicato colpevole degli omicidi di Enrico Pedenovi a Milano e del poliziotto Giuseppe Ciotta a Torino, e condannato a 27 anni di carcere, di cui ne sconterà solo 11[1].
Salì poi alla ribalta delle cronache anche per aver concepito i figli, con la compagna Giulia Borelli, nelle gabbie dell'aula bunker ricavata nell'ex carcere femminile di Santa Verdiana, durante il processo per le attività di Prima linea in Toscana.[2][3][4][5]

Autore di vari saggi e articoli, nel 1994 ha pubblicato Il soggetto senza limite, un'opera critica del dannunzianesimo e dell'esperienza legionaria fiumana. Nel 2019 ha pubblicato "Figli dell'officina", che racconta le origini e la nascita di Prima Linea (1973-1976)

Note[modifica | modifica wikitesto]

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

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