Emydidae

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Emydidae
Testuggine palustre europea (Emys orbicularis)
Intervallo geologico
Eocene - presente
Classificazione scientifica
Dominio Eukaryota
Regno Animalia
Phylum Chordata
Subphylum Vertebrata
Infraphylum Gnathostomata
Classe Reptilia
Sottoclasse Anapsida
Ordine Testudines
Sottordine Cryptodira
Superfamiglia Testudinoidea
Famiglia Emydidae
Rafinesque, 1815
Sottofamiglie

Gli emididi[1] (Emydidae Rafinesque, 1815) sono una famiglia di rettili dell'ordine Testudines.

Gli emididi comprendono la gran parte delle specie di tartaruga d'acqua dolce dell'emisfero boreale. Sono per la maggior parte endemici del Nord America, ma un genere (Trachemys) è presente anche in Sud America, e un altro (Emys) è diffuso in Europa, Nordafrica e Asia occidentale.

Si suddividono in due sottofamiglie: gli emidini, che sono le specie semiterrestri, e i deirochelini, che sono invece le specie prevalentemente acquatiche.

Etimologia[modifica | modifica wikitesto]

Il nome Emydidae è una parola composta da Emys (dal greco antico ἐμύς ‑ύδος, trascr. emýs ‑ýdos, «tartaruga d'acqua dolce») che è il genere tipo, e dal suffisso ‑idae che indica una famiglia zoologica.[2]

Tassonomia[modifica | modifica wikitesto]

Alla famiglia Emydidae appartengono 2 sottofamiglie, con i relativi generi e specie:[3]

Sottofamiglia: Emydinae Rafinesque, 1815 – Emididi semiterrestri[modifica | modifica wikitesto]

Sottofamiglia: Deirochelyinae Agassiz, 1857 – Emididi acquatici[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ emìdidi, in Treccani.it – Vocabolario Treccani on line, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana.
  2. ^ (EN) Michael E. Seidel e Carl H. Ernst, A Systematic Review of the Turtle Family Emydidae (PDF), in Vertebrate Zoology, vol. 67, n. 1, Francoforte sul Meno, Senckenberg, 30 giugno 2017, p. 120. URL consultato il 27 agosto 2018.
  3. ^ (EN) Michael E. Seidel e Carl H. Ernst, A Systematic Review of the Turtle Family Emydidae (PDF), in Vertebrate Zoology, vol. 67, n. 1, Francoforte sul Meno, Senckenberg, 30 giugno 2017. URL consultato il 21 agosto 2018.

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