Elettromotrici della linea 1 della metropolitana di Milano

Elettromotrici della linea 1 della metropolitana di Milano
Automotrice
Elettromotrici del primo lotto in sosta nella stazione Amendola-Fiera prima dell'attivazione della linea
Anni di costruzione 1962-1989
Anni di esercizio 1964-2016 (I - III lotto)

1973-... (IV - IX lotto)

Costruttore vari
Elettromotrice
Lunghezza 17 540 mm
Larghezza 2 850 mm
Altezza 3 510 mm
Capacità I - III lotto:
32 posti a sedere
176 posti in piedi
IV - IX lotto:
32 posti a sedere
180 posti in piedi
Scartamento 1 435 mm
Interperno 11 100 mm
Passo dei carrelli 2 300 mm
Massa a vuoto 33,8 t (I - III lotto)
29,5 t (IV - IX lotto)
Rimorchiata
Lunghezza 17 540 mm
Larghezza 2 850 mm
Altezza 3 510 mm
Capacità III lotto:
40 posti a sedere
173 posti in piedi
IV - IX lotto:
40 posti a sedere
190 posti in piedi
Scartamento 1 435 mm
Interperno 11 100 mm
Passo dei carrelli 2 300 mm
Massa a vuoto 26,4 t (III lotto)
25,1 t (IV - IX lotto)
Rodiggio Bo′Bo′ (motrice)
2′2′ (rimorchiata)
Diametro ruote motrici 820 mm
Potenza oraria 360 kW (I - III lotto)
400 kW (IV - IX lotto)
Velocità massima omologata 80 km/h (I - III lotto)
90 km/h (IV - IX lotto)
Alimentazione elettrica da terza rotaia con quarta rotaia di ritorno
750 V cc
Dati tratti da:
Severi, Vasini, op. cit., pp. 126, 129

Le elettromotrici della linea 1 della metropolitana di Milano, conosciute anche come "Tradizionali" e "Revamping" a seguito delle operazioni di revamping effettuate su alcuni treni negli anni 2000, sono elettromotrici di tipo metropolitano in servizio sulla Linea 1 della Metropolitana di Milano e furono costruite in 9 diversi lotti (divisi in tre serie distinti) dal 1962 al 1989 ed entrarono in servizio regolare il 1º novembre 1964.

Ad oggi sono in circolazione solo i treni del 4º-5º lotto e del 7º-9º lotto, in quanto i treni del 1º-3º lotto e le vetture del 6º lotto sono state ritirati dal servizio entro il 2016, rimpiazzate dagli MNG "Leonardo".

Differenze tra i vari lotti[modifica | modifica wikitesto]

Le livree dei treni

Lotti 1-3 (1964-1968): motrici serie 100/200, rimorchiate serie 1100 e Msc serie 6100/6200

  • Sono dotate di fari sporgenti, porte scorrevoli e pantografi a rombo sulle motrici.
  • Sono state ordinate per singole motrici o rimorchiate.

Lotti 4-6 (1973-1981): motrici serie 100/200, rimorchiate serie 1100 e Msc serie 6100/6200[1]

  • Sono dotate di fari rientrati, porte ad espulsione e pantografi a rombo sulle motrici.
  • Sono state ordinate per singole motrici o rimorchiate.

Lotti 7-9 (1986-1989): motrici serie 600/700 e rimorchiate serie 1300[1]

  • Sono dotate di fari rientrati, porte ad espulsione e pantografi monobraccio sulle motrici.
  • Sono state ordinate in UdT complete da 3 elementi M+R+M.

Caratteristiche tecniche[modifica | modifica wikitesto]

Sono elettromotrici reostatiche: la progressiva accelerazione viene eseguita tramite l'esclusione di un reostato e il cambio di combinazione da serie a parallelo dei motori.

Tale accelerazione è gestita da un avviatore automatico elettrico Marelli gestito dal controller a 5 posizioni (0 - Manovra - Serie - Parallelo - Campo Ridotto) situato in cabina.

I motori sono a corrente continua (con commutazione a spazzole) del tipo MTS350/180/022/8-9 (Ansaldo) per il 1º-3º lotto, tipo MTS350/180/022/10-11 (Ansaldo) per il 4º-6º lotto e tipo MP4B-RT1.365s/B (Alstom-Mater) per il 7º-9º lotto.

Oltre alle 30 Msc costruite nuove tra il 1981 e il 1982, vi sono quattro Msc provenienti dalla motorizzazione di rimorchiate del 3º lotto (prodotte nel 1968-69).

La frenatura di servizio é elettropneumatica (senza recupero di energia), mentre per la frenatura d'emergenza si usano dei pattini elettromagnetici posizionati sui carrelli.

La revampizzazione dei treni del 4º-5º e 7º-9º lotto, effettuata a partire dal 2005, sostituì l'avviamento reostatico con un chopper ad armatura, mantenendo i motori originari in corrente continua, una soluzione già sperimentata tra il 1977 e il 1983 su otto elettromotrici con equipaggiamento Marelli e Jeumont-Schneider.

I rotabili dal primo al terzo lotto erano costruiti in acciaio, mentre quelli successivi erano in lega leggera[2].

Insieme alle rispettive rimorchiate, le elettromotrici formano delle "Unità di Trazione" (UdT) a composizione bloccata di tre elementi (M+R+M). In condizioni normali, un treno si compone di 2 UdT (M+R+M + M+R+M).

Dal 1964 al 1968 le prime elettromotrici viaggiavano senza rimorchiate intermedie, con composizioni di 2 o 4 unità (M+M oppure M+M + M+M). Con l'arrivo delle rimorchiate, a partire dal 1968, alcune UdT sono state allungate a 3 elementi (M+R+M), formando treni di 5 elementi (M+R+M + M+M). Con la consegna delle Msc e la conversione di alcune rimorchiate in Msc le UdT ancora composte da due motrici sono state allungate anch'esse a 3 elementi, tutti motorizzati (M+Msc+M), formando treni di 6 elementi (M+Msc+M + M+R+M). A causa della perdita di alcune motrici 6 UdT sono state rese monodirezionali (M+R+Msc) forzandone la composizione con un'altra UdT.

In occasione dell'introduzione del nuovo sistema di segnalamento si è deciso di bloccare le composizioni, di conseguenza la UdT monodirezionali sono state ricombinate andando a formare 3 treni bloccati con 5 unità motorizzate (M+Msc+Msc+Msc+R+M).

Tabella dei Lotti[modifica | modifica wikitesto]

Numerazione originaria Lotto Anno Tipo Quantità Costruttore Equipaggiamento elettrico Stato Note
101 ÷ 130 1º lotto[3] 1962-63 M 30 Breda Marelli radiate 127-128 incendiate
201 ÷ 230 M 30 OM Ansaldo radiate
131 ÷ 142 2º lotto[3] 1965-66 M 12 Breda Marelli radiate
231 ÷ 242 M 12 OM Ansaldo radiate 231-232 equipaggiate con chopper Marelli

235-236 equipaggiate con chopper ABB

143 ÷ 155 3º lotto[3] 1968-69 M 13 Breda Marelli radiate
243 ÷ 255 M 13 OM Ansaldo radiate 253-254 incendiate
1101 ÷ 1128 R 28 Breda, OM, SIAI-Marchetti radiate 1106, 1109, 1110, 1112 trasformate in Msc
6116 Msc 1 Breda, OM, SIAI-Marchetti, Marelli Marelli radiate ex rimorchiata 1106
6216-6218 Msc 3 Ansaldo radiate ex rimorchiate 1109, 1110, 1112
156 ÷ 182 4º lotto[3] 1973-74 M 27 Fiat Savigliano Marelli 25 unità revampizzate

23 unità in servizio

157 e 159ᴵ incendiate

176 rinumerata 159ᴵᴵ

177ᴵ-178ᴵ rinumerate 273ᴵᴵ-272ᴵᴵ

179ᴵ-180ᴵ rinumerate 279ᴵᴵ-278ᴵᴵ

181ᴵ-182ᴵ rinumerate 281ᴵᴵ-280ᴵᴵ

256 ÷ 282 M 27 Fiat Savigliano Ansaldo 21 unità revampizzate

19 unità in servizio

263ᴵ e 273ᴵ incendiate

279ᴵ-278ᴵ incendiate

281ᴵ-280ᴵ incendiate

272ᴵ rinumerata 282ᴵᴵ

282ᴵ rinumerata 263ᴵᴵ

1129 ÷ 1138 R 10 Cittadella 7 unità revampizzate e in servizio 1130 incendiata
1139 ÷ 1158 5º lotto[3] 1975 R 20 Cittadella 16 unità revampizzate

14 unità in servizio

1145, 1155 incendiate
6101 ÷ 6115 6º lotto[3] 1981-82 Msc 15 Stanga Marelli radiate
6201 ÷ 6215 Msc 15 Stanga Ansaldo radiate
601 ÷ 614 7º lotto[3] 1986 M 14 Stanga Ansaldo tutte revampizzate

10 unità in servizio

701 ÷ 714 M 14 Stanga Marelli tutte revampizzate

6 unità in servizio

1301 ÷ 1314 R 14 Socimi, Stanga tutte revampizzate

8 unità in servizio

615 ÷ 626 8º lotto[3] 1988 M 12 Stanga Ansaldo tutte revampizzate

6 unità in servizio

715 ÷ 726 M 12 Socimi, Stanga Marelli tutte revampizzate e in servizio
1315 ÷ 1326 R 12 Socimi, Stanga tutte revampizzate

9 unità in servizio

627 ÷ 628 9º lotto[4] 1989 M 2 Socimi Ansaldo tutte revampizzate, nessuna in servizio
727 ÷ 734 M 8 Stanga Marelli tutte revampizzate e in servizio
1327 ÷ 1331 R 5 Socimi, Stanga tutte revampizzate

4 unità in servizio

Un metodo molto semplice per distinguere i treni del 1º-3º lotto dai treni del 4º-9º lotto è guardare l'aspetto dei fari: sui primi (nella foto a sinistra) sono sporgenti, mentre sui rimanenti (centro) sono rientrati, come sui treni Serie 300/400 e 500 della Linea 2 (destra) da cui sono derivati.


Storia[modifica | modifica wikitesto]

1º novembre 1964 - Inaugurazione della Linea M1 con marcia parallela di due convogli da Lotto a Sesto Marelli

Le elettromotrici della linea 1 furono introdotte nel 1964 con l'apertura della prima tratta della linea 1 da Lotto a Sesto Marelli.

Queste elettromotrici detteranno gli standard (norme UNI 7247 e 7248 del 1973) per la costruzione (dimensioni, impostazione generale, composizione) di materiale rotabile per tutte le linee delle metropolitane italiane costruite "a sagoma intera" (quindi eccetto le linee 4 e 5 a Milano, 6 a Napoli e le metropolitane di Torino, Genova e Brescia) dagli anni '60 in poi (ad esempio la linea 1 a Napoli e la linea A a Roma).

Sono sia dotati dei captatori per la quarta rotaia che di pantografi per la catenaria presente nei depositi.

I treni del 1º lotto furono costruiti tra il 1962 e il 1963 dalla Breda Costruzioni Ferroviarie (Serie 100) e dalla OM (Serie 200) per un totale di 60 veicoli (30 per serie), ossia 30 convogli binati.

La differenza tra i numeri di serie (100 e 200) all'interno del lotto, sebbene i veicoli siano perfettamente identici nell'estetica deriva dal fatto che l'avviatore fosse di due produttori diversi: nei treni della Serie 100 si tratta di avviatori Marelli con servomotore elettrico, mentre nella Serie 200 si tratta di un combinatore Ansaldo a camme. Ai fini della condotta le differenze tra i due equipaggiamenti sono pressoché nulle e le elettromotrici di entrambe le serie possono viaggiare accoppiate elettricamente senza problemi. La differenza nell'equipaggiamento elettrico rimarrà una costante delle elettromotrici reostatiche della metropolitana di Milano, includendo le Serie 300 e 400 della Linea 2 e le successive Serie 600 e 700, e sarà abbandonato solo con l'arrivo delle motrici serie 8000 della Linea 3, dove l'equipaggiamento elettrico fu unificato per tutti i veicoli.

Con l'apertura della diramazione per Gambara, nel 1966 si aggiunsero 24 nuove motrici (costituenti il 2º lotto). La produzione dei veicoli dei due lotti fu equamente ripartita tra Breda e OM, come per il 1º lotto.

I veicoli del 3º lotto furono costruiti tra il 1968 e il 1969, ancora equamente ripartiti tra OM e Breda per un totale di 26 motrici, alle quali si aggiunsero le prime 28 rimorchiate della serie 1100 (costruite da Breda, OM e SIAI-Marchetti).

Tra il 1969 ed il 1971, sei UdT del 3º lotto in composizione standard M+R+M furono trasferite provvisoriamente sulla Linea 2 in quanto i treni appositamente dedicati non erano ancora pronti.

Un treno della serie 100/200 provvisoriamente utilizzato sulla Linea 2, tra Crescenzago e Cimiano, a fianco di un convoglio bloccato delle linee celeri dell'Adda (settembre 1970).

La linea venne provvisoriamente alimentata a 750v e con captazione attraverso catenaria (utilizzando il pantografo per il movimento nei depositi), i treni della serie 100/200 (5 in servizio e 1 in riserva) rimasero in servizio sulla Linea 2 dal 4 ottobre 1969 all'8 novembre 1971, data in cui avvenne la messa in servizio dell'ultimo treno necessario per sostituire i treni trasferiti dalla Linea 1.

Nel 1975, con l'apertura simultanea delle tratte Lotto-QT8 e Gambara-Inganni l'8 novembre 1975, entrarono in servizio i veicoli del 4º lotto: 54 motrici serie 100/200 (prodotte dalla Fiat) e 10 rimorchiate serie 1100 prodotte dalle Officine Cittadella.

Queste nuove elettromotrici (e tutte quelle prodotte successivamente) sono dotate di porte ad espulsione e fari rientrati nella cassa (come sui treni della linea 2) al posto delle porte scorrevoli e dei fari sporgenti dei treni dei primi tre lotti.[1]

Ulteriori 20 rimorchiate (5º lotto) prodotte dalle Officine Cittadella entrarono in servizio nel 1975.

A titolo sperimentale, nei primi mesi del 1977, su otto elettromotrici appartenenti al 4º-5º lotto fu sperimentato l'azionamento elettronico a Chopper, con equipaggiamento Marelli e Jeumont-Schneider. I risultati furono soddisfacenti, ma le elettromotrici furono riportate all'azionamento reostatico nel 1983.

Tra il 1981 e il 1982 furono immesse in servizio 30 nuove motrici senza cabina (Msc) della serie 6100 e 6200 (6º lotto) prodotte dalla Stanga.

Il 26 aprile 1982, un attentato incendiario ad opera del "Movimento Rivoluzionario Proletario Offensivo" distrusse due treni (11 vetture appartenenti ai primi tre lotti) alla stazione di Sesto Marelli, fortunatamente senza vittime.

Per evitare il ripetersi di simili avvenimenti, i sedili imbottiti su tutti i treni della metropolitana furono rimpiazzati con sedili in materiale ignifugo.

Rimorchiata con porte ad espulsione intercalata tra motrici con porte scorrevoli alla stazione di Loreto (19 luglio 2012)

Nel 1986, con l'apertura simultanea delle tratte San Leonardo - Molino Dorino e Sesto Marelli - Sesto 1º Maggio FS entrarono in servizio i veicoli del 7º lotto: 14 UdT complete (M+R+M), ai quali si aggiunsero nel 1988 altre 12 UdT (8º lotto) e nel 1989 entrarono in servizio le ultime 10 UdT "tradizionali" della linea 1 (9º lotto). I treni di tutti questi lotti sono composti da motrici della serie 600/700 (Stanga) e rimorchi serie 1300 (Socimi-Stanga).

A differenza dei treni dei primi 6 lotti, dove la fornitura delle motrici e dei rimorchi avvenne separatamente, questi treni furono consegnati da subito in UdT complete in composizione M+R+M. Inoltre furono dotati di pantografi monobraccio, simili a quelli già presenti sui treni della linea 2.

A partire dal 2005, in occasione dell'apertura della tratta Molino Dorino - Rho Fieramilano, le elettromotrici dei lotti dal 4° in poi iniziano ad essere revampizzate, attraverso la sostituzione dell'avviamento (da reostatico a chopper), l'installazione degli intercomunicanti, dell'aria condizionata, di nuovi fari a LED e di nuove porte ad azionamento elettrico.

Treno revampizzato in arrivo alla stazione di Porta Venezia (maggio 2007)

Vengono anche ricolorati in una nuova livrea rosso chiaro, con il numero “1” ripetuto lungo la fiancata.

Treno serie 100/200 alla stazione Cordusio. Si noti che uno dei finestrini è stato accecato per fare spazio all' "armadio" del condizionatore (30 giugno 2014).

Nel 2015, con l'introduzione dei treni "Leonardo", vengono ritirati dal servizio i treni dei primi tre lotti, dopo una carriera lunga fino a 50 anni (51 per i treni del 1º lotto), tuttavia alcuni treni sono rimasti disponibili come scorta nel primo periodo del 2016, fino alla completa consegna dei treni "Leonardo".

Tabella materiale[modifica | modifica wikitesto]

Prima dell'accantonamento i treni non revampizzati risultavano essere 28, di cui 25 con composizione ordinaria (M+Msc+M + M+R+M) e 3 con composizione bloccata (M+Msc+Msc + Msc+R+M).

Composizioni revampizzate
Treno M R M M R M Note
29 156 1132 282ᴵᴵ 268 1147 269 Velette a LED
30 159ᴵᴵ 1138 158 274 1139 275 Velette a LED
31 161 1150 160 266 1131 267 Velette a LED
32 163 1141 162 170 1134 171 Velette a LED
33 165 1143 164 270 1137 271 Velette a LED
34 167 1144 166 168 1153 169 Velette a LED
35 173 1149 172 258 1152 259 Velette a LED, radiato
36 175 1146 174 256 1136 257 Velette a LED
37 261 1140 260 262 1148 263ᴵᴵ Velette a LED
38 273ᴵᴵ 1156 272ᴵᴵ 276 1142 277 Velette a LED
39 279ᴵᴵ 1157 278ᴵᴵ 280ᴵᴵ 1158 281ᴵᴵ Velette a LED
40 265 1133 264 732 1329 731 Velette a LED
41 701 1301 702 618 1322 617
42 703 1302 704 614 1314 613 Radiato
43 705 1303 706 628 1331 627 Radiato
44 707 1304 708 710 1305 709 Radiato
45 711 1306 712 720 1317 719 Velette a LED
46 713 1307 714 718 1316 717
47 601 1308 602 604 1309 603
48 605 1310 606 608 1311 607
49 609 1312 610 616 1321 615 Radiato
50 611 1313 612 624 1325 623
51 715 1315 716 626 1326 625
52 721 1318 722 724 1319 723
53 725 1320 726 728 1327 727
54 619 1323 620 622 1324 621 Radiato
55 729 1328 730 734 1330 733

Curiosità[modifica | modifica wikitesto]

I treni della Serie 100/200 (lotti dal 1º al 3º) appaiono nel film di fantascienza I cannibali del 1970 nella composizione iniziale M+M+M+M (con destinazione Gambara)[5] e nella sequenza iniziale del film noir Milano calibro 9 del 1972 in composizione M+R+M + M+R+M (con destinazione Lotto)[6].

Modellismo[modifica | modifica wikitesto]

Un treno del 4º lotto (in particolare l'unità 256) è stato prodotto in scala 1:87 artigianalmente da N3C in collaborazione con DaTrains Miniatures.[7]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c immagine di un treno del 4º lotto (notare il pantografo a rombo) al deposito di Precotto., su stagniweb.it.
  2. ^ Severi, Vasini, op. cit., pp. 134-137.
  3. ^ a b c d e f g h Severi, Vasini, op. cit., pp. 134-137, 140.
  4. ^ I mezzi, su sottomilano.it. URL consultato il 22 agosto 2021.
  5. ^ film disponibile su YouTube, scena della metropolitana al minuto 5:50, su youtube.com.
  6. ^ Sequenza iniziale disponibile su YouTube, scena della metropolitana al minuto 2:28., su youtube.com.
  7. ^ Metrò di Milano scala H0, su datrains.eu.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Hansjürg Rohrer, Il materiale motore delle ferrovie concesse e tranvie italiane. Die Triebfahrzeuge der italienischen Privatbahnen und Strassenbahnen, Frank Stenvall Förlag, Malmö, 1983. ISBN 91-7266-067-8
  • Giuseppe Severi e Roberto Vasini, Metropolitana a Milano, Azienda Trasporti Municipali, Milano 1989.
  • Marco Broglia, I treni della Linea 1 della Metropolitana di Milano, bollettino FIMF numero 353, Giugno 2020

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]