Duomo vecchio (San Severino Marche)

Duomo di San Severino
Duomo Vecchio
Il duomo sulla cima del Monte Nero con la torre degli Smeducci.
StatoBandiera dell'Italia Italia
RegioneMarche
LocalitàSan Severino Marche
IndirizzoVia San Francesco - San Severino Marche
Coordinate43°13′32.73″N 13°10′35.62″E / 43.225758°N 13.176561°E43.225758; 13.176561
Religionecattolica
Titolaresan Severino
Arcidiocesi Camerino-San Severino Marche
Consacrazione1304
Stile architettonicoRomanico-gotico e Tardo-barocco
Inizio costruzioneXIII secolo
CompletamentoXVIII secolo

Il duomo di San Severino è uno dei principali monumenti di San Severino Marche, nella provincia marchigiana di Macerata.

Sorge sulla cima del Monte Nero, nell'area della città medievale, ed è comunemente detto duomo vecchio, per distinguerlo dall'attuale duomo di Sant'Agostino, che sorge nel borgo a valle, denominato duomo nuovo.

Storia e descrizione[modifica | modifica wikitesto]

La facciata.
Il chiostro.
L'interno tardobarocco.

Una prima cattedrale dedicata a san Severino venne eretta in questo luogo nel 944[1] , ma già nel 1061 venne rifatta[2], e poi più volte ricostruita e rimaneggiata.

L'edificio attuale venne eretto nella fine del XIII secolo in stile romanico-gotico e consacrato nel 1304[3]. Tuttavia di quest'epoca si conservano solo la facciata e il bel campanile trecenteschi. Il fronte, a capanna, è aperto da un portale trecentesco a tutto sesto, sormontato da un'edicola-trifora con archetti trilobati e da un oculo. Corre in alto una fascia di archetti pensili. Il poderoso campanile, a base quadrata, presenta la cella campanaria alla sommità aperta da quattro grandi bifore sotto le quali corre un fregio ad archetti trilobati. Addossato alla sinistra della facciata, servì come esempio alla costruzione degli altri campanili nei dintorni.

Alla fine del XV secolo venne aggiunto il chiostro del lato destro. Nel 1664 venne ristrutturata su disegno di frate domenicano Giuseppe da Palermo. L'interno, dal quale si accede attraverso un atrio, venne totalmente rifatto nel 1741 quando ricevette la decorazione tardo-barocca a stucchi bianche su fondo verde e venne realizzato il soffitto a lacunari. Ha una pianta basilicale a navata unica, con cappelle laterali e coro quadrato.

Opere d'arte[modifica | modifica wikitesto]

Nella cappella ricavata sotto la torre vi erano resti di affreschi delle Storie di San Giovanni Evangelista, eseguiti da Jacopo e Lorenzo Salimbeni, dopo il terremoto del 1996 furono traslati alla Pinacoteca comunale. Fra le altre opere d'arte conservate spiccano:

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Mauro Tedeschini: "Atlante Marchigiano", Ed. Il Resto del Carlino, Bologna, 1992, pag. 144
  2. ^ a b "Marche", Guida TCI, 1996, pag. 117.
  3. ^ Sito Touring Club d'Italia

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]