Dovadola

Dovadola
comune
Dovadola – Stemma
Dovadola – Bandiera
Dovadola – Veduta
Dovadola – Veduta
via Tartagni Marvelli
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
Regione Emilia-Romagna
Provincia Forlì-Cesena
Amministrazione
SindacoFrancesco Tassinari (lista civica di centro-destra Noi dovadolesi) dal 12-6-2017
Territorio
Coordinate44°07′N 11°53′E / 44.116667°N 11.883333°E44.116667; 11.883333 (Dovadola)
Altitudine140 m s.l.m.
Superficie38,97 km²
Abitanti1 564[1] (31-8-2022)
Densità40,13 ab./km²
Comuni confinantiCastrocaro Terme e Terra del Sole, Modigliana, Predappio, Rocca San Casciano
Altre informazioni
Cod. postale47013
Prefisso0543
Fuso orarioUTC+1
Codice ISTAT040011
Cod. catastaleD357
TargaFC
Cl. sismicazona 2 (sismicità media)[2]
Cl. climaticazona E, 2 331 GG[3]
Nome abitantidovadolesi
Patronosant'Andrea Apostolo
Giorno festivo30 novembre
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
Dovadola
Dovadola
Dovadola – Mappa
Dovadola – Mappa
Posizione del comune di Dovadola nella provincia di Forlì-Cesena
Sito istituzionale

Dovàdola (Dvêdla in romagnolo[4]) è un comune italiano di 1 564 abitanti della provincia di Forlì-Cesena in Emilia-Romagna. Il centro abitato è situato a circa venti chilometri dal capoluogo Forlì, nella valle del fiume Montone.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Probabilmente la posizione del paese fu scelta per l'esistenza di due guadi a poca distanza l'uno dall'altro nel fiume Montone. L'abitato sorse su una rupe che sovrasta il fiume.

Nella vallata si riscontra la presenza umana sin dalla preistoria. La presenza di un insediamento di epoca romana è testimoniata da ritrovamenti di tombe romane e monete.

Tra VIII e IX secolo l'arcivescovo di Ravenna, che dominava tutta l'area dalla Toscana al Po, fece costruire la prima rocca sullo spuntone roccioso che domina il paese.

Nel XIII secolo divenne conte di Dovadola Marcovaldo (Markward) dei conti Guidi, figlio di Guido Guerra III, capostipite della famiglia per nomina dell'imperatore Enrico IV. Per ordine di Marcovaldo il castello fu ampliato: nuova cinta muraria, bastioni e palazzo signorile.

Nel 1255, il conte Ruggero, figlio e successore di Marcovaldo, e il Comune di Dovadola, si affidarono al Comune di Forlì con un apposito un atto di accomandigia.

Nel 1405 i Guidi cedettero il feudo alla Repubblica di Firenze, che allargò nel tempo i propri domini in Romagna (Romagna toscana). Dovadola seguì le vicende di Firenze fino all'annessione al Regno di Sardegna (marzo 1860).

Con la fondazione del Regno d'Italia fu assegnata alla Provincia di Firenze.
Solamente nel 1923 Dovadola, insieme alla maggior parte dei comuni della Romagna toscana, venne accorpata alla Provincia di Forlì.[5]

Monumenti e luoghi d'interesse[modifica | modifica wikitesto]

Chiesa di Sant'Andrea[modifica | modifica wikitesto]

Sorge su un'altura oltre il fiume Montone. Fondata dai monaci cluniacensi prima dell'anno Mille, la prima menzione risale all'anno 1116. Nel XV secolo la chiesa venne restaurata assumendo l'aspetto, in stile rinascimentale toscano, che conserva tuttora. Nell'edificio si possono ammirare interessanti affreschi del '500 e pregevoli dipinti del XVI secolo di scuola romagnola e bolognese. La chiesa conserva le spoglie della venerabile dovadolese Benedetta Bianchi Porro ed è meta di pellegrinaggi.

Eremo di Montepaolo[modifica | modifica wikitesto]

Lo stesso argomento in dettaglio: Eremo di Montepaolo.

Sorge nei pressi di un antico monastero che ospitò Sant'Antonio da Padova per quasi un anno, dal maggio 1221 al marzo 1222. Nel 1629 si verificò una guarigione miracolosa, che venne attribuita al santo. Fu edificato un eremo, che esiste tuttora, ricostruito interamente nel 1908 dopo un improvviso crollo.

Mura urbane[modifica | modifica wikitesto]

Nella parte nord del centro storico, nell'isolato compreso tra le vie Garibaldi e Ranieri Biscia a sud e Carbonaie a nord, si possono osservare imponenti resti della cinta muraria tre-quattrocentesca tra cui tre grosse torri circolari (al giorno d'oggi sono parzialmente inglobate in case di abitazione).

Rocca[modifica | modifica wikitesto]

Lo stesso argomento in dettaglio: Rocca di Dovadola.
Rocca di Dovadola

La Rocca dei Conti Guidi o Rocca di Dovadola è già attestata nel 1021. Si erge in prossimità di baluardi longobardi che sorvegliavano le zone in prossimità dei territori bizantini.

Società[modifica | modifica wikitesto]

Evoluzione demografica[modifica | modifica wikitesto]

Abitanti censiti[6]

Etnie e minoranze straniere[modifica | modifica wikitesto]

Secondo i dati ISTAT al 31 dicembre 2009 la popolazione straniera residente era di 186 persone. Le nazionalità maggiormente rappresentate in base alla loro percentuale sul totale della popolazione residente erano:

Religione[modifica | modifica wikitesto]

Nella zona è tuttora vivo il culto di Sant'Antonio di Padova. Oggi Dovadola è una delle tappe del Cammino di Sant'Antonio[7], che parte dalla Basilica del Santo a Padova e si conclude al Santuario della Verna.

Economia[modifica | modifica wikitesto]

Artigianato[modifica | modifica wikitesto]

Per quanto riguarda l'artigianato, Dovadola è rinomata soprattutto per la lavorazione del peltro.[8]

Amministrazione[modifica | modifica wikitesto]

Cronologia sindaci[modifica | modifica wikitesto]

Sindaci dal 1860 al 1926[modifica | modifica wikitesto]

Periodo Primo cittadino Partito Carica Note
Novembre 1866 Novembre 1870 Giuseppe Zauli Sindaco
Novembre 1870 Giugno 1899 Vincenzo Grecchi Sindaco
Luglio 1899 Gennaio 1911 Romualdo Blanc Tassinari Sindaco
Sindaco
Dicembre 1912 Agosto 1914 Michele Mantellini Sindaco facente funzioni
Agosto 1914 Agosto 1917 Giuseppe Gurioli Sindaco
Agosto 1917 Settembre 1917 Geremia Zauli Sindaco
Sindaco
Giugno 1918 Settembre 1920 Michele Mantellini Sindaco facente funzioni
Ottobre 1920 Marzo 1922 Domenico Laghi Sindaco
Marzo 1922 Antonio Giovanni Pierotti Commissario prefettizio
Marzo 1922 Aprile 1922 Antonio Predoli Sindaco facente funzioni
Maggio 1922 Settembre 1922 Luigi Zauli Sindaco facente funzioni
Ottobre 1922 Ottobre 1923 Gaetano Pietrarperplia Commissario prefettizio
Ottobre 1923 Novembre 1924 Alberto Blanc Tassinari Commissario prefettizio
Dicembre 1924 Luglio 1926 Carlo Cagnani Commissario prefettizio

Podestà dal 1926 al 1944[modifica | modifica wikitesto]

Periodo Primo cittadino Partito Carica Note
Luglio 1926 Maggio 1928 Carlo Cagnani Podestà
Maggio 1928 Ottobre 1928 Guglielmo Zanolli Commissario prefettizio
Ottobre 1928 Maggio 1929 Paolo Ravagli Commissario prefettizio
Maggio 1929 Dicembre 1930 Paolo Ravagli Podestà
Sindaco
Marzo 1932 Agosto 1932 Saverio De Luca Commissario prefettizio
Settembre 1932 Marzo 1933 Ginevrino Giammarchi Commissario prefettizio
Aprile 1933 Ottobre 1936 Ginevrino Giammarchi Podestà
Novembre 1936 Luglio 1938 Giovanni Nocchi Commissario prefettizio
Luglio 1938 Aprile 1939 Giuseppe Blanc Tassinari Commissario prefettizio
Maggio 1939 Febbraio 1941 Giuseppe Blanc Tassinari Podestà
Marzo 1941 Novembre 1941 Alberto Blanc Tassinari Commissario prefettizio
Dicembre 1941 Novembre 1942 Giuseppe Blanc Tassinari Podestà
Novembre 1942 Settembre 1943 Renato Cima Commissario prefettizio
Settembre 1943 Novembre 1943 Amedeo M. Perugini Commissario prefettizio
Novembre 1943 Aprile 1944 Ubaldo Giammarchi Commissario prefettizio
Maggio 1944 Agosto 1944 Auro Lefebre Commissario prefettizio
Ottobre 1944 Novembre 1944 Diego Leroni Commissario prefettizio

Dal novembre 1944 ad oggi[modifica | modifica wikitesto]

Primo cittadino Partito Giunta/Coalizione Mandato Elezione
Inizio Fine
Giovanni Ragazzini Novembre 1944 Dicembre 1960
Francesco Naudano Novembre 1960 Dicembre 1964
Angiolo Giannelli Dicembre 1964 Giugno 1970
Gino Magrini Partito Comunista Italiano Giugno 1970 25 maggio 1990
Carlo Giannelli Democrazia Cristiana 25 maggio 1990 24 aprile 1995
Luigi Toledo Lista civica 24 aprile 1995 26 febbraio 1998
Antonio Giannelli Commissario prefettizio 26 febbraio 1998 25 maggio 1998
Luigi Toledo Lista civica 25 maggio 1998 28 maggio 2002
Mario Giorgi Centro-sinistra 28 maggio 2002 29 maggio 2007
Carlo Adamczyk Lista civica 29 maggio 2007 7 maggio 2012
Gabriele Zelli Partito Democratico 21 maggio 2012 12 giugno 2017
Francesco Tassinari Lista civica 12 giugno 2017 in carica

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Bilancio demografico mensile anno 2022 (dati provvisori), su demo.istat.it, ISTAT.
  2. ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
  3. ^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
  4. ^ AA. VV., Dizionario di toponomastica. Storia e significato dei nomi geografici italiani., Milano, Garzanti, 1996, p. 254, ISBN 88-11-30500-4.
  5. ^ Oggi denominata Provincia di Forlì-Cesena.
  6. ^ Statistiche I.Stat - ISTAT;  URL consultato in data 28-12-2012.
  7. ^ [1] Archiviato il 22 aprile 2016 in Internet Archive.
  8. ^ Atlante cartografico dell'artigianato, vol. 2, Roma, A.C.I., 1985, p. 4,6.

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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