Domenico Silvio Passionei

Domenico Silvio Passionei
cardinale di Santa Romana Chiesa
Ritratto del cardinale Passionei, opera dei fratelli Domenico e Giuseppe Duprà
 
Incarichi ricoperti
 
Nato2 dicembre 1682 a Fossombrone
Ordinato diacono13 luglio 1721
Nominato arcivescovo16 luglio 1721 da papa Innocenzo XIII
Consacrato arcivescovo25 luglio 1721 dal cardinale Fabrizio Paolucci
Creato cardinale23 giugno 1738 da papa Clemente XII
Deceduto5 luglio 1761 (78 anni) a Monte Porzio Catone
 

Domenico Silvio Passionei (Fossombrone, 2 dicembre 1682Monte Porzio Catone, 5 luglio 1761) è stato un cardinale e arcivescovo cattolico italiano.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Nacque in una nobile famiglia e studiò al Collegio Clementino di Roma. Andò poi a vivere presso suo zio Guido, che più tardi divenne segretario del Sacro Collegio cardinalizio, ed in tale periodo completò i suoi studi all'Università La Sapienza. Nel 1706 andò a Parigi per portare la berretta cardinalizia al cardinal Gualterio o e vi rimase per circa due anni; in questa occasione conobbe molti intellettuali dell'epoca tra cui Jean Mabillon, Eusèbe Renaudot e Bernard de Montfaucon), alcuni dei quali illuministi e si avvicinò alle idee gianseniste alle quali rimase legato. Nel 1708 passò a L'Aia a titolo personale. Seppe inserirsi nell'ambiente diplomatico delle delegazioni presenti là durante la Guerra di successione spagnola fino ad avvicinare il Gran Pensionario Anthonie Heinsius. Ottenutone un consenso di massima a seguire il congresso di pace come rappresentante pontificio pur senza averne la qualifica ufficiale e avuta una lettera in tal senso dal cardinale segretario di Stato Fabrizio Paolucci, nel 1712-1713 fu presente a Utrecht come rappresentante della Santa Sede e sostenne la questione degli aspetti relativi alla fede cattolica stabiliti nel Trattato di Münster alla fine della Guerra dei Trent'anni in rapporto con quanto stabilito nel Trattato di Rijswijk alla fine della Guerra della Lega d'Augusta. Seguì poi il Trattato di Baden e rientrò A Roma nel 1716. Ventilatagli l'offerta d'andare inquisitore a Malta, la rifiutò e si ritirò invece nelle terre di famiglia a Fossombrone per un po' di tempo.

Ordinato sacerdote assai tardi, nel 1721, fu nominato arcivescovo di Efeso il 16 luglio 1721 e consacrato il 25 luglio 1721 dal cardinal Fabrizio Paolucci ed il 30 luglio 1721 divenne nunzio apostolico a Lucerna in Svizzera dove scrisse Acta Apostolicæ Legationis Helvetiæ 1723-29 (Zurigo, 1729; Roma, 1738).

Il 23 dicembre 1730 fu promosso nunzio in Austria, a Vienna.

Nel 1738 ritornò a Roma dove, il 23 giugno, fu proclamato cardinale presbitero con il titolo di San Bernardo alle Terme Diocleziane (1738-1761), Santa Prassede (1755-1759), San Lorenzo in Lucina (1759-1761).

Nel 1741 fu nominato vice-bibliotecario della biblioteca Vaticana sotto il cardinale Angelo Maria Quirini al quale succedette nel 1755. Durante questo incarico si dedicò al recupero ed al restauro di molti libri antichi. Si impegnò inoltre alla selezione di una preziosissima raccolta di testi per la sua personale biblioteca costituita da oltre 32.000 volumi accessibili al pubblico, e per la quale sempre nel 1755 venne offerto l'impiego di bibliotecario a Johann Joachim Winckelmann.

Entrò in leale contrasto con i gesuiti appoggiando decisamente le operazioni per la soppressione dell'ordine, e si oppose fermamente alla beatificazione del cardinale Roberto Bellarmino. Passionei condivideva le idee gianseniste e difendeva alcuni autori, come Montesquieu, inclusi nell'indice dei libri proibiti.

Morì nel 1761 nell'eremo di Camaldoli a Monte Porzio Catone presso Frascati, Lazio.

Acquisì anche una notevole raccolta privata che conteneva, oltre ad antichi volumi, anche altre opere d'arte, tra cui statue, quadri e monete. Una parte di questo patrimonio si conserva oggi nel museo della sua città natale. La sua imponente collezione libraria è oggi custodita all'interno della Biblioteca Angelica a Roma.

Genealogia episcopale[modifica | modifica wikitesto]

La genealogia episcopale è:

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Alberto Caracciolo, Domenico Passionei tra Roma e la Repubblica delle Lettere, Roma, Edizioni di Storia e Letteratura, 1968.
  • Maria Castelbarco Albani della Somaglia, Un grande bibliofilo del sec. XVIII. Il cardinale Domenico Passionei, Firenze, L. S. Olschki, 1937.
  • Francesca Fedi, "Storia di un'evasione: ancora sulle vicende diplomatiche di Domenico Passionei" in Silvia Tatti (ed.), La diplomazia delle lettere nella Roma dei papi dalla seconda metà del Seicento alla fine dell'Antico Regime, Roma, Edizioni di Storia e Letteratura, 2022, pp. 53–67.
  • Marie-Louise Rodén, Church politics in Seventeenth-Century Rome: Cardinal Decio Azzolino, Queen Christina of Sweden, and the Squadrone Volante, Stoccolma, Almqvist & Wiksell International, 2000, cap. X.
  • Alfredo Serrai, Domenico Passionei e la sua biblioteca, Milano, Sylvestre Bonnard, 2004. ISBN 8886842694
  • Elio Sgreccia,  "Il Cardinale Domenico Passionei dall'incontro con i benedettini di S. Mauro a Parigi (1706) alla residenza nel romitorio di Camaldoli a Frascati", in Ascetica cristiana e ascetica giansenista e quietista nelle regioni d'influenza avellanita: Atti del I Convegno del Centro di studi avellaniti, Fonte Avellana, 1977, Fonte Avellana, Il Centro, 1978, pp. 27–109.
  • Giuseppe Vincenzo Vella, Il Passionei e la politica di Clemente XI, 1708–1716, Roma, Società editrice Dante Alighieri, 1953.

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Predecessore Inquisitore generale di Malta Successore
Raniero d'Elci 2 maggio 1716 - 5 maggio 1718 Lazzaro Pallavicini
Predecessore Pro-segretario della Congregazione di Propaganda Fide Successore
- 1º novembre 1720 - 1º gennaio 1721 -
Predecessore Arcivescovo titolare di Efeso Successore
Giacomo Caracciolo 16 luglio 1721 - 23 giugno 1738 Francesco Maria Garetto, O.F.M.
Predecessore Nunzio apostolico in Svizzera Successore
Giuseppe Firrao il Vecchio 30 luglio 1721 - 23 dicembre 1730 Giovanni Battista Barni
Predecessore Nunzio apostolico in Austria Successore
Giorgio Spinola 23 dicembre 1730 - 15 maggio 1738 Camillo Paolucci
Predecessore Segretario dei Brevi Apostolici Successore
Fabio degli Abati Olivieri 15 maggio 1738 - 5 luglio 1761 Nicolò Maria Antonelli
Predecessore Cardinale presbitero di San Bernardo alle Terme Diocleziane Successore
Henri-Pons de Thiard de Bissy 23 luglio 1738 - 5 luglio 1761
Titolo presbiterale in commendam dal 17 febbraio 1755
Ignazio Michele Crivelli
Predecessore Camerlengo del Collegio Cardinalizio Successore
Raniero d'Elci 29 gennaio 1748 - 20 gennaio 1749 Silvio Valenti Gonzaga
Predecessore Archivista di Santa Romana Chiesa Successore
Angelo Maria Querini, O.S.B.Cas. 22 gennaio 1755 - 5 luglio 1761 Alessandro Albani
Predecessore Bibliotecario di Santa Romana Chiesa Successore
Angelo Maria Querini, O.S.B.Cas. 22 gennaio 1755 - 5 luglio 1761 Alessandro Albani
Predecessore Cardinale presbitero di Santa Prassede Successore
Angelo Maria Querini, O.S.B.Cas. 17 febbraio 1755 - 12 febbraio 1759 Giacomo Oddi
Predecessore Cardinale protopresbitero Successore
Thomas Philip Wallrad d'Alsace-Boussut de Chimay 5 gennaio 1759 - 5 luglio 1761 Christoph Anton von Migazzi von Waal und Sonnenthurn
Predecessore Cardinale presbitero di San Lorenzo in Lucina Successore
Thomas Philip Wallrad d'Alsace-Boussut de Chimay 12 febbraio 1759 - 5 luglio 1761 Giovanni Teodoro di Baviera
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