Disonora il padre

Disonora il padre
AutoreEnzo Biagi
1ª ed. originale1975
Genereromanzo
Lingua originaleitaliano

Disonora il padre è un romanzo di Enzo Biagi.

Di esso ha detto l'autore:

«Questo racconto è immaginario… di alcune vicende l’autore è stato testimone: come molti altri, del resto»

Edito nel 1975 da Rizzoli, il romanzo riscosse un grande successo di pubblico e tre anni dopo Sandro Bolchi ne fece in collaborazione con l'autore una fortunata riduzione televisiva.

Trama[modifica | modifica wikitesto]

Il romanzo parzialmente autobiografico, prende le mosse dall'Italia povera e contadina dei primi decenni del XX secolo.

Scritto in prima persona, è la storia di un giovane nato a Pianaccio sull'Appennino tosco-emiliano da un padre che lavora in una fabbrica a Bologna e da una madre che ha un parente avvocato, fascista, che sta a Roma ed è molto prossimo a Benito Mussolini.

Frequentate con profitto le scuole, allo scoppio della seconda guerra mondiale il protagonista diventa giornalista praticante presso il Resto del Carlino di Bologna.

L'8 settembre, per sfuggire alla coscrizione della Repubblica Sociale, si unisce alle formazioni di Giustizia e Libertà. Nel dopoguerra è caporedattore del Resto del Carlino a Bologna, ha due figli dei quali non condivide la passione politica, e l'hobby della filatelia.

Versione in sceneggiato televisivo[modifica | modifica wikitesto]

Disonora il padre, sceneggiato televisivo del 1978, regia di Sandro Bolchi, fotografia di Giuliano Giustini principali interpreti: Martine Brochard, Stefano Patrizi, Isa Miranda, Quinto Parmeggiani.

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