Discussione:Nizza

Questa è la pagina di discussione per discutere dei miglioramenti che riguardano la voce Nizza

discussione senza titolo[modifica wikitesto]

Come ho potuto discuterne con Andrea 001, Giuseppe Garibaldi è nato francese. Quando ebbero i suoi nativi, sul porto di Nizza, la città era annessata dalla Francia republicana poi imperiale da già 10 anni. Sono d'accordo sul fatto che Garibaldi si sentiva, prima Nizzardo, poi Italiano e, in fine, Europeo, ma però la verità storica è che è nato in un territorio francese e che ne ebbe la cittadinanza. Nizza non era la Olanda o la Lombardia, per i francesi era una terra francese che tornava alla madre-patria.

Nizza non era francese, bensì era sotto occupazione francese.


"Ancor oggi, comunque, la maggioranza della popolazione autoctona porta un cognome italiano o "italianeggiante", cosa ancor più evidente per chi osservi le lapidi commemorative più vecchie (ad esempio quella che ricorda i caduti della Prima Guerra Mondiale)." QUESTA OSSERVAZIONE E' FUORVIANTE: NON NEGO LA PRESENZA DI CODESTA LAPIDE, MA DOPO LA PRIMA GUERRA MONDIALE NIZZA ERA GIA FRANCESE

Nizzardi italiani[modifica wikitesto]

Non è fuorviante, perché il fatto che all'epoca della I guerra mondiale Nizza facesse già parte dello stato francese è evidente, e la frase in questione serve semplicemente a dire che i nizzardi dopo sessant'anni dalla cessione erano ancora di fatto di cultura e lingua italiana (e sostanzialmente lo sono a tutt'oggi). --Luca P 18:17, 19 ago 2006 (CEST)[rispondi]

se è questo che si intende, ok, ma a parer mio andrebbe comunque specificato. che nizza dopo la prima guerra mondiale fosse gia francese è evidente per noi, ma non per tutti, e secondo me la frase in questione potrebbe trarre in inganno. ciononostante non mi permetto di mettere mano all'articolo, per cui se qualcuno pensa di modificare, bene, se no fa niente, ho solo fatto un osservazione

articolo anti-francese ?[modifica wikitesto]

io sono Francese (perdonneme per il mio orribile italiano), di nizza, e sono offenzatto per il contenutto profundamente anti-francese del articolo. per noi, i nissardi, siamo sin ambiguita francesi, abbiamo votatto la intergrazione con la francia; non siamo como é ditto "etnicamente italiani": primo perche "etnicamente italiani o etnicamente francese" non voglio dire niente (il siciliano e il piemontese seranno della adessa etnia? o el "breton" e il "marsellais")- tutti paesi della europa sono un composto di diferenti popoli, unitti dentro di una unita politica. dal punto di vista linguistico il nissardo è una lingua occitana, come il "provençal", o la maggioranza dei dialetti del sud della Francia. I dialetti occitani fanno parte del gruppo linguistico dei lingue "gallo-romanze", nell quale fa parte le due gruppi linguistici della Francia, (la "langue d'oil"(considerratto il "francese") e i dialletti "langue d'oc). Il nissardo, per avere estato sotto la dominazione successiva de la Francia è del piemonte ha estato influenzzatto per dialetti italiani, ma resta un dialetto di lingua d'oc, e non un dialetto toscano come l'italiano. I nizzardi hanno votatto la sua integrazione al la francia in 1860 (Italia non era essitando) perche le similitudine con la provenza vicina erano piu forte che con le provinze italiane vicine. Dal punto di vista geografico nizza non è Italiana ma e situatta alla parte oveste (dove è sittuatta la francia) degli alpi, e non della parte este dove sittuatta l'Italia. ma è vero che Nizza e una cita che ha evoluatto in la sua storia entre i due paesi e ha avuto influenze culturale de la provenza e dell piemonte, ma e competamente falso dire (scusi pero e un po facista e molto offensivo per i nizzardi) che e una cita "etnicamente" italiana. si parla la "francizazione" della citta, si e vero, ma che ha arrivatto nelle provinzie italiane dopo la unificazione? le regione di dialletti non toscano, come occitana non hanno stato "toscanizatti"(italianiazatti si puoi dire)? i due paesi, francia a Italia, sono construzione politiche e non contruziones "etnicche".

Ho modificato alcune frasi effettivamente un po' eccessive. Non credo di aver risolto il problema, comunque altre persone più adeguate di me potranno risolvere meglio il problema e definire meglio l'articolo. Non è il caso di offendersi, questa è Wikipedia :-) Saluti, bye. --Retaggio (msg) 11:00, 1 set 2006 (CEST)[rispondi]


Io invece sono Italiano e ho, per molti anni, vissuto a Nizza nel quartiere Riquier; non lontano da piazza Garibaldi. Non ho dubbi che ora la città sia in tutto e per tutto una città genuinamente francese, ma non ho ugualmente dubbi nel pensare che già una generazione fa non fosse così; e che tre generazioni fa fosse una città italiana senza alculchè di francese. Oggi il francese è la lingua madre di quasi tutti gli abitanti, molti dei quali sono innegabilmente francesi "etnici" originari delle campagne vicine trasferitisi in città durante la sua rapida espansione. Ma è evidente, e ancora ve n'è traccia ovunque, che prima la città era abitata da persona di lingua e cultura italiana. I giornali pubblicati a nizza (chiusi poi forzosamente) erano in lingua italiana. Il dialetto, di cui vi è traccia nelle indicazioni delle vie e nelle canzoni e nelle poesie tradizionali è un dialetto ligure poco discosto dal genovese. Forse il dialetto parlato ora nei quartieri a nord e ad est della città è un dialetto della lingua occitana, ma non è il dialetto autoctono di nizza; che sopravvive, se sopravvive, solo nei quartieri più antichi, quelli tra il porto e piazza Massena. E i nomi degli abitanti di quei quartieri sono nomi italiani. Basta vedere i citofoni. (Nomi tipicamente liguri per la precisione) Si può insinuare che siano tutti figli di immigrati italiani. Ma Garibaldi? Neanche lui allora era autoctono di Nizza? La parola etnia è stata usata in modo un po' erroneo e per un francese può apparire un retaggio di orrori nazional-socialisti, ma il fatto è che nel linguaggio giornalistico da noi etnia viene usata come sinonimo di nazionalità. E quindi non ho dubbi nel rispondere che decisamente sì, il piemontese e il siciliano sono della stessa etnia. Se non sotto il totalitarismo, in italia non si è proceduto nell'assimilazione forzosa delle minoranze. Gli abitanti della val d'aosta così come quelli dell'alto adige hanno (giustamente) conservato lingua e cultura. E' un fatto che la Francia sia uno dei paesi più centralisti d'europa e faccia da sempre una politica di assimilizione delle minoranze. I due paesi, Francia e Italia, sono stati nazionali; cioè oltre ad essere (ovviamente) degli enti politici, rappresentano anche delle culture (delle "etnie" in senso giornalistito) quella Francese e quella Italiana che esisterebbero a prescindere dallo stato. Un saluto a tutti, specie al mio conpaesano francese che spero magari di incontrare se tornerò a Nizza. BYE

Qui si sta delirando! E questi sarebbero i "cugini" d'Oltralpe! Abbiamo perso Nizza perchè Cavour voleva l'aiuto dei francesi...ora, non lo nego, sarà una città francese... ma prima era una città totalmente, ETNICAMENTE (caro amico francese, se non ti sta bene, da noi si usa così) ITALIANA!!! Una città LIGURE! E fino al Varo, amico francese, studia la geografia, la regione geografica è ITALIANA! Questi sono peggio degli slavi! Mistificano la storia!!! Non so a quale evento ti riferisci, amico francese, del 1860, ma se è il famoso "plebiscito" sappi che era palesemente truccato! Non a caso Marzio Scaglioni così si esprime "Solo i 119 marinai nizzardi di stazza sulle navi sabaude nei vari porti votarono liberamente e così si espressero: 114 per l'Italia e 5 per la Francia." Questo come lo spieghi amico francese? E Garibaldi come lo spieghi? Andiamo, non dire nefandezze, voi francesi siete abituati a considerare che tutto vi sia dovuto... ma, è proprio il caso di dirlo, abbassate la cresta! E riconoscete le verità storiche! Infine basta che ti vai a vedere la voce... perchè secondo te in quella mappa del Seicento c'è scritto Nizza e non Nice?????


Amico francese, il plebiscito farsa a Nizza fu ottenuto mediante le più varie pressioni, e senza contare che circa 10.000 persone si erano già trasferite in "Italia", o meglio nel territorio del Regno d'Italia, quando avvenne il plebiscito. I marinai ed i soldati nizzardi che militavano nel Regio esercito espressero una schiacciante maggioranza per l'Italia, anche se, ipso facto si ritrovarono in seguito a dover scegliere comunque se mantenere la cittadinanza italiana. Per rispondere al primo intervento, che trovo sconveniente quanto storicamente errato (ma politicamente assai interessato), Garibaldi non si sentì mai "prima" nizzardo e poi italiano. Egli se ne andò molto presto da Nizza, e non la rimpianse mai, anzi aveva avuto molte polemiche con i suoi ex concittadini. Se si ribellò, come tutti gli italiani ragionevoli, alla cessione alla Francia, era perché con essa "Emilia e Toscana non aumentano l'Italia, mentre la cessione di Nizza manometteva per sempre l'Italia".

sorry for speaking in english here, but my italian is so poor.. anyway, the story of Nissa ( real name of the city ) shows that this city have grown as an independent city such as Genova or pisa. Provence county always reclams Nissa but Nissa always refuse to be in provence then in france ( France is the hereditary enemy of Nissa ). Nissa's dedition to savoy shows how this city was independent. Nissa has been one of the Savoyans states, among others, then piemontese and sardinians but you have to keep in mind that italian or french has never been spoken by Nissa's people. italian was only use as state language in administration like french, don't forget that savoy is a french speaking area, even in the torino parliament in 1860 deputy could speak in italian or in french both language were officials. There was a lot of italian in Nissa that's right but a lot of french too that's why it had been some newspaper in this two languages, but most of people in Nissa were Nissart, speak nissart and consider Nissa as an independent country who had signed a treaty with savoy. The fact that sardinians let go to french authority this area ( and savoy ) is another proof of the "non-italianism" of Nissa. By the joking plebiscite of 1860 Nissa is french, today all people in Nissa are french spoken, even the old italian immigrants. and for your information Nissart name are different from italian or french : like this old giuseppe garibaldi ( joseph in french, Jousé in Nissart ) who was not italian even if his heart goes for italy for sure ( i know this is hard to heard to you... ) He is born in Nissa, so in 1860 he had to choose between france and sardinians states, for staying sardinians he should have respond to some conditions : choose to be sardinian in the one year after the treaty and move their home to a sardinian city, two things he has never done by love of his country "Nissa" this is some of his words "Io sono Nizzardo! Quindi non Italiano né Francese. Non sono Italiano poiché il più grande dei grandi uomini italiani del secolo decimonono di cui il grande titolo di gloria è quello di aver barattato due provincie per una ha decretato Nizza francese e quel decreto fu sancito, consacrato da un voto del parlamento sardo con una maggioranza di 229 rappresentanti della nazione. •. Non sono francese giacché non riconosco valido né legale il plebiscito promosso da alcuni sgherri di Bandiguet, l'imperatore menzogna che ottenne la maggioranza a Nizza come la ottenne in Francia con 7 milioni di voti a lui ottenuti dai preti tra le ignoranti popolazioni delle campagne. •. Sono quindi Nizzardo e quando la giustizia nel mondo non sia più una vana parola l'indipendenza del mio paese nativo sarà riconosciuta ed invalidata la vendita di Nizza fatta da Casa Savoia a cui Nizza si aggregò ma non si vendette.".( Tratto dal Quaderno «I vespri nizzardi» del Centro di studi Nizzardi e Tendaschi Il Pensiero di Nizza, pag. 7.)

Questa citazione di Garibaldi è interessante, dite che si può inserire nella pagina? Forse si può anche creare una sezione Nizza e Garibaldi. Per il resto, mi sembra che la pagina adesso sia un po' più equilibrata (anche se manca una fonte sul plebiscito del 1860).
Firmate gli interventi s' il vous plait... --DD (msg) 19:01, 20 gen 2010 (CET)[rispondi]

Buongiorno, non so se è corretto segnalarlo qui: la Voce relativa alla città di Nizza contiene numerose imprecisioni e inesattezze. Ho visto che qualcuno si è infatti lamentato del tono antifrancese della voce. Sembra infatti che questa polemica sia importante nella cultura cittadina, cosa che invece non è: tra l'altro Nizza non è MAI stata italiana e i nizzardi si sono sempre sentiti solo ed esclusivamente nizzardi: non amano la Francia più di quanto amino l'Italia. Il fatto dei Bianchi divenuti Le Blanc è poi addirittura ridicolo, è una leggenda metropolitana che la Francia abbia spinto per ciò (non mi risulta alcun documento in proposito) tant'è che oggi Bianchi è ancora un nome diffusissimo nella regione. Le voce relatoive alla gastronomia sono imprecise per non parlare di quel monumento alla Costa Azzurra che non esiste in Place Masséna. Io non me la sento di intervenire bisognerebbe però farlo. GrazieQuesto commento senza la firma utente è stato inserito da 77.198.31.240 (discussioni · contributi) 20:50, 16 gen 2011 (CET).[rispondi]


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Giornali in lingua italiana[modifica wikitesto]

Leggo nella voce dedicata a Nizza che la chiusura dei giornali "7 giorni" (supplemento di Nice-Matin) e "il Corriere della Costa Azzurra" sarebbe stata determinata dai " timori che potesse diventare un organo dei - seppur effimeri - movimenti cittadini autonomisti". Questa è una enorme sciocchezza e penso di poterlo affermare con certezza dal momento che del secondo giornale ("il Corriere della Costa Azzurra") sono stato il caporedattore per tutta la durata delle pubblicazioni e che del primo (il "7 giorni") conosco perfettamente la storia (pur sempre di concorrenza - e di quella che faceva paura - si trattava). La motivazione della chiusura di entrambe le testate è stata esclusivamente economica e non capisco davvero su cosa si basi l'affermazione riportata nella voce. C'è effettivamente un sentimento antifrancese in tutto l'articolo: non discuto se questa atteggiamento sia giustificato o meno, sicuramente per quanto riguarda la chiusura di quelle testate ciò che riporta la voce è una falsità grossolana che andrebbe cancellata. Oltretutto il Nice-Matin gode di spaventosi appoggi in sede politica e nello stesso periodo in cui fu lanciato il 7 giorni (giornale peraltro pessimo e fasullo che mai gli italiani hanno amato) furono avviate altre pubblicazioni che si rivelarono un disastro economico per l'editore. Viceversa il Corriere della Costa Azzurra era piuttosto apprezzato tra gli italiani, ma fu vittima di errori grossolani in sede di impostazione della vendita pubblicitaria. A parte questo, rinnovo l'invito a cancellare le affermazioni succitate perché, lo ripeto, false. Grazie--77.198.223.65 (msg) 02:50, 11 mag 2011 (CEST)Patrizio Barbera, 11 maggio 2011[rispondi]

Ciao Patrizio, grazie per la segnalazione. Ho provveduto a modificare in pagina. Se mi sai indicare altri passaggi che ti risultano scorretti, posso procedere (o puoi farlo tu direttamente) a modificare il testo. Se hai fonti esterne (libri, articoli, etc) che raccontano la storia dei giornali di lingua italiana a Nizza, le possiamo citare, rinforzando la credibilità della pagina. A risentirci, --Dans (msg) 14:24, 11 mag 2011 (CEST)[rispondi]

Ok grazie--77.199.195.69 (msg) 12:41, 20 mag 2011 (CEST) Patrizio barbera[rispondi]

Nizza e l'Italia[modifica wikitesto]

Scusate se intervengo. Prima di tutto mi pare si faccia confusione fra Stato e Nazione. L'Italia come Stato unitario nasce nel 1861, l'Italia come Nazione (nell'accezione di Renan) nasce intorno all'anno Mille come la maggior parte delle nazioni (e non degli Stati) europei. La Germania è una nazione millenaria, come stato unitario nasce nel 1871. Ciò premesso Nizza e il Nizzardo (la Contea di Nizza) fecero parte dal 1388 al 1860 di uno Stato di prevalente nazionalità italiana. All'epoca lo Stato dei Savoia era distinto in vari territori autonomi: Contea di Savoia, Contea di Aosta, Principato del Piemonte; ad esso, appunto, la Contea di Nizza si aggiunse conservando i suoi Statuti. Anche lo Stato sabaudo poi si evolse verso modelli accentrati. Quale cultura esprimeva alla fine del Trecento la Contea nizzarda? La dazione ai Savoia fu in funzione antifrancese ma anche antiprovenzale. Infatti il territorio non era sicuramente francese ma neppure provenzale tout court. Aveva caratteristiche linguistiche sue proprie: il dialetto nizzardo. Nel 1561 Emanuele Filiberto sostituì negli uffici pubblici al latino usato fino ad allora, le lingue volgari. E precisamente l'italiano nel Piemonte e nel Nizzardo e il francese in Savoia. Questo vuol dire che la lingua letteraria più diffusa all'epoca a Nizza e in Piemonte era l'italiano. E in Savoia il francese. Allora i nazionalismi come l'intendiamo noi non esistevano. Del resto una produzione letteraria in italiano nel Nizzardo esiste già dal 1300. Seguirà fino a tutto il secolo XIX, e cioè per ben 500 anni, una grande fioritura letteraria italiana a Nizza e nella Contea. Bastano alcuni nomi: Passeroni, Cotta, Gioffredo, Bres, Andrè, ecc. ecc. Letteratura ora ignorata in quanto tenuta nascosta dalle autorità francesi nelle scuole, negli istituti di cultura, nelle Accademie e nelle Università. Nel 1860 i Nizzardi parlano l'italiano in prevalenza o anche il francese, a seconda dell'indirizzo culturale delle famiglie. In ambito familiare parlano nizzardo. Nizza è una grande città multiculturale e mistilingue. Non è poi detto che la lingua usata identificasse la nazionalità. Ad esempio la grande poetessa Agata Sofia Sassernò che poetò sempre in francese era di sentimenti italianissimi (espressi nei suoi versi in francese). La Francia distruggerà l'anima di Nizza, un vero genocidio culturale, perseguitando e sostituendo l'italiano in ogni dove e il nizzardo. Il primo proibendolo in ogni sede, il secondo punendo anche gli scolari che venivano sentiti parlarlo. L'Università italiana viene chiusa. Nelle scuole gli scolari che seguono i corsi in italiano (esistevano anche i corsi in francese) devono proseguirli nel Regno d'Italia. Con l'annessione, ottenuta con un plebiscito farsa, ciò è incontestabile, l'italiano viene parlato sempre meno. Molti nizzardi, migliaia, lasciano Nizza per l'Italia per non diventare francesi. Nel 1871, i nizzardi, approfittando della sconfitta di Sedan e della Comune a Parigi, si rivoltano. Sono i vespri nizzardi. Le case sono imbandierate con bandiere italiane e di Nizza (come risulta dalle foto d'epoca). Si chiede a gran voce il ricongiungimento con l'Italia. L'elezioni portano in Parlamento tre deputati filoitaliani (uno è Garibaldi) e uno filofrancese. L'Italia non approfitta dell'occasione. Tutto ciò è tenuto ben nascosto anche ora in Francia e ignorato in Italia. Garibaldi, sdegnato dall'ignavia italiana, propugna uno Stato autonomo, ma sempre italiano (e così rispondo a chi cita a casaccio l'Eroe dei Due Mondi). Le autorità francesi schiacciano la rivolta, deportano i patrioti, chiudono i giornali in lingua italiana. L'ultimo, chiuso d'autorità, cessa le pubblicazioni nel 1895: 35 anni dopo la cessione alla Francia. Viene proibito persino di mettere in scena opere liriche italiane all'Operà. La sconfitta dell'Italia nell'ultima guerra dà modo alla Francia di cercare di svellere ogni radice italiana superstite. Il poeta Marcello Firpo di Mentone viene condannato a 7 anni di lavori forzati. L'opera nefasta della Francia ha avuto completo successo? Non saprei dire. A volte Nazioni che apparivano scomparse dalla scena della storia, sono rinate, riemerse. Cari Amici, io vi consiglio di leggere alcuni libri editi recentemente (e che trovate anche indicati su internet: Mola di Nomaglio: "Nazionalità, Identità e Ragion di Stato", Marco Valerio editore, Torino, 2011; Vignoli, " Storie e letterature italiane di Nizza e del Nizzardo (e di Briga e di Tenda e del Principato di Monaco)", Edizioni Settecolori, distribuzione Mursia, Lamezia Terme, 2011; Mauviel, "Enrico Sappia. Cospiratore e agente segreto di Mazzini", Artemia ed., Mosciano Sant'Angelo, 2009. Gli autori sono tutti professori universitari molto noti. Infine: Sappia, "Nice contemporaine", France Europe editions, Nice, 2009. Trattasi di un famoso libro scritto da Sappia durante il suo esilio a Londra e ivi pubblicato nel 1871, Sappia era uno dei più validi scrittori in lingua italiana di Nizza. Il libro non entrò mai in Francia perchè proibito dalle autorità francesi e distrutto se trovato. Ora tradotto in francese e pubblicato a Nizza dopo più di 130 anni! Alla faccia della libertà, fratenità e uguaglianza. Leggete cari amici e poi riprenderemo il discorso--151.16.73.96 (msg) 19:41, 20 dic 2011 (CET)[rispondi]

ho trovato in un'altra fonte sempre su internet che nel 1713 con il trattato di utrecht la città torna ai Savoia e non si annette al regno di sicilia.

Buongiorno, mi sono permesso di modificare l'espressione "Nizza italiana" in un passaggio per sostituirla con "Nizza sabauda": il contesto era storico e in tale contesto parlare di "Nizza italiana" è sbagliato. In verità tutto l'articolo è pervaso da un revanscismo un po' ridicolo: Nizza non è, non si sente e non si è mai sentita italiana, forse ligure (genovese) ma solo per cultura. Anche la sua appartenenza ai possedimenti Savoia è sempre stata parziale (il Regno di Sardegna era comunque al di là delle Alpi) e viene definita la "dedizione", una dedizione vissuta come il minore dei mali e umiliazione. però, se si ritiene opportuno annullare la mia correzione non è necessario aprire una polemica. Grazie e ciao Patrizio Barbera

Pessima qualità della lingua italiana usata nell'articolo.[modifica wikitesto]

L'intero articolo è scritto in un italiano zoppicante, astruso, e talvolta addirittura incomprensibile. Sembra realizzato per mezzo di un traduttore automatico, probabilmente dal francese all'italiano. Claudio Giomini.

Pubblicità o censura ?[modifica wikitesto]

E' uscito recentemente un libro "l'Irredentismo italiano di Nizza e del Nizzardo (1860-1946). Il caso Marcello Firpo", ricco di documenti e fotografie. Non si capisce perchè venga sistematicamente cancellato se inserito in bibliografia da lettori o estimatori dell'autore. Forse si è esagerato inserendolo nella bibliografia di tutte le voci attinenti a Nizza. Ma come cancellarlo ad es. dalla voce "Marcello Firpo" quando il terzo capitolo è dedicato a costui e con molti documenti allegati si dimostra che fu condannato a 7 anni di prigione e non di lavori forzati, come erroneamente afferma la voce? Come cancellarlo dalla voce dell'Autore? Riterrei che la sua segnalazione almeno nella voce onnicomprensiva "Nizza" e in quelle "Irredentismo italiano a Nizza" (che è anche il titolo del libro), "Marcello Firpo" e dell'Autore, arricchisca la conoscenza dei lettori di Wiki e non costituisca nessuna pubblicità. --93.147.232.0 (msg) 11:06, 14 ott 2015 (CEST)[rispondi]

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Regio IX Liguria[modifica wikitesto]

(Et si l'idioma mio et parlar qualle Non è italico o tosco vero , Escusatime , ch'io sono Provenzalle etc. ovvero guascone. non ho mai imparato l'italiano alla scuola)

È ditto qui che Nizza era nella Regio IX Liguria de l'impero romano, ma... mi sembia che non sia vero. in questa mappa della Regio IX, la civitas più occidentale è Ventemiglia. che diventò la diocesi di Ventemiglia. questa includeva communi como Mentone, Roccabruna, Gorbio... ma non Nizza, ch'era civitas della provincia delle Alpi Marittime, che diventò la provincia ecclesiastica di Ambruno. La provincia delle alpi marittime era nelle 7 province o diocesi civile di Vienne, nel tardo impero ~~~ --37.166.24.151 (msg) 11:59, 9 mag 2023 (CEST)[rispondi]

La fonte che includi non mi sembra particolarmente autorevole. qui la Regio Liguria è indicata fino al Varo, quindi a ovest di Nizza. è possibile che i confini siano cambiati nel tardo impero, ma l'affermazione in voce mi pare comunque corretta. --Agilix (msg) 12:11, 9 mag 2023 (CEST)[rispondi]