Dipendenza da barbiturici

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Dipendenza da barbiturici
Specialitàpsichiatria, narcologia e medicina delle dipendenze
Classificazione e risorse esterne (EN)

La dipendenza da barbiturici si sviluppa con l'uso regolare di barbiturici, che a sua volta può portare alla necessità di aumentare le dosi del farmaco per ottenere l'effetto farmacologico o terapeutico desiderato originale.[1] L'uso di barbiturici può causare sia dipendenza, che dipendenza fisica, e come tali hanno un alto possibilità di abuso.[2] La dipendenza psicologica da barbiturici può svilupparsi rapidamente. Il recettore GABA, uno dei principali siti di azione dei barbiturici, si pensa svolgere un ruolo fondamentale nello sviluppo di tolleranza e dipendenza da barbiturici.[2]

Il meccanismo con cui la tolleranza ai barbiturici si sviluppa, si pensa sia diverso da quello per l'etanolo o le benzodiazepine, anche se questi farmaci hanno dimostrato tolleranza crociata.[3] La gestione di una dipendenza fisica da barbiturici è l'inserimento del fenobarbital ad azione prolungata seguita da una riduzione graduale della dose. Il fenobarbital eliminato lentamente diminuisce la gravità della sindrome di astinenza e riduce la probabilità di gravi effetti quali le convulsioni.[4] Gli antipsicotici non sono raccomandati per la sospensione dei barbiturici, soprattutto la clozapina, olanzapina o fenotiazine a bassa potenza come la clorpromazina, abbassano la soglia convulsiva e possono peggiorare una sindrome da astinenza; se è necessario bisogna utilizzarli con estrema cautela.[5]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Zapantis A, Leung S, Tolerance and withdrawal issues with sedation, in Crit Care Nurs Clin North Am, vol. 17, n. 3, settembre 2005, pp. 211-23, DOI:10.1016/j.ccell.2005.04.011, PMID 16115529.
  2. ^ a b Takehiko Ito, Toshihito Suzuki, Susan E. Wellman e Ing Kang Ho, Pharmacology of barbiturate tolerance/dependence: GABAA receptors and molecular aspects, in Life Sciences, vol. 59, n. 3, giugno 1996, pp. 169-95, DOI:10.1016/0024-3205(96)00199-3, PMID 8699929.
  3. ^ Allan AM, Zhang X, Baier LD, Barbiturate tolerance: effects on GABA-operated chloride channel function, in Brain Res., vol. 588, n. 2, agosto 1992, pp. 255-60, DOI:10.1016/0006-8993(92)91583-Z, PMID 1382810.
  4. ^ Peter Tyrer e Kenneth R. Silk (a cura di), Cambridge Textbook of Effective Treatments in Psychiatry, 1st, Cambridge University Press, 24 gennaio 2008, p. 406, ISBN 978-0-521-84228-0.
  5. ^ Manuchair Ebadi, Alphabetical presentation of drugs, in Desk Reference for Clinical Pharmacology, 2nd, USA, CRC Press, 23 ottobre 2007, p. 512, ISBN 978-1-4200-4743-1.
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