Dipartimento dell'Alto Adige

Alto Adige
Informazioni generali
Nome ufficiale(FR) Départment du Haut-Adige
(IT) Dipartimento dell'Alto Adige
(DE) Departement Oberetsch
Nome completoDipartimento dell'Alto Adige
CapoluogoTrento
Dipendente da Regno d'Italia
Suddiviso in5 distretti
Evoluzione storica
Inizio9 giugno 1810
Fine6 luglio 1816
CausaRestaurazione
Preceduto da Succeduto da
Contea del Tirolo Contea del Tirolo
Cartografia

Il dipartimento dell'Alto Adige (denominazione ufficiale in italiano, in francese Département du Haut-Adige, tradotto in tedesco Departement Oberetsch) è stato un dipartimento del Regno d'Italia napoleonico dal 1810 al 1814.[1] Il suo nome, coniato alla maniera dei dipartimenti francesi, si riferiva all'alto corso del fiume Adige.

Il dipartimento aveva come capoluogo Trento e la sua lingua amministrativa era l'italiano, ma nelle aree germanofone fu temporaneamente adottato il bilinguismo nei pubblici avvisi e l'uso del tedesco nell'amministrazione comunale.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Il dipartimento dell'Alto Adige fu creato il 9 giugno 1810 unendo parti della Contea del Tirolo (Principati vescovili di Bressanone e Trento) in precedenza assegnate al Regno di Baviera (Pace di Presburgo, 1805) con qualche comune staccato dal dipartimento del Piave.

L'Alto Adige comprendeva larga parte dell'odierno Trentino, i comuni di Valvestino e Magasa in provincia di Brescia, Casotto e Pedemonte in provincia di Vicenza, Bolzano, l'Oltradige-Bassa Atesina, una parte rilevante del Salto-Sciliar e una piccola parte del Burgraviato (in particolare l'Alta Val di Non tedesca).[2][3]

I confini furono tracciati d'accordo con i commissari tedeschi secondo il principio "da appartenersi al Regno d'Italia perché paese italiano", facendo poi anche modifiche di questi confini per "coordinarli alle moderne necessità dell'arte strategica, a quelle della difesa e dei limiti naturali".[4]

La restante parte settentrionale dell'antica Contea del Tirolo rimase invece al Regno di Baviera facente parte della Confederazione del Reno (e che oltre a Innsbruck e la valle dell'Inn incluse Merano, Vipiteno, Bressanone, Chiusa, Brunico, la valle settentrionale dell'Isarco, la Val Venosta e la val Pusteria occidentale fino a Monguelfo), mentre altre parti del Tirolo passarono alle Province Illiriche (che oltre a Lienz e al Tirolo Orientale comprendeva la val Pusteria orientale) e al dipartimento del Piave (che includeva Livinallongo e Ampezzo).

Il nome[modifica | modifica wikitesto]

All'epoca della Repubblica Cisalpina era esistito un distretto dell'Alto Adige a sud-est di Verona, parte del dipartimento del Benaco. Il distretto non corrispondeva nemmeno in parte con l'odierno Alto Adige.[5][6]

Il dipartimento dell'Alto Adige istituito durante il Regno d'Italia prese il suo nome dal fiume Adige, che diede anche il nome al dipartimento dell'Adige (la provincia di Verona odierna).

Il nome del dipartimento fu riutilizzato, allargandone il significato geografico originario verso settentrione, da Ettore Tolomei nella sua campagna di italianizzazione della provincia di Bolzano annessa all'Italia nel 1919 al posto di altri nomi proposti quali Tirolo Italiano, Tirolo trentino o Alto Trentino, e venne ufficializzato dal regime fascista nel 1923.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Reinhard Stauber, Der Zentralstaat an seinen Grenzen. Administrative Integration, Herrschaftswechsel und politische Kultur im südlichen Alpenraum 1750-1820, Göttingen 2001, pp. 317ss.
  2. ^ Provincia autonoma di Trento, trentinocultura, IL TIROLO NEL PERIODO NAPOLEONICO (PDF) (archiviato dall'url originale il 1º novembre 2013).
  3. ^ Erich Egg, Meinrad Pizzinini, Beiträge zur Geschichte Tirols: Festgabe des Landes Tirol zum 11. Österr. Historikertag in Innsbruck vom 5. bis 8. Okt. 1971, Land Tirol, Kulturabt. im Amt d. Tiroler Landesregierung, 1971, pag. 148: "Lana, Sarnthein und Waidbruck waren schon bayerisch, dagegen Buchenstein, Ampezzo und Toblach beim Königreich Italien." = Lana, Sarentino e Ponte Gardena erano già bavaresi, invece Livinallongo, Ampezzo e Dobbiaco presso il Regno d'Italia.
  4. ^ Nuova antologia di scienze, lettere ed arti, Volume 2, 1866, pag. 431.
  5. ^ Repubblica Cisalpina 1797.
  6. ^ Repubblica Cisalpina 1798.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • (DE) Reinhard Stauber, Der Zentralstaat an seinen Grenzen. Administrative Integration, Herrschaftswechsel und politische Kultur im südlichen Alpenraum 1750-1820 (Schriftenreihe der Historischen Kommission der Bayerischen Akademie der Wissenschaften, 64), Göttingen, Vandenhoeck & Ruprecht, 2001. ISBN 978-3-525-36057-6
  • Carlo Romeo, Il Tirolo in età napoleonica (1796-1814): un quadro d’insieme, in Luca Giarelli (a cura di), Napoleone nelle Alpi. Le montagne d'Europa tra Rivoluzione e Restaurazione, 2015, ISBN 978-8893216326.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]