Diabete insipido nefrogeno

Diabete insipido nefrogeno
Specialitàendocrinologia, diabetologia e nefrologia
Classificazione e risorse esterne (EN)
OMIM304800
MeSHD018500
MedlinePlus000511
GeneReviewsPanoramica

Il diabete insipido nefrogeno è una forma di diabete insipido dovuto a una patologia dei reni. Tale definizione lo distingue dal diabete insipido neurogeno o centrale, che è causato da un deficit di ormone antidiuretico (ADH), noto anche come arginina vasopressina (AVP), prodotto nel sistema nervoso centrale. Il diabete insipido nefrogeno, invece, è caratterizzato da una ridotta risposta renale all'ADH con conseguente riduzione della capacità dei reni di concentrare l'urina rimuovendo acqua libera.

Etimologia[modifica | modifica wikitesto]

Il nome della malattia ha una doppia origine:

  • Diabete: dal verbo greco diabainein (lett. "passare attraverso"), riferito all'aumentato passaggio o escrezione di urina
  • Insipido (letteralmente "senza sapore"), in contrasto al diabete mellito ("dolce come il miele", perché caratterizzato dalla presenza di glucosio nell'urina).

Questa definizione riassume le principali caratteristiche cliniche della malattia, ovvero la poliuria (aumentata produzione di urine) in assenza di glicosuria (presenza patologica di glucosio nell'urina).

A dispetto del nome, il diabete mellito e il diabete insipido sono due malattie diverse, che hanno in comune solo la poliuria. Questa, nel caso del diabete insipido, dipende da disturbi legati all'ormone antidiuretico, in particolare da alterata produzione dell'ormone (diabete insipido centrale) o da alterata risposta renale all'ormone stesso (diabete insipido nefrogeno), mentre il diabete mellito può determinare poliuria per effetto osmotico, dovuto all'aumentato passaggio di glucosio nell'urina che provoca a sua volta una maggiore escrezione di acqua.

Segni e sintomi[modifica | modifica wikitesto]

Le manifestazioni cliniche sono simili a quelle del diabete insipido centrale. Le persone affette riferiscono un eccessivo aumento della sete (polidipsia) ed eliminazione di grandi quantità di urine diluite. La disidratazione è piuttosto comune, mentre l'eccessiva distensione della vescica può talvolta provocare incontinenza urinaria[1] Gli esami di laboratorio mostrano un aumento dell'osmolarità plasmatica e riduzione dell'osmolarità urinaria. Poiché la funzione della neuroipofisi (la ghiandola che normalmente produce l'ADH) è normale, i livelli dell'ormone risultano normali o lievemente aumentati.

Cause[modifica | modifica wikitesto]

Forme acquisite[modifica | modifica wikitesto]

Le forme acquisite (non presenti alla nascita) di diabete insipido nefrogeno sono le più comuni e possono avere diverse cause. Le più frequenti sono le malattie sistemiche come l'amiloidosi[2], la malattia policistica renale e altre che interessano primitivamente i reni. Oltre a queste, anche alcuni farmaci possono provocare come effetto collaterale un diabete insipido. Tra questi è particolarmente noto l'effetto del carbonato di litio[3], sebbene anche altri farmaci possano, con minore frequenza, determinare un diabete insipido[2].

Forme ereditarie[modifica | modifica wikitesto]

Esiste anche una forma ereditaria di diabete insipido nefrogeno:

Tipo OMIM Gene Locus
NDI1 OMIM 304800 AVPR2 Di solito la forma ereditaria di diabete insipido nefrogeno è il risultato di un difetto genetico trasmesso con modalità legata al cromosoma X che provoca un malfunzionamento del recettore della vasopressina (chiamato anche recettore V2) the V2 receptor) a livello renale.[2][4]
NDI2 OMIM 125800 AQP2 In casi più rari la malattia è provocata da una mutazione del gene per l'acquaporina 2 che altera la funzione dei relativi canali (acquaporine), compromettendo la capacità dei reni di riassorbire l'acqua. Questa mutazione è spesso ereditata con modalità autosomica recessiva, sebbene siano riportati casi di malattia trasmessa con modalità autosomica dominante[2][5]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Sean Kavanagh, Nephrogenic Diabetes Insipidus, su patient.co.uk, Patient UK, 20 Giu 2007. URL consultato il 22 Giu 2009 (archiviato dall'url originale il 22 febbraio 2012).
  2. ^ a b c d Robert Wildin, What is NDI?, The Diabetes Inspidus Foundation, 2006. Copia archiviata, su diabetesinsipidus.org. URL consultato il 4 aprile 2009 (archiviato dall'url originale il 1º aprile 2009).
  3. ^ Christensen S, Kusano E, Yusufi AN, Murayama N, Dousa TP, Pathogenesis of nephrogenic diabetes insipidus due to chronic administration of lithium in rats, in J. Clin. Invest., vol. 75, n. 6, giugno 1985, pp. 1869–79, DOI:10.1172/JCI111901, PMC 425543, PMID 2989335.
  4. ^ OMIM 304800
  5. ^ OMIM 125800

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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