Dactylopterus volitans

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Pesce civetta

Stato di conservazione
Rischio minimo
Classificazione scientifica
Dominio Eukaryota
Regno Animalia
Sottoregno Eumetazoa
Ramo Bilateria
Phylum Chordata
Subphylum Vertebrata
Superclasse Gnathostomata
Classe Actinopterygii
Infraclasse Teleostei
Ordine Scorpaeniformes
Sottordine Dactylopteroidei
Famiglia Dactylopteridae
Genere Dactylopterus
Lacepède, 1801
Specie D. volitans
Nomenclatura binomiale
Dactylopterus volitans
Linnaeus, 1758
Sinonimi

Trigla volitans (Linnaeus, 1758)
Cephalacanthus volitans (Linnaeus, 1758)
Gasterosteus spinarella (Linnaeus, 1758)
Dactylopterus spinarella (Linnaeus, 1758)
Cephalacanthus spinarella (Linnaeus, 1758)
Trigla fasciata (Bloch & Schneider, 1801)
Callionymus pelagicus (Rafinesque, 1818)
Polynemus sexradiatus (Mitchill, 1818)
Dactylopterus blochii (Swainson, 1839)
Dactylopterus fasciatus (Swainson, 1839)
Dactylopterus occidentalis (Swainson, 1839)
Dactylopterus tentaculatus (Swainson, 1839)
Dactylopterus communis (Owen, 1853)
Gonocephalus macrocephalus (Gronow, 1854)
Dactylopterus vulgaris (Steindachner, 1867)

Nomi comuni

Rondine di mare, pesce rondine

Il pesce civetta[1] (Dactylopterus volitans Linnaeus, 1758), conosciuto anche come rondine di mare, è un pesce d'acqua marina appartenente alla famiglia dei Dactylopteridae.

Distribuzione e habitat[modifica | modifica wikitesto]

Il suo habitat è bentonico ed ha i suoi limiti tra i 10 e gli 80 metri di profondità, abita i fondali del Mar Mediterraneo, Madera, le Azzorre e dell'Oceano Atlantico, dall'Angola alla costa europee (talvolta a nord fino all'Inghilterra meridionale) nell'Atlantico orientale e dal Canada all'Argentina in quello occidentale. Gli esemplari giovanili si trovano anche a pochi metri di profondità, su fondali sabbiosi.

Etimologia dei nomi comuni[modifica | modifica wikitesto]

I nomi comuni, pesce civetta e pesce rondine, derivano dalla credenza che questo pesce possa volare fuori dall'acqua mediante le sue pinne pettorali molto ampie. Questo però è impossibile data la struttura massiccia del pesce e soprattutto del suo pesante capo coperto di piastre ossee.

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

La testa è relativamente grossa, con una grande bocca, dotata di corazza ossea. Il corpo è allungato, piuttosto compresso sul dorso. Presenta due pinne dorsali, la prima è retta da raggi spinosi simili ad aculei (così come la pinna anale) mentre la seconda è più molle. Le pinne ventrali sono appuntite, la coda è allungata. La caratteristica più visibile di questa specie sono le grandi pinne pettorali, rette da lunghi e robusti raggi, che completamente allargate formano insieme un grande ellisse, che permette al pesce di "planare" vicino ai fondali. Quando disturbato, per esempio da una persona che fa snorkeling, sembra emettere degli schiocchi, forse per spaventare l'aggressore.

La livrea è alquanto varia da esemplare a esemplare, con un colore di fondo che va dal grigio bruno al giallo fino al rossastro, decorato da 3 o più fasce verticali brune e costellato di punti bianchi. Le pinne pettorali presentano la stessa colorazione, ma sono puntinate e orlate anche di un blu elettrico.

Raggiunge una lunghezza di 50 centimetri.

Alimentazione[modifica | modifica wikitesto]

Questa specie si nutre di pesci, bivalvi e granchi.

Predatori[modifica | modifica wikitesto]

Un pesce civetta alla ricerca di cibo sul fondale

Il pesce civetta è preda di numerose specie di pesci tra cui molte specie della famiglia Istiophoridae e uccelli marini (appartenenti alla famiglia Laridae).

Pesca[modifica | modifica wikitesto]

È pescato saltuariamente in quanto pesce commestibile, ma non possiede carni ricercate.

Acquariofilia[modifica | modifica wikitesto]

Sembra sia piuttosto diffuso negli acquari pubblici.

Note[modifica | modifica wikitesto]

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Egidio Trainito, Atlante di flora e fauna del Mediterraneo, 2004ª ed., Milano, Il Castello, 2004, ISBN 88-8039-395-2.
  • Patrick Louisy, Guida all'identificazione dei pesci marini d'Europa e del Mediterraneo, a cura di Trainito, Egidio, Milano, Il Castello, 2006, ISBN 88-8039-472-X.

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