Cronache georgiane

Cronache georgiane
Titolo originaleქართლის ცხოვრება
Kartlis Tskhovreba
Altro titoloAnnali reali georgiani
Versione della regina Mariam delle Cronache georgiane
Versione della regina Ana delle Cronache georgiane
AutoreLeonti Mroveli, Juansher Juansheriani e al.
Periododal V al XIV secolo
Generestoriografia
Sottogenerecronaca
Lingua originalegeorgiano
Storia della Georgia
საქართველოს ისტორია


Portale Georgia

Cronache georgiane è un nome convenzionale per il principale compendio di testi storici georgiani medievali, in lingua originale noti come Kartlis Tskhovreba (in georgiano ქართლის ცხოვრება?), letteralmente "Vita di Kartli", essendo Kartli o Cartalia una regione centrale della Georgia antica e medievale, nota agli autori classici e bizantini come Iberia.

Le cronache sono anche conosciute come Annali reali georgiani, poiché erano essenzialmente il corpus ufficiale della storia del Regno di Georgia.[1][2]

Le Cronache[modifica | modifica wikitesto]

Le cronache sono costituite da una serie di testi distinti che vanno dal IX al XIV secolo. La datazione di queste opere così come l'identificazione dei loro autori (ad esempio, Leonti Mroveli e Juansher Juansheriani) sono state oggetto di dibattiti accademici. Sebbene molti studiosi in Georgia propongano ancora una datazione dell'XI secolo per la prima redazione del corpus, un numero crescente di esperti moderni ha accettato l'ipotesi del professor Cyril Toumanoff secondo cui i primi testi di Kartlis Tskhovreba sono stati redatti all'incirca nel IX secolo, mentre gli ultimi testi furono aggiunti nel XIV secolo. Una versione "canonizzata" della raccolta fu curata da una commissione speciale nominata e presieduta dal re Vakhtang VI di Kartli all'inizio del XVIII secolo.[1]

Nel corso dell'XI secolo, le prime tre opere: la "Storia dei re e dei patriarchi dei georgiani", la "Storia del re Vakhtang Gorgasali" e il "Martirio di Sant'Archil", costituivano già un primo corpus che copriva la storia georgiana dai primi tempi conosciuti attraverso il regno di Vakhtang I Gorgasali (r. 452–502/22) fino alla morte del discendente di Vakhtang, il re Archil (786). A metà del XII secolo furono aggiunti due testi: la "Cronaca di Kartli", che registra la storia georgiana dalla fine dell'VIII secolo, passando per il regno del primo re tutto georgiano Bagrat III (r. 1008-1014), per arrivare fino a i primi anni di regno di Giorgio II (r. 1072-1089) e la "Storia del Re dei Re Davide", che continua la storia descritta nel testo precedente e si concentra sul regno di Davide IV (r. 1089-1125).[1]

Manoscritti[modifica | modifica wikitesto]

I manoscritti georgiani esistenti di Kartlis Tskhovreba sono relativamente tardivi con il codice più antico, il cosiddetto Anaseuli o "Regina Anna", risalente al periodo 1479-1495. Un'altra collezione importante, il codice Mariamiseuli o "Regina Mariam", fu copiato negli anni 1633-1645/1646. I manoscritti georgiani sopravvissuti sono stati comunque modificati dall'adattamento armeno abbreviato delle cronache noto come "La storia dei georgiani" (Patmut'iwn Vrats), molto probabilmente realizzato nel XII secolo, con il primo manoscritto esistente copiato nel periodo di 1279-1311.[1]

Sono disponibili numerose traduzioni in francese, russo, inglese e tedesco, ma ognuna copre solo un numero selezionato di questi testi.

Autenticità[modifica | modifica wikitesto]

Alcuni studiosi moderni, come Ivane Javakhishvili, hanno messo in dubbio l'autenticità dei primi testi che costituiscono le "Cronache georgiane" e hanno suggerito estrema cautela quando le si adottano per fini storici. In effetti fatti storici reali sono spesso mescolati con quelli mitici, rendendo a volte difficile discernere la vera storiografia dalla mitologia. Tuttavia, analisi critiche incrociate con altre fonti, inclusi gli autori classici, e una serie di recenti studi archeologici, hanno dimostrato l'affidabilità di molti dei resoconti delle Cronache. Questi testi riportano prove non solo della storia della Georgia, ma anche dell'Armenia e del Caucaso in generale, dell'Iran, della Siria, dell'Anatolia, dell'Impero Romano, dei Cazari e dei Turchi.[1]

nome inglese nome georgiano Traslitterazione Data Autore Periodo coperto
Storia dei re e dei patriarchi dei georgiani ცხოვრება ქართუელთა მეფეთა და პირველთაგანთა მამათა და ნათესავთა tskhovreba kartuelta mepeta da pirveltaganta mamata da natesavta IX o XI secolo Leonti Mroveli (? ) IV secolo a.C. – V secolo d.C
Storia e vita di re Vakhtang Gorgasali ცხოვრება და მოქალაქეობა ვახტანგ გორგასლისა tskhovreba da mokalakeoba vakhtang gorgaslisa c. 800 o XI secolo Juansher Juansheriani V-VIII secolo
Martirio del Santo e Magnifico Archil წამება წმიდისა და დიდებულისა არჩილისი tsameba tsmidisa da didebulisa archilisi IX o XI secolo Juansheriani o Mroveli 736–786
Cronaca di Kartli მატიანე ქართლისა matina kartlisa XI secolo Anonimo 786–1072
Storia del re dei re David ცხოვრება მეფეთ მეფისა დავითისი tskhovreba mepet mepisa davitisi 12º secolo Anonimo 1072–1125
Storia dei Bagration ცხოვრება და უწყება ბაგრატონიანთა tskhovreba da utsqeba bagratonianta XI secolo Sumbat Davitis-Dze VI secolo–1031
Storie ed eulogie dei sovrani ისტორიანი და აზმანი შარავანდედთანი istoriani da azmani sharavandedtani 13º secolo Arcivescovo-Cancelliere Teodoro di Chqondidi[2] 1156-1212
Storia dei Cinque Regni (detta anche Cronaca di Giorgi Lasha) ლაშა-გიორგის დროინდელი მატიანე lasha-giorgis droindeli matiane 1223 Storico di Giorgio IV 1125-1223
Storia del Re dei Re Tamara di Georgia ცხოვრება მეფეთ მეფისა თამარისი tskhovreba mepet mepisa tamarisi 1210-1213 Basili, maestro di corte[2] 1184–1210/1213
Cronaca di cent'anni ასწლოვანი მატიანე astslovani matiane 14º secolo Anonimo 1212-1318

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c d e Rapp, Stephen H., Studies in Medieval Georgian Historiography: Early Texts and Eurasian Contexts Corpus scriptorum Christianorum Orientalium: Subsidia, Peeters Publishers, 2003, ISBN 9042913185.
  2. ^ a b c (EN) Toumanoff, C., Studies in Christian Caucasian History, Georgetown University Press, 1963, LCCN lc66003829.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Controllo di autoritàVIAF (EN174988763 · LCCN (ENn81061144 · GND (DE4500876-0 · BNF (FRcb131648632 (data) · J9U (ENHE987009950608505171