Cotile

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Cotile (Acetabolo)
Vista anteriore dell'osso iliaco: si notano la cavità acetabolare e il legamento acetabolare trasverso
Faccia esterna dell'osso dell'anca: il cotile è il punto di fusione di ileo, ischio e pube
Anatomia del Gray(EN) Pagina 19
SistemaSistema scheletrico
Localizzazione anatomicaosso iliaco
TipoCavità articolare
Ossa in contattoOsso iliaco
Identificatori
MeSHAcetabulum
A02.835.232.043.825.108
TAA02.5.01.002
FMA16579

Il còtile o acetàbolo è un incavo osseo con forma a scodella situato sulla faccia esterna dell'osso iliaco, in corrispondenza della porzione media.

In esso ruota la testa del femore dando luogo all'articolazione dell'anca (più propriamente detta coxofemorale).

Struttura[modifica | modifica wikitesto]

Formato dalla fusione delle tre ossa che formano nell'adulto l'osso dell'anca, porta a considerare i punti di fusione di esse. Specialmente quello fra ischio e pube è ben visibile sotto forma della incisura dell'acetabolo, convertita in foro dal passaggio a ponte del labbro acetabolare, che amplia la cavità acetabolare nell'articolazione coxofemorale.

La cavità è delimitata perifericamente da un rilievo circolare interrotto nei punti di unione delle tre ossa, il margine dell'acetabolo o ciglio cotiloideo, separato dal corpo dell'ileo attraverso il solco sopracetabolare.

La cavità dell'acetabolo non entra tutta in contatto con la testa del femore; al suo interno è, infatti, presente una superficie articolare semilunare e periferica, rivestita di cartilagine ialina ed interrotta dall'incisura dell'acetabolo, la faccia semilunata, che si articola con la testa del femore, e una superficie rugosa, profonda e centrale, costituita da una cavità quadrilatera, la fossa dell'acetabolo, punto in cui prende inserzione il legamento rotondo del femore, che si porta alla fovea capitis della testa del femore.

La storia della chirurgia del cotile[modifica | modifica wikitesto]

Solo dalla fine degli anni cinquanta la chirurgia ricostruttiva ha iniziato ad affrontare le problematiche legate al cotile: fino a quel periodo, infatti, le lesioni del bacino venivano trattate incruentemente, limitandosi ad alcune forme elementari di ricostruzioni in seguito a fratture della parete posteriore del cotile.

La chirurgia del cotile inizia nel 1955 con Robert Judet che, iniziando dapprima a studiare le fratture del versante posteriore e poi quelle anteriori, ha classificato le stesse in tipi e sottotipi, ponendo così le basi di un trattamento con lo scopo di restituire alla sfera acetabolare la sua forma anatomica.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Giuseppe Anastasi, et al., Trattato di anatomia umana, vol. 1, 4ª ed., Milano, Edi. Ermes, 2006, pp. 223-225, 240-242, ISBN 978-88-7051-285-4.
  • Giuseppe Anastasi, et al., Trattato di anatomia umana sistematica e funzionale, vol. 1, 5ª ed., Milano, Edi. Ermes, 2019, p. 217, 219, ISBN 978-88-7051-703-3.

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