Console Generale Liuzzi

Console Generale Liuzzi
Descrizione generale
Tiposommergibile
ClasseLiuzzi
Proprietà Regia Marina
CantiereFranco Tosi - Taranto
ImpostazioneOttobre 1938
Varo17 settembre 1939
Entrata in servizio21 novembre 1939
Destino finaleaffondato in combattimento il 27 giugno 1940
Caratteristiche generali
Dislocamento in immersione1484 t
Dislocamento in emersione1166 t
Lunghezza76,1 m
Larghezza6,98 m
Pescaggio4,55 m
Profondità operativacollaudo: 100 m
Propulsione2 motori diesel da 3500 hp complessivi, 2 motori elettrici da 1500 hp totali
Velocità in immersione 8 nodi
Velocità in emersione 18 nodi
Autonomia13000 miglia a 8 nodi;
108 miglia a 4 nodi in immersione
Equipaggio7 ufficiali, 50 sottufficiali e marinai
Armamento
Armamentoartiglieria:

siluri:

dati presi da:[1],[2][3]
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Il Console Generale Liuzzi è stato un sommergibile della Regia Marina.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Intitolato ad Alberto Liuzzi, console generale della Milizia, il sommergibile andò perduto alla sua prima missione di guerra. Il 16 giugno 1940, infatti, lasciò Taranto al comando del capitano di corvetta Lorenzo Bezzi diretto nella sua zona d'agguato al largo di Famagosta, per attaccare le navi in navigazione fra Cipro, la Siria e l'Egitto[4]. Vi passò cinque giorni senza avvistare alcuna nave e nella serata del 25 giugno intraprese la rotta di rientro[4].

Alle 18.30 del 27 giugno individuò le unità della Forza C britannica ma fu a sua volta avvistato[5][4].

Subì una dura caccia con cariche di profondità da parte dei cacciatorpediniere Dainty, Defender e Ilex (che avevano in dotazione gli ecogoniometri più moderni della Royal Navy) finché, danneggiato, venne a galla per tentare di difendersi con i cannoni[6].

Causa il mare mosso, però, i cannonieri del Liuzzi non riuscivano a puntare, mentre le unità britanniche non ebbero problemi a centrare più volte il sommergibile, con 9 morti fra l'equipaggio (il guardiamarina Averardo Facibeni, un sergente e sette marinai)[7][4] e la messa fuori uso dell'unità[6].

Fu ordinato di avviare le manovre di autoaffondamento e di abbandonare il sommergibile; dopo che tutti se ne furono andati (furono tratti in salvo – e catturati – dagli inglesi) il comandante Bezzi ritornò all'interno del sommergibile e vi si rinchiuse, decidendo di affondare con esso (fu decorato con Medaglia d'oro al valor militare alla memoria)[8].

Poco prima delle 20 il Liuzzi affondò al largo di Creta[6][4].

Nella sua breve vita il sommergibile aveva svolto un'unica missione di guerra, percorrendo 1695 miglia in superficie e 420 in immersione[9].

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Regio Sommergibile GENERALE LIUZZI, su xmasgrupsom.com. URL consultato il 22 settembre 2010 (archiviato dall'url originale il 23 settembre 2012).
  2. ^ Sommergibile Console Generale Liuzzi
  3. ^ Classe Liuzzi (1938) - Betasom - XI Gruppo Sommergibili Atlantici
  4. ^ a b c d e Regio Sommergibile Generale Liuzzi, su xmasgrupsom.com. URL consultato il 22 settembre 2010 (archiviato dall'url originale il 23 settembre 2012).
  5. ^ Giorgerini, p. 242.
  6. ^ a b c Giorgerini, p. 243.
  7. ^ Caduti
  8. ^ Giorgerini, pp. 243 e 653.
  9. ^ Attività Operativa

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Giorgio Giorgerini, Uomini sul fondo. Storia del sommergibilismo italiano dalle origini a oggi, Mondadori, 2002, ISBN 978-88-04-50537-2.
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