Congresso di Gela

Il Congresso di Gela si tenne nel 424 a.C. per sancire la pace tra le città siceliote dopo la guerra di Leontini. La città di Gela fu scelta e per la sua posizione baricentrica e per la sua importanza politica, militare, economica e culturale, al congresso parteciparono anche i delegati dei Siculi e dei Sicani.

Celeberrimo è il discorso tenuto durante il Congresso da Ermocrate, il quale dibatté sull'importanza dell'unione e della pace fra le città della Sicilia e sull'indipendenza della Sicilia rispetto alla minaccia greca.

«E io che, come ho già detto all'inizio, parlo in nome della città più potente, e che mi sento più pronto ad assalire che a difendermi, prevedendone gli effetti, giudico più proficua una politica riflessiva, aperta anche a qualche concessione. […] Ebbene proclamo che secondo giustizia il mio contegno deve essere modello per tutti, che dobbiamo adattarci a qualche sacrificio tra noi per non favorirne il nemico. Non è vergogna per uomini che abitano la stessa patria scendere a qualche concessione reciproca, Dori a Dori, Calcidesi a quelli dello stesso ceppo e, in complesso, tra genti vicine che abitano il medesimo suolo, lambito dal mare e distinto da un unico nome di popolo: Sicelioti. Combatteremo, io credo, e ricorreremo alla pace quando sarà opportuno, ma sempre tra noi, appellandoci a trattati che noi soli riguardino. Stringiamoci compatti sempre a far barriera, se siamo ragionevoli, contro genti straniere che si avanzino con propositi aggressivi. […] Con questa politica, oltre a non privare la Sicilia, nelle circostanze attuali, di due fruttuosi risultati, la liberazione dalla minaccia ateniese, e dalla lotta interna, potremo in seguito godere quest'isola in assoluta autonomia, tra noi, senza il terrore costante di un agguato straniero.»

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