Concerto per pianoforte (Massenet)

Concerto per pianoforte
Jules Massenet
CompositoreJules Massenet
TonalitàMi bemolle maggiore
Tipo di composizioneConcerto per pianoforte
Epoca di composizione5 ottobre 1902
Prima esecuzione1º febbraio 1903
Conservatorio di Parigi
Pubblicazione1903, Parigi: Heugel et Cie.
AutografoPierpont Morgan Library, New York
DedicaLouis Diémer
Durata media30 min.
Movimenti
Tre movimenti
  • Andante moderato - Allegro non troppo
  • Largo
  • Airs slovaques. Allegro

Il Concerto per pianoforte di Jules Massenet è un'opera del 1902 per pianoforte solista e orchestra. È scritto per un'orchestra delle dimensioni tipiche dell'epoca. Il concerto fu eseguito nel 1903 da Louis Diémer al Conservatoire de Paris. Dopo la prima è rapidamente caduto nell'oscurità e oggi lo si ascolta raramente.

Composizione[modifica | modifica wikitesto]

Louis-Joseph Diémer, il dedicatario di questo lavoro

Nel 1863 Massenet vinse il Prix de Rome come compositore e si trasferì a Roma. In una lettera a sua sorella scrisse: "Sto lavorando di più al pianoforte. Sto studiando agli Études di Chopin, ma soprattutto Beethoven e Bach come il vero musicista-pianista".[1] Quell'anno iniziò gli schizzi per il suo concerto per pianoforte.

I lavori non furono completati fino al 1902, quando Massenet aveva quasi sessant'anni. In un periodo di tre mesi, Massenet completò il concerto per pianoforte.

Première[modifica | modifica wikitesto]

La prima mondiale di questo lavoro ebbe luogo il 1º febbraio 1903 al Conservatorio di Parigi.[2] Il sessantenne Louis Diémer, a cui il lavoro era dedicato, fu il solista della prima.[1]

Accoglienza[modifica | modifica wikitesto]

La première ricevette recensioni molto tiepide sia sulla musica che sull'esecuzione di Diémer. Il pianista Mark Hambourg commentò il modo in cui Diémer aveva suonato: "un interprete arido come il deserto di polvere con un forte suono sferragliante". Quindi ci sono alcune ipotesi che il modo di suonare di Diémer sia colpevole dell'impopolarità del concerto.

Inoltre il concerto fu considerato come obsoleto, perché nel frattempo i gusti della società parigina si erano allontanati da questo concerto in ''stile salone'' di Massenet.

Struttura[modifica | modifica wikitesto]

Il lavoro è nella tipica struttura a tre movimenti. Un'esecuzione tipica dell'opera dura circa trenta minuti.[3]

  1. Andante Moderato (46 = semiminima puntata) — Allegro non troppo (84 = semiminima puntata). tempo 3/4. (14')
  2. Largo. Massenet qui fornisce ulteriori osservazioni: "Pour le début, 44 = ♩ et les passages semblables y compris la fin; puis, dans le courant de ce morceau, varier entre 60 = ♩ et 66 = ♩ selon le sentiment." (Per l'inizio e passaggi simili fino alla fine, da 44 a un quarto di nota; poi, nel resto di questo pezzo, variare il tempo fra 60 e 66 ad un quarto, secondo la sensibilità). tempo di 4/4. (9')
  3. "Airs slovaques" Allegro. (116 = ♩). tempo di 3/4. (7')

I movimento[modifica | modifica wikitesto]

Le battute iniziali della parte solista del primo movimento, suonata su accordi sostenuti negli archi.

Il primo movimento inizia e termina in Mi bemolle maggiore. Mostra il lato operistico di Massenet (Massenet era uno dei migliori compositori d'opera ai suoi tempi).[2] In un certo senso, ricorda da vicino il concerto per pianoforte n. 5 di Beethoven, soprattutto perché entrambi i concerti sono nella stessa chiave ed entrambi hanno un esordio fiorente nel pianoforte.

II movimento[modifica | modifica wikitesto]

Le battute iniziali del secondo movimento, suonate dal solo solista

Il secondo movimento, in si maggiore, è una passeggiata lenta e ponderata con il piano prominente su tutto. Ci sono ampi svolazzi orchestrali nel mezzo di questo movimento. Alla fine la musica arriva a una riposante ripresa del tema e il movimento termina quietamente in un mormorio che si affievolisce.

III movimento[modifica | modifica wikitesto]

Il tema principale "Airs Slovaques", che fornisce lo slancio ritmico e melodico per l'intero terzo movimento.

Il terzo movimento, in do minore, è sottotitolato "Airs Slovaques", alludendo al surrogato di melodia di danza alla slovacca che Massenet usa dappertutto.[4] La breve sezione in 2/4 verso la fine evoca i passaggi virtuosistici delle Rapsodie ungheresi di Liszt, prima di tornare al tema principale, accelerando costantemente in passaggi acrobatici nel pianoforte ed esplosioni fiammeggianti nell'orchestra. Massenet aggiunge triangolo e glockenspiel per aumentare il sapore esotico di questo movimento.

Il concerto per pianoforte di Massenet è una delle poche opere che inizia in chiave maggiore (Mi bemolle maggiore) e termina in minore (do minore).

Strumentazione[modifica | modifica wikitesto]

Il concerto è scritto per pianoforte solista accompagnato da un'orchestra di dimensioni tipiche:ottavino, 2 flauti, 2 oboi, 2 clarinetti, 2 fagotti, 4 corni, 2 trombe, 3 tromboni, timpani, percussioni[5] ed archi.

Discografia[modifica | modifica wikitesto]

Di questo concerto sono state fatte una manciata di registrazioni.

Solista Orchestra Direttore Data
Marylène Dosse Westphalian Symphony Orchestra Siegfried Landau 1974
Stephen Coombs Orchestra Sinfonica Scozzese della BBC Jean-Yves Ossonce 1997
Aldo Ciccolini Orchestre Philharmonique de Monte-Carlo Sylvain Cambreling 1979
İdil Biret Bilkent Symphony Orchestra Alain Paris 2007

La registrazione con Stephen Coombs e la BBC Orchestra è stata pubblicata nel volume 15 di "The Romantic Piano Concerto", sull'etichetta Hyperion.[6]

La registrazione con Marylene Dosse e la Westfalian Symphony è stata pubblicata in un set di 2 CD intitolato "French Piano Concertos", con questo concerto e concerti di Lalo, Roussel ed altri compositori francesi.[7]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b Stephen Coombs, Hahn & Massenet: Piano concertos, in Hyperion Records, Hyperion Records. URL consultato il 30 ottobre 2013.
  2. ^ a b List of Works by Jules Massenet, in Internet Music Score Library Project, IMSLP. URL consultato il 30 ottobre 2013.
  3. ^ Richard Freed, Massenet, Saint-Saens, Gounod / Marylène Dosse, Westphalian Symphony Orchestra, Siegfried Landau – Piano Concerto / Piano Fantasy "Africa" / Piano Fantasy On The Russian National Hymn, su discogs.com, Candide. URL consultato il 30 ottobre 2013.
  4. ^ ArkivMusic, Massenet: Concerto for Piano and Orchestra; Franck: Variations Symphoniques, su arkivmusic.com, ArkivMusic, 2007. URL consultato il 30 ottobre 2013 (archiviato dall'url originale il 31 ottobre 2013).
  5. ^ in the 3rd movement, including triangle, glockenspiel & bass drum. IMSLP states celesta, perhaps in the place of glockenspiel.
  6. ^ Hyperion, The Romantic Piano Concerto, su hyperion-records.co.uk, Hyperion Records. URL consultato il 31 ottobre 2013.
  7. ^ Allmusic.com, French Piano Concertos, su allmusic.com. URL consultato il 31 ottobre 2013.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Controllo di autoritàVIAF (EN184493859 · LCCN (ENno97065472 · BNF (FRcb13916033r (data)
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