Claudio Velardi

Claudio Velardi

Claudio Velardi (Napoli, 25 ottobre 1954) è un giornalista, saggista e blogger italiano. Nel 2002 ha fondato il quotidiano Il Riformista, dal 2024 ne è il direttore responsabile.

Esponente prima del Partito Comunista Italiano (PCI), è stato poi nel Partito Democratico della Sinistra (PDS), e quindi dei Democratici di Sinistra (DS). Dal 1998 alla primavera del 2000 fu a capo dello staff dell'allora presidente del Consiglio dei ministri Massimo D'Alema[1].

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Già dirigente politico del Partito Comunista Italiano, dal 1986 al 1990 è segretario regionale del PCI in Basilicata[1]. Giornalista professionista dal 1993, nell'XI Legislatura è il capo ufficio stampa del gruppo parlamentare del Partito Democratico della Sinistra alla Camera (fino al 1994). Con l'elezione di Massimo D'Alema alla carica di segretario del PDS nel 1994, Velardi è chiamato dal nuovo segretario a guidare il suo ufficio[1].

Antonio Bassolino, nell'ottobre del 1995, lo chiama a ricoprire la carica di assessore alla cultura. Nell'ottobre 1998, a seguito della mancata soluzione della crisi del primo governo Prodi e della nascita del primo governo D'Alema, viene chiamato a palazzo Chigi in qualità di consigliere politico del premier, incarico che terrà fino al 2000[1].

A seguito della caduta del secondo governo D'Alema, avvenuta nel maggio 2000, Velardi abbandona l'attività politica e crea una società di lobbying, Reti, e l'anno dopo dà vita a Running, società di marketing politico.

Nel 2002 insieme ad Antonio Polito fonda il quotidiano il Riformista, di cui è editore.[2][3]

Per un breve periodo, dal febbraio 2008 al giugno 2009, è assessore al Turismo e ai Beni culturali della Regione Campania[1] durante il secondo mandato di Antonio Bassolino.

Nel 2009 fonda con Fabrizio Rondolino il sito di analisi politica TheFrontPage. .

Dall'aprile 2017 è presidente della Fondazione Ottimisti&Razionali.

Dal 18 aprile 2024 è direttore de "il Riformista".

Insegna a contratto lobbying e comunicazione presso la Luiss.

Opere[modifica | modifica wikitesto]

  • Claudio Velardi e Massimo Cacciari (a cura di), La città porosa. Conversazioni su Napoli, Napoli, Cronopio, 1992, ISBN 88-85414-04-4.
  • Claudio Velardi e Francesca Archibugi (a cura di), Communis patria. Conversazioni su Roma, Napoli, Cronopio, 1993, ISBN 88-85414-08-7.
  • Massimo D'Alema, Claudio Velardi e Gianni Cuperlo, Un paese normale. La sinistra e il futuro dell'Italia, Milano, Mondadori, 1995, ISBN 88-04-40847-2.
  • Massimo D'Alema, Gianni Cuperlo e Claudio Velardi, Progettare il futuro, Milano, Passaggi Bompiani, 1996, ISBN 88-452-2883-5.
  • Claudio Velardi, L'anno che doveva cambiare l'Italia. Le elezioni 2006 raccontate da un esperto della comunicazione politica, Milano, Mondadori, 2006, ISBN 88-04-55863-6.
  • Claudio Velardi, Come si cambia. Cronache dell'anno zero, Napoli, Colonnese, 2020, ISBN 978-88-99716-64-6
  • Claudio Velardi, Impressioni di settembre. Quasi un diario elettorale, Napoli, Colonnese, 2022, ISBN 978-88-99716-96-7

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c d e Claudio Velardi Archiviato il 28 gennaio 2015 in Internet Archive.; in: Giorgio Dell'Arti, Catalogo dei viventi 2015 (da Cinquantamila giorni. La storia raccontata da Giorgio Dell'Arti, Corriere della Sera).
  2. ^ Tommaso Caldarelli, Polito e quel Riformista ucciso da Berlusconi e D'Alema, su giornalettismo.com, Giornalettismo. URL consultato il 25-20-2015 (archiviato dall'url originale il 5 marzo 2016).
  3. ^ Ma va'! Il potere è ridicolo – Intervista a Claudio Velardi, il lobbista più chiacchierato d'Italia, su primaonline.it, Prima online. URL consultato il 25-20-2015.

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