Ciaramicola

Ciaramicola
Origini
Luogo d'origineBandiera dell'Italia Italia
RegioneUmbria
DiffusioneRegionale
Zona di produzionePerugia
Dettagli
Categoriadolce
Ingredienti principali
  • farina
  • zucchero
  • burro
  • uova
  • alchermes
  • confettini colorati
[1]
La ciaramicola

La ciaramicola è un tipico dolce pasquale della provincia di Perugia; si tratta di una torta a forma di ciambella, di colore rosso con copertura di meringa e confettini colorati di copertura. A differenza però degli altri dolci a forma di ciambella, in tutta l'Umbria la ciaramicola nella parte bucata è caratterizzata da una parte di impasto a forma di croce[2]. Il nome di questo dolce è di provenienza latina: la simbolgia che racchiude è tutta cristiana. Il rosso della ciambella è infatti simbolo della passione di Cristo, il bianco della glassa ne simboleggia la resurrezione, le codette colorate che vi troneggiano ricordano i diademi della corona regale del Risorto.[3]

Ma è anche un inno alla città di Perugia, infatti rappresenta i cinque rioni di Porta Sole, Porta Sant'Angelo, Porta Susanna, Porta Eburnea e Porta San Pietro. I colori che compaiono nel dolce fanno riferimento ai rioni e allo stemma di Perugia. Rossa all'interno, coperta di glassa bianca all'esterno e impreziosita di confettini colorati[4][5][6].

Preparazione[modifica | modifica wikitesto]

Disporre a fontana su una spianatoia la farina, il lievito in polvere per dolci, un pizzico di sale e lo zucchero. Versare al centro la scorza grattugiata, due uova e un tuorlo e aggiungere gradualmente l'alchermes, evitando di far entrare in contatto il liquore con le uova. Impastare il tutto per qualche minuto. Unire quindi strutto o burro e lavorare finché l'impasto non sarà soffice. Versare in uno stampo per ciambella imburrato e infornare a 180 °C per circa mezz'ora. Togliere dal forno e, nel frattempo, montare a neve l'albume rimasto con un pizzico di zucchero. Disporre le chiare montate a neve sulla superficie del dolce e spargervi sopra una pioggia di confettini colorati. Rimettere nel forno, spento, affinché la meringa si rassodi e conservi il colore bianco.

Curiosità[modifica | modifica wikitesto]

«La ciaramicola è collegata ad una tradizione: veniva regalata dalle fidanzate agli innamorati il giorno di Pasqua.»

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Daniela Guaiti, Umbria, Edizioni Gribaudo, 2010, p. 107, ISBN 978-88-7906-844-4.
  2. ^ La Ciaramicola, la pietra dello scandalo nel dibattito Mazzocchini - Carnevali, su Perugia today.
  3. ^ Tradizioni perugine, la ricetta della Ciaramicola, su Perugia today.
  4. ^ Pasqua in Umbria: la ciaramicola, ricetta del dolce bianco e rosso di Perugia, su Umbria Take Away. URL consultato il 17 ottobre 2016 (archiviato dall'url originale il 14 maggio 2016).
  5. ^ Ciaramicola, su tipicamenteumbria.it. URL consultato il 17 ottobre 2016.
  6. ^ I dolci delle feste, Touring Editore, 2004, p. 124, ISBN 978-88-365-3063-2.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Mafalda Marri Almadori, Perle della tipica e tradizionale cucina umbra : ricette, segreti, curiosità e trucchi della buona cucina ..., Todi, Edizioni dell'Anthurium, 2013. ISBN 978-88-89552-40-7
  • Rita Boini, La cucina Umbra : sapori di un tempo, Perugia, Calzetti Mariucci, 1995. (ISBN non esistente)