Chondrostoma soetta

Come leggere il tassoboxProgetto:Forme di vita/Come leggere il tassobox
Come leggere il tassobox
Savetta
Stato di conservazione
In pericolo[1]
Classificazione scientifica
Dominio Eukaryota
Regno Animalia
Phylum Chordata
Classe Actinopterygii
Ordine Cypriniformes
Famiglia Cyprinidae
Genere Chondrostoma
Specie C. soetta
Nomenclatura binomiale
Chondrostoma soetta
Bonaparte, 1840
Areale

Particolare della bocca

La savetta[2] (Chondrostoma soetta Bonaparte, 1840), è un pesce osseo d'acqua dolce appartenente alla famiglia Cyprinidae[3].

Distribuzione e habitat[modifica | modifica wikitesto]

La specie è endemica del bacino del Po e di altri fiumi tributari dell'Adriatico settentrionale. È altresì presente in alcuni corsi d'acqua nel bacino del Po in Svizzera[3][4]. Segnalata in fiumi sfocianti nell'Adriatico della Slovenia sembra però che sia estinta in questo paese[5]. È stata introdotta e acclimatata nell'Italia centrale versante tirrenico, come nell'Arno e nell'Ombrone nonchè in bacini idroelettrici dell'Appennino settentrionale[3][4].

Vive nel medio corso dei fiumi, in acque profonde e con corrente moderata, su fondi preferibilmente ghiaiosi[3][4]. Si trova anche nei laghi con acque abbastanza fresche e limpide e dotati di immissari che possano essere risaliti in occasione delle migrazioni riproduttive[4].

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

Presenta un corpo relativamente alto e compresso lateralmente, con testa di piccole dimensioni con muso arrotondato. La bocca è caratteristicamente posta nella parte inferiore del muso e dotata di labbra cornee, con apertura quasi rettilinea e solo moderatamente curva. Le scaglie sono abbastanza piccole. La colorazione è grigio argentea uniforme con ventre biancastro. Le pinne sono sono grigiastre o incolori, le pinne ventrali, la pinna anale e le pinne pettorali possono avere una lieve sfumatura giallastra, all'ascella delle pettorali vi può essere una macchia arancio di solito poco visibile. È molto simile all'affine lasca che però ha una fascia scura longitudinale e corpo assai più slanciato, a sezione subcilindrica[3][4].

Raggiunge eccezionalmente i 50 cm per 1 kg di peso, ma solitamente raggiunge una taglia inferiore[3][4].

Biologia[modifica | modifica wikitesto]

Sembra che questa specie possa vivere fino a 9 anni di età[4].

Comportamento[modifica | modifica wikitesto]

Gregaria, forma piccoli banchi di poche decine di esemplari, talvolta assieme ad altri ciprinidi[3][4].

Riproduzione[modifica | modifica wikitesto]

La riproduzione avviene tra aprile e maggio[3]. In occasione della riproduzione questa specie effettua lunghe migrazioni riproduttive per raggiungere le aree di frega, anche le popolazioni lacustri risalgono gli emissari. Le uova vengono deposte in zone a bassa profondità, spesso vicino alle rive del fiume, con fondo sassoso o sabbioso e corrente vivace. La deposizione avviene in gruppi numerosi; la femmina depone fino a 100.000 uovadi colore verde e adesive che aderiscono alle pietre o ad altri sostegni duri e si schiudono dopo due settimane circa. Lo sviluppo è lento: la maturità sessuale non viene raggiunta che a tre e talvolta quattro anni[4].

Alimentazione[modifica | modifica wikitesto]

La savetta ha dieta onnivora, si ciba di alghe filamentose e incrostanti che raschia dalle pietre con la bocca appositamente conformata, di resti vegetali e di invertebrati bentonici come larve di insetti e molluschi raccolti grufolando su fondi di sabbia o fango[4][6].

Conservazione[modifica | modifica wikitesto]

La savetta è minacciata dall'introduzione di specie alloctone come il siluro, efficiente predatore, il gardon e l'affine Chondrostoma nasus (a questa specie è dovuta l'estinzione locale in Slovenia e nell'Isonzo) che competono efficacemente. Il cormorano, le cui popolazioni hanno visto un forte incremento a partire dagli anni '90, è particolarmente pericoloso per questa specie in quanto preda gli esemplari in riproduzione nelle acque basse. Altri impatti sono gli sbarramenti dei corsi d'acqua dovuti a dighe che impediscono le migrazioni riproduttive, gli inquinamenti e l'eccessivo prelievo idrico che pregiudicano i letti di frega. Le popolazioni dei laghi del nord Italia sembrano piuttosto rarefatte mentre la specie pare del tutto scomparsa dall'asta principale del Po. È estinta nell'Isonzo e in Slovenia. Alcune popolazioni nell'areale nativo[1][4] e quelle introdotte in Italia centrale (le quali potrebbero fungere da bacino per ripopolare le popolazioni settentrionali[7]) sembrano essere in buono stato, ciò nonostante le popolazioni hanno subito un'importante decremento numerico e una notevole contrazione dell'areale effettivamente occupato. Tenendo conto della situazione descritta la Lista rossa IUCN classifica questa specie come "in pericolo"[1][4].

Pesca[modifica | modifica wikitesto]

Si cattura con la tecnica della passata, utilizzando come esca il bigattino, pane o impasti a base vegetale. La carne, pur commestibile, è scadente in quanto molle, insipida e ricchissima di lische. È priva di qualsiasi valore commerciale[4].

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c (EN) Chondrostoma soetta, su IUCN Red List of Threatened Species, Versione 2020.2, IUCN, 2020.
  2. ^ Mipaaf - Decreto Ministeriale n°19105 del 22 settembre 2017 - Denominazioni in lingua italiana delle specie ittiche di interesse commerciale, su politicheagricole.it. URL consultato il 9 marzo 2018.
  3. ^ a b c d e f g h (EN) Chondrostoma soetta, su FishBase. URL consultato il 18 marzo 2024.
  4. ^ a b c d e f g h i j k l m Fortini N., Nuovo atlante dei pesci delle acque interne italiane, Aracne, 2016, ISBN 978-88-548-9494-5.
  5. ^ Distribuzione da Fishbase, su fishbase.us. URL consultato il 18/03/2024.
  6. ^ Food items reported for Chondrostoma soetta, su fishbase.us. URL consultato il 18/03/2024.
  7. ^ Sergio Zerunian, Condannati all'estinzione? Biodiversità, biologia, minacce e strategie di conservazione dei Pesci d'acqua dolce indigeni in Italia, Bologna, Edagricole, 2002.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

  Portale Pesci: accedi alle voci di Wikipedia che trattano di pesci