Chilone di Patrasso

Chilone di Patrasso (in greco antico: Χίλων Πατρεύς?; Patrasso, 360 a.C. circa – Cheronea?, 338 a.C. o 323 a.C.-322 a.C. ?) è stato un atleta greco antico.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Lottatore nato a Patre (odierna Patrasso), figlio di Chilone, Chilone vinse le gare di lotta nella 112ª e 113ª Olimpiade. Vinse anche quattro volte le gare di lotta nei Giochi istmici, tre volte nei Giochi Nemei e due volte nei Giochi pitici.

Secondo Pausania, fu ucciso in battaglia (a Cheronea oppure a Lamia)[1].

Lisippo ne fece una statua bronzea ad Olimpia (forse il celebre Apoxyómenos[2]), in seguito portata a Roma e fu fatta posizionare da Agrippa davanti alle Terme. Successivamente l'imperatore Tiberio, su richiesta popolare, la fece riportare nel suo luogo di origine[3].

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Pausania, VI 4, 6-7; VII 6, 5.
  2. ^ P. Moreno, Vita e opere di Lisppo, in Lysippe et son influence, a cura di Jacques Chamay e Jean Louis Maier, Ginevra, Librairie Droz, 1987, pp. 32-33.
  3. ^ Plinio il Vecchio, XXXIV, 62.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Lysippe et son influence, a cura di Jacques Chamay e Jean Louis Maier, Ginevra, Librairie Droz, 1987.