Chiesa di San Michele Arcangelo in Matraia

Chiesa di San Michele Arcangelo in Matraia
Facciata della chiesa
StatoBandiera dell'Italia Italia
RegioneToscana
LocalitàMatraia (Capannori)
Coordinate43°54′46.12″N 10°34′19.49″E / 43.91281°N 10.57208°E43.91281; 10.57208
Religionecattolica
TitolareMichele
Arcidiocesi Lucca
Stile architettonicoRomanico con varie aggiunte successive
Inizio costruzioneFra il Mille e il Duecento
CompletamentoUltime aggiunte di rilievo all'inizio del Novecento

La chiesa di San Michele Arcangelo in Matraia è una chiesa posta in località Matraia, frazione di Capannori. Di fondazione molto antica, è stata molto rimaneggiata nei secoli ma conserva ancora molto dell'originario aspetto romanico. Oltretutto, sorge in una posizione rialzata sulla piana lucchese, dalla quale si possono vedere le varie formazioni collinari e il Serchio.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

La chiesa di San Michele Arcangelo viene costruita fra il Mille e il Duecento[1] in località Matraia, una delle numerosissime frazioni che, tempo dopo, si riuniranno sotto il nome di quella più popolosa, Capannori. Non nasce inizialmente come chiesa a sé stante, ma "in coppia" con una chiesa più piccola e antica, San Martino, situata in località Coviglia, circa duecento metri più in basso, e risalente forse al IX secolo. Con il passare del tempo, le due chiese proseguono su cammini separati fino al 1348, quando San Martino viene destituita di ogni compito religioso a causa dell'alta mortalità e della profonda povertà dei suoi parrocchiani, che passano definitivamente sotto il controllo di San Michele Arcangelo. Nel corso del tempo subisce numerose e radicali modifiche: nel 1680 viene allungata, nell'Ottocento rialzata e nel Novecento la facciata viene rivestita di marmo. La statua di San Michele contenuta all'interno viene presa a modello dalle fonderie Lera di Viareggio e nel 1957 viene realizzata quella ubicata all'esterno della Chiesa, sopra la porta principale[1]. L'opera, fra l'altro, fu eseguita in occasione del primo centenario della Festa del Volto Santo di Matraia del 1957.

Struttura e opere[modifica | modifica wikitesto]

Panorama della chiesa

All'esterno, la chiesa presenta una facciata a salienti, data dalle tre navate interne, una centrale alta e due laterali più basse. La facciata in marmo e pietra grigia, come detto, risale ai lavori di inizio Novecento, ed è stata realizzata in stile. Lo schema pulito e semplice si rifà al tradizionale romanico toscano, così come il coronamento superiore a colonnine. Sono comunque visibili indizi che rivelano la reale antichità dell'edificio, quali i due piccoli oculi in facciata e, ancor meglio, le minuscole monofore sui fianchi della chiesa, tipico esempio di incertezza medievale nel forare i muri. Unico elemento plastico in facciata, come già detto, è la statua di San Michele Arcangelo fusa e lì posizionata nel 1957. La torre campanaria, a sinistra della facciata, è costruita completamente in pietra e risale al 1549[1]. Al suo interno ospita un doppio di quattro campane fuse dalla Fonderia Lera di Borgo Giannotti nel 1947 e intonate in Re3 maggiore. Nel 1983 venne rifusa la campana minore da Enrico Capanni di Castelnovo ne' Monti (RE).

All'interno, la chiesa è impostata su una pianta a tre navate ripartite da due colonnati ed è arricchita da due altari seicenteschi, una scultura lignea della Madonna con Bambino risalente al Trecento e una tela di Baccio Lomi. Nella chiesa è conservato anche il corpo di San Celso, non il famoso martire cristiano ma un santo locale. Sono qui conservate inoltre una statua cinquecentesca della Madonna delle Grazie e una ottocentesca del Volto Santo con i relativi altari, sempre seicenteschi. Al centro dell'abside è posta un'altra statua in terracotta smaltata di bianco, opera ottocentesca.

Note[modifica | modifica wikitesto]

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Alessandro Mugnani, Matraia, appunti per una storia, Rivista di Archeologia, Storia e Costume, Anno XXXV - n. 1-4/2007.

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