Cherso (città)

Cherso
città
(HR) Cres
Cherso – Veduta
Cherso – Veduta
Localizzazione
StatoBandiera della Croazia Croazia
Regione Litoraneo-montana
Amministrazione
SindacoKristijan Jurjako
Territorio
Coordinate44°57′N 14°24′E / 44.95°N 14.4°E44.95; 14.4 (Cherso)
Altitudinem s.l.m.
Superficie291,6 km²
Abitanti2 738[1] (2021)
Densità9,39 ab./km²
Altre informazioni
Cod. postale51 557
Prefisso051
Fuso orarioUTC+1
Nome abitantichersini
Patronosant'Isidoro
Giorno festivo2 febbraio
Cartografia
Mappa di localizzazione: Croazia
Cherso
Cherso
Sito istituzionale

Cherso[2][3][4][5][6][7][8][9] (in croato Cres, pronuncia ['tsɾes]; in greco antico Χέρσος, Chèrsos) è una città della Croazia di 2 738 abitanti (2011), capoluogo dell'isola omonima nella regione litoraneo-montana.

L'abitato di Cherso - che pur essendo relativamente piccolo gode del riconoscimento ufficiale di "città" - è il capoluogo del comune omonimo, che occupa i due terzi settentrionali dell'isola di Cherso. È la capitale storica dell'isola, anche se nell'antichità tale ruolo era rivestito dalla città di Ossero[3], situata di fronte all'isola di Lussino.

Monumenti e luoghi d'interesse[modifica | modifica wikitesto]

La torre dell'orologio, di epoca veneziana.

Cherso conserva parti dell'antica cinta muraria, nonché numerosi palazzi risalenti al dominio veneziano. Degni di nota sono una porta col leone marciano, la torre dell'orologio e la loggia, di foggia rinascimentale. Cherso diede anche i natali al filosofo Francesco Patrizio, la cui casa è oggi un museo a lui dedicato. Cherso fece parte della Repubblica di Venezia all'interno dello Stato da Mar fino alla caduta della Repubblica nel 1797.

Società[modifica | modifica wikitesto]

Evoluzione demografica[modifica | modifica wikitesto]

Abitanti censiti[10]


La presenza autoctona di italiani[modifica | modifica wikitesto]

Lo stesso argomento in dettaglio: Esodo giuliano dalmata, Italiani di Croazia e Unione Italiana.

È presente una comunità di italiani autoctoni che rappresentano una minoranza residuale di quelle popolazioni italiane che abitarono per secoli la penisola dell'Istria e le coste e le isole del Quarnaro e della Dalmazia, territori che appartennero alla Repubblica di Venezia. La presenza degli italiani a Cherso è drasticamente diminuita in seguito all'esodo giuliano dalmata, che avvenne dopo la seconda guerra mondiale e che fu anche cagionato dai "massacri delle foibe".

All'inizio del XX secolo Cherso si presentava mistilingue. Graziadio Ascoli classificò la città come italiana con presenze slave. Tra le due guerre mondiali la maggior parte degli abitanti di Cherso si dichiarò italiana. In seguito all'esodo giuliano dalmata, durante e dopo la seconda guerra mondiale, la maggioranza italiana lasciò la cittadina per riparare a Trieste ed in altri centri d'Italia. Altri emigrarono anche all'estero. Oggi a Cherso, secondo il censimento del 2011 è presente una minoranza di madrelingua italiana, il 3,27% della popolazione complessiva[11] che costituisce la locale Comunità degli Italiani di Cherso "Francesco Patrizio". Il sodalizio aderisce all'Unione Italiana.

Lingue e dialetti[modifica | modifica wikitesto]

% Ripartizione linguistica (gruppi principali)[12]
1,11% madrelingua bosniaca
89,30% madrelingua croata
5,63% madrelingua italiana
0,66% madrelingua serbo-croata
0,76% madrelingua albanese

Geografia antropica[modifica | modifica wikitesto]

Località[modifica | modifica wikitesto]

Il comune di Cherso è diviso in 27 insediamenti (naselja)[13][14] di seguito elencati. Tra parentesi il nome in lingua italiana.

  • Beli (Caisole[4][7][8][15][16]) (45)
  • Cres (Cherso) (2 281), sede comunale
  • Dragozetići (Dragosetti[17]) (18)
  • Filozići (Filosici[18] o Fillosich[17]) (6)
  • Grmov (Ghermov[19]) (2)
  • Ivanje (Ivania) (3)
  • Loznati (Losnati[20]) (36)
  • Lubenice (Lubenizze[21][22]) (12)
  • Mali Podol (Podol Piccolo[23]) (3)
  • Martinšćica (San Martino di Cherso[24], anche San Martino in Valle[3][8][25]) (129)
  • Merag (Merago) (9)
  • Miholašćica (San Michele di Cherso[26]) (35)
  • Orlec (Aquilonia[3][22][27]) (93 abitanti)
  • Pernat (Pernata[28]) (6)
  • Porozina (Faresina[7][8][29]) (31)
  • Predošćica (Predoschizza[30]) (3)
  • Stanić (Stanich[31]) (0)
  • Stivan (San Giovanni di Cherso[3][8][32]) (40)
  • Sveti Petar (San Pietro[8]) (13)
  • Valun (Vallone[33] o Vallon di Cherso[4][34]) (59)
  • Važminec (Vasminez) (0)
  • Verin (‘’Verin’’) (1)
  • Vidovići (Vidovici[35]) (12)
  • Vodice (Acquette) (7)
  • Vrana (Villa Urana[36]) (12)
  • Zbičina (Sbirchina[33]) (5)
  • Zbišina (Sbissina[19]) (2)

Amministrazione[modifica | modifica wikitesto]

Gemellaggi[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (EN) Census of population, households and dwellings in 2021 - First results (XLSX), su popis2021.hr, 16 gennaio 2022. URL consultato il 28 marzo 2023 (archiviato dall'url originale il 30 gennaio 2022).
  2. ^ Atlante Zanichelli 2009, Zanichelli, Torino e Bologna, 2009, p. 27.
  3. ^ a b c d e Cfr. a p. 67 sull'Atlante geografico Treccani, vol. I, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 2008.
  4. ^ a b c Cfr. a p. 105 in Istituto Geografico De Agostini, Atlante Metodico De Agostini 2002-2003, Novara, 2002, ISBN 88-511-0179-5
  5. ^ Dario Alberi, Dalmazia. Storia, arte, cultura, Lint Editoriale, Trebaseleghe (PD) 2008, pp. 260-272.
  6. ^ Andrea Bonifacio, Istria e Dalmazia, Terra Ferma, Crocetta del Montello (TV), 2013, pp. 134-137.
  7. ^ a b c Touring Club Italiano, Istria, Quarnaro, Dalmazia. Escursioni, sport, divertimenti, enogastronomia, arte e cultura, Touring Editore, Milano 2004, p. 94, ISBN 9788836530441.
  8. ^ a b c d e f Atlante stradale d'Italia, Touring Editore, 1998, tav. 26.
  9. ^ Cherso und Arbe (1912) - K.u.K. Militärgeographisches Institut - 1:75 000 - ZONE 26 - KOL XI
  10. ^ (HR) Popolazione nei comuni croati nel periodo 1857-2011, su dzs.hr.
    (EN) Census of population, households and dwellings in 2021 - First results (XLSX), su popis2021.hr, 16 gennaio 2022. URL consultato il 28 marzo 2023 (archiviato dall'url originale il 30 gennaio 2022).
  11. ^ Central Bureau of Statistics, su dzs.hr. URL consultato l'8 giugno 2021.
  12. ^ Censimento Croazia 2011
  13. ^ Frazioni della Regione litoraneo-montana
  14. ^ Dati aggiornati al 31-03-2011 Censimento nazionale croato 2011
  15. ^ Dario Alberi, Dalmazia. Storia, arte, cultura, Lint Editoriale, Trebaseleghe (PD) 2008, pp. 255-260.
  16. ^ Atlante geografico metodico, Novara, De Agostini, 1999, p. 103, ISBN 88-415-6753-8.
  17. ^ a b Dario Alberi, Dalmazia. Storia, arte, cultura, Lint Editoriale, Trebaseleghe (PD) 2008, p. 303.
  18. ^ Dario Alberi, Dalmazia. Storia, arte, cultura, Lint Editoriale, Trebaseleghe (PD) 2008, p. 302.
  19. ^ a b Dario Alberi, Dalmazia. Storia, arte, cultura, Lint Editoriale, Trebaseleghe (PD) 2008, p. 285.
  20. ^ Dario Alberi, Dalmazia. Storia, arte, cultura, Lint Editoriale, Trebaseleghe (PD) 2008, p. 272.
  21. ^ Dario Alberi, Dalmazia. Storia, arte, cultura, Lint Editoriale, Trebaseleghe (PD) 2008, pp. 273-278.
  22. ^ a b Touring Club Italiano, Istria, Quarnaro, Dalmazia. Escursioni, sport, divertimenti, enogastronomia, arte e cultura, Touring Editore, Milano 2004, p. 97, ISBN 9788836530441.
  23. ^ Dario Alberi, Dalmazia. Storia, arte, cultura, Lint Editoriale, Trebaseleghe (PD) 2008, p. 274.
  24. ^ Dario Alberi, Dalmazia. Storia, arte, cultura, Lint Editoriale, Trebaseleghe (PD) 2008, pp. 278-282.
  25. ^ Dario Alberi, Dalmazia. Storia, arte, cultura, Lint Editoriale, Trebaseleghe (PD) 2008, p. 278.
  26. ^ Dario Alberi, Dalmazia. Storia, arte, cultura, Lint Editoriale, Trebaseleghe (PD) 2008, p. 280.
  27. ^ Dario Alberi, Dalmazia. Storia, arte, cultura, Lint Editoriale, Trebaseleghe (PD) 2008, pp. 282-285.
  28. ^ Dario Alberi, Dalmazia. Storia, arte, cultura, Lint Editoriale, Trebaseleghe (PD) 2008, p. 273.
  29. ^ Dario Alberi, Dalmazia. Storia, arte, cultura, Lint Editoriale, Trebaseleghe (PD) 2008, pp. 301-303.
  30. ^ Dario Alberi, Dalmazia. Storia, arte, cultura, Lint Editoriale, Trebaseleghe (PD) 2008, pp. 259-260.
  31. ^ Dario Alberi, Dalmazia. Storia, arte, cultura, Lint Editoriale, Trebaseleghe (PD) 2008, p. 284.
  32. ^ Dario Alberi, Dalmazia. Storia, arte, cultura, Lint Editoriale, Trebaseleghe (PD) 2008, p. 279.
  33. ^ a b Dario Alberi, Dalmazia. Storia, arte, cultura, Lint Editoriale, Trebaseleghe (PD) 2008, p. 276.
  34. ^ Touring Club Italiano, Istria, Quarnaro, Dalmazia. Escursioni, sport, divertimenti, enogastronomia, arte e cultura, Touring Editore, Milano 2004, p. 96, ISBN 9788836530441.
  35. ^ Dario Alberi, Dalmazia. Storia, arte, cultura, Lint Editoriale, Trebaseleghe (PD) 2008, p. 281.
  36. ^ Dario Alberi, Dalmazia. Storia, arte, cultura, Lint Editoriale, Trebaseleghe (PD) 2008, pp. 283-284.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Luigi Tomaz, La Magnifica Comunità di Cherso. Comune autonomo nel Golfo di San Marco, 2010.
  • Luigi Tomaz, Mura e torri della Magnifica Comunità di Cherso, 2002.
  • Luigi Tomaz, La Galia Chersana: un'isola e la sua galea per 6 secoli nell'armata di San Marco, 2003.
  • Luigi Tomaz, Le quattro giornate di Cherso, 12-15 giugno 1797, in difesa del gonfalone di San Marco, 1996.

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

  • 1943-1945: Cherso in guerra (PDF), su comunitachersina.com. URL consultato il 10 ottobre 2012 (archiviato dall'url originale il 9 luglio 2007).
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