Challenge (sport)

Challenge è un termine inglese dal significato letterale di «sfida», impiegato anche in ambito sportivo.[1]

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

L'espressione, resa anche da «challenge round», indica il caso in cui l'atleta o squadra detentore di un titolo venga ammesso ad un torneo (solitamente ad eliminazione diretta) senza disputarne i turni preliminari[1]: in altre circostanze, il campione è direttamente qualificato alla finale.[1]

Esempi[modifica | modifica wikitesto]

  • Nel tennis, la Coppa Davis — rifacendosi a quanto previsto dal torneo di Wimbledon — prevedeva sino al 1971 che il campione di un torneo fosse automaticamente qualificato per la finalissima dell'edizione seguente.[2]
  • I primi campionati italiani di calcio (antecedenti quindi alla nascita della Serie A) prevedevano che la squadra campione in carica partecipasse soltanto alla finale del torneo successivo.[3]
  • Sempre relativamente all'ambito calcistico, in Coppa dei Campioni la formazione detentrice del titolo europeo entrava in scena — nell'edizione a venire — dagli ottavi di finale anziché dai sedicesimi.[1]

In altre discipline individuali, come il pugilato, vi si fa ricorso con l'obiettivo di stabilire uno sfidante per il campione.[1]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c d e Claudio Ferretti e Augusto Frasca, Enciclopedia dello Sport, collana Le Garzantine, Garzanti Libri, 2008, p. 1670, ISBN 9788811505228.
  2. ^ (EN) Ed McGrogan, Challenge round: Davis Cup alternative in the works, su tennis.com, 5 novembre 2010.
  3. ^ Almanacco Illustrato del Calcio: La storia 1898-2004, Modena, Panini Editore, 2005, p. 544, ISSN 1120-5067 (WC · ACNP).

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

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