Ceranesi

Ceranesi
comune
Ceranesi – Stemma
Ceranesi – Bandiera
Ceranesi – Veduta
Ceranesi – Veduta
Il santuario della Guardia sul monte Figogna
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
Regione Liguria
Città metropolitana Genova
Amministrazione
SindacoClaudio Montaldo (lista civica di centro-sinistra Una storia in comune) dal 13-6-2022
Data di istituzione1861
Territorio
Coordinate44°30′30.07″N 8°53′02.26″E / 44.508353°N 8.883961°E44.508353; 8.883961 (Ceranesi)
Altitudine80 m s.l.m.
Superficie30,7 km²
Abitanti3 602[1] (31-5-2022)
Densità117,33 ab./km²
FrazioniGeo, Livellato, San Martino di Paravanico, Torbi
Comuni confinantiBosio (AL), Campomorone, Genova
Altre informazioni
Cod. postale16014
Prefisso010
Fuso orarioUTC+1
Codice ISTAT010014
Cod. catastaleC481
TargaGE
Cl. sismicazona 3 (sismicità bassa)[2]
Cl. climaticazona D, 1 789 GG[3]
Nome abitanticeranesotti o ceranesini
PatronoNostra Signora della Guardia
Giorno festivo29 agosto
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
Ceranesi
Ceranesi
Ceranesi – Mappa
Ceranesi – Mappa
Posizione del comune di Ceranesi nella città metropolitana di Genova
Sito istituzionale

Cerànesi (Çiànexi /ˈsjaːneʒi/ in ligure[4]) è un comune italiano di 3 602 abitanti[1] della città metropolitana di Genova in Liguria.

Geografia fisica[modifica | modifica wikitesto]

Il monte Proratado

Il territorio comunale è situato nell'alta val Polcevera[5], tra il capoluogo ligure, a sud, e l'Oltregiogo a nord.

Le principali vette montane del territorio sono il monte Foscallo (988 m), il monte Seiéu (958 m), il monte Orditano (951 m), il Bric dell'Orologio (939 m), il monte Proratado (928 m), il monte Figogna (817 m, alla cui sommità è ubicato il celebre santuario di Nostra Signora della Guardia), la Rocca del Garsello (813 m), il monte dei Torbi (741 m), la Rocca Maia (695 m), il monte Pesucco (672 m).

Il comune è collegato con il centro urbano di Pegli attraverso la strada che percorre la val Varenna e che il passo di Lencisa a 568 m s.l.m. mette in comunicazione con la val Polcevera. Inoltre la parte alta della val Varenna, con le località Lencio, Vaccarezza superiore, Vaccarezza inferiore e Lencisa, appartiene al comune di Ceranesi.

Il principale corso d'acqua è il torrente Verde, ubicato nella valle omonima, con i numerosi rii quali il San Martino e il Torbi (affluenti del Verde), Burba e Molinassi (affluenti del Polcevera) e il Lischeo, già nel versante padano dell'Appennino, immissario del lago Lungo (uno dei tre laghi artificiali del Gorzente). Questi laghi si trovano nella zona dei Piani di Praglia, immediatamente a nord dello spartiacque appenninico; la loro realizzazione si intraprese nel 1880 per poi terminare nel 1926.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

La costruzione denominata "Paxo" presso l'abitato frazionario di Torbi

Già luogo di sosta e di passaggio sull'antica strada romana via Postumia, dal XIII secolo ospitò l'antica "Cà de Rossi"[6], nella frazione di San Martino di Paravanico, caravanserraglio e punto di snodo e di transito per i commerci tra il porto di Genova e i mercati di Ovada e del Piemonte.

Altre antiche testimonianze storiche riguardano la chiesa di San Bartolomeo di Livellato del 1159, la chiesa di Santa Maria Assunta già citata in documenti del 1128,[7] la chiesa San Lorenzo di Torbi risalente al 1232, e l'antica prigione di Gaiazza (il cui toponimo deriva per l'appunto dal dialettale galeassa, galera).[8]

Nel 1747 il paese fu devastato dall'esercito austriaco nel quadro storico della guerra di successione austriaca.[9]

Il comune nacque nel 1798, con lo spirare dei venti rivoluzionari: prima di tale data ogni frazione, e relativa comunità parrocchiale, costituiva un autonomo piccolo comune secondo l'ordinamento costituzionale della Repubblica di Genova. Dal 1798 la municipalità venne ritagliata sui confini dell'antica pieve di Ceranesi, la circoscrizione religiosa che, anticamente, vedeva in Ceranesi il proprio epicentro.

Probabile raffigurazione dello stemma civico antico[10]

Con la nuova dominazione francese di Napoleone Bonaparte, il 2 dicembre 1797 il territorio di Ceranesi rientrò nel dipartimento del Polcevera, con capoluogo Rivarolo, all'interno della Repubblica Ligure. Dal 28 aprile del 1798 con i nuovi ordinamenti francesi, divenne capoluogo del IV cantone della giurisdizione della Polcevera e dal 1803 centro principale del II cantone della Polcevera nella giurisdizione del Centro. In questa fase storica il territorio comunale arrivò a comprendere, oltre all'attuale, un territorio che abbracciava anche San Carlo di Cese, le Capanne di Marcarolo e tutte le zone prospicienti l'abitato di Pontedecimo, sottratte progressivamente nel corso del XIX secolo a favore dei comuni confinanti (rispettivamente Pegli poi Genova; Parodi Ligure poi Bosio; Pontedecimo poi Genova). Annesso al Primo Impero francese, dal 13 giugno 1805 al 1814 venne inserito nel dipartimento di Genova.

Nel 1815 fu inglobato nel Regno di Sardegna, così come stabilito dal Congresso di Vienna del 1814, e successivamente, dal 1861, nel Regno d'Italia. Dal 1859 al 1926 il territorio fu compreso nel XIV mandamento di Pontedecimo del circondario di Genova dell'allora provincia di Genova. Nel 1926 la municipalità riuscì a evitare[8] l'inserimento nella costituente Grande Genova, mantenendo la propria autonomia amministrativa.

Durante il 1900 il piccolo comune pagò il proprio prezzo alle guerre mondiali: tre monumenti, eretti nel dopoguerra, ricordano le vittime in combattimento, nelle deportazioni, e nei rastrellamenti.[8][11] Sulla strada alla vetta del monte Figogna, inoltre, poco distante dal santuario di Nostra Signora della Guardia, aveva sede la 89ª batteria contraerea[12][13] della Milizia Volontaria per la Sicurezza Nazionale, il cui edificio, costruito negli anni 1930,[13] è ancora presente, con alcuni slogan e scritte dell'epoca dipinte sulle facciate.[14]

Ceranesi ha avuto l'onore di accogliere, nell'arco di poco più di vent'anni, tre pontefici della Chiesa cattolica: il primo fu Giovanni Paolo II che, nel 1985, visitò il santuario di Nostra Signora della Guardia. Il secondo è stato Benedetto XVI che ha pernottato al santuario mariano tra il 17 e il 18 maggio 2008 e lo ha insignito della Rosa d'oro e infine il 27 maggio 2017 papa Francesco, che nella basilica della Guardia ha incontrato i giovani della diocesi di Genova.

Dal 1973 al 31 dicembre 2008 è stata la sede amministrativa della Comunità montana Alta Val Polcevera e, con le nuove disposizioni della Legge Regionale n° 24 del 4 luglio 2008[15], ha fatto parte fino al 2011 della Comunità montana Valli Genovesi Scrivia e Polcevera.

Simboli[modifica | modifica wikitesto]

Stemma

«D'azzurro, all'alveare d'argento, contornato da sei api d'oro e sormontato dal monogramma di Maria pure d'oro. Ornamenti esteriori da Comune.[16]»

Gonfalone

«Drappo partito di bianco e di azzurro…[16]»

Lo stemma e il gonfalone sono stati concessi con decreto del presidente della Repubblica del 21 aprile 1972.[17]

L'alveare fa probabilmente riferimento al toponimo Ceranesi. Le sei api corrispondono al capoluogo e alle cinque principali frazioni. Il monogramma AM (Ave Maria) è simbolo dell'importante santuario di Nostra Signora della Guardia e sostituisce il "capo di San Giorgio" presente su una precedente versione dello stemma risalente al 1893, testimonianza del dominio di Genova sul territorio.[16]

Monumenti e luoghi d'interesse[modifica | modifica wikitesto]

La chiesa di Santa Maria Assunta di Ceranesi

Architetture religiose[modifica | modifica wikitesto]

Architetture militari[modifica | modifica wikitesto]

  • Paxo di Torbi, una casa forte risalente al XVI secolo dove si amministrava la giustizia ai tempi della Repubblica di Genova.

Società[modifica | modifica wikitesto]

La chiesa di San Martino nella frazione di Paravanico

Evoluzione demografica[modifica | modifica wikitesto]

Abitanti censiti[18]

Etnie e minoranze straniere[modifica | modifica wikitesto]

Secondo i dati Istat al 31 dicembre 2022, i cittadini stranieri residenti a Ceranesi sono 112[19], così suddivisi per nazionalità, elencando per le presenze più significative[20]:

  1. Romania, 26

Cultura[modifica | modifica wikitesto]

La chiesa di San Lorenzo di Torbi

Musica[modifica | modifica wikitesto]

  • Banda "Giovanni XXIII" di Ceranesi, fondata nel 1972.

Geografia antropica[modifica | modifica wikitesto]

Il territorio comunale è costituito, oltre al capoluogo, dalle frazioni di Geo, Livellato, San Martino di Paravanico e Torbi — storicamente riconosciute dalla comunità e dallo statuto comunale[21] — per un totale di 30,7 km2.

Confina a nord con il comune alessandrino di Bosio, a sud ovest con Genova e ad est con Campomorone.

Economia[modifica | modifica wikitesto]

Si basa principalmente sull'attività agricola con coltivazione e produzione di uva, ortaggi e patate. Nella vallata tra la frazioni di Santa Marta e Gazzolo sono presenti numerose attività industriali e commerciali.

Infrastrutture e trasporti[modifica | modifica wikitesto]

La chiesa di San Bartolomeo di Livellato

Strade[modifica | modifica wikitesto]

Il territorio di Ceranesi è attraversato principalmente dalla strada provinciale 4 dei Piani di Praglia che gli permette il collegamento stradale con Campomorone e il quartiere genovese di Pontedecimo. La strada provinciale 52 permette di raggiungere il santuario di Nostra Signora della Guardia.

Mobilità urbana[modifica | modifica wikitesto]

Il servizio di trasporto pubblico locale viene effettuato dal 1º gennaio 2021 da AMT Genova, che ha acquisito a seguito di determinazioni della Città metropolitana di Genova, il servizio di trasporto pubblico di linea dell'intera area metropolitana da ATP Esercizio.[22]

L'area comunale è servita dalle linee:[23]

  • 833 Pontedecimo-Sareto: la linea parte la Pontedecimo in Via Anfossi e transitando per Campomorone, Pontasso e Gaiazza raggiunge Sareto; ad oggi due corse raggiungono Sareto, mentre le altre sono limitate ad Gaiazza. Il servizio è attivo solo nei giorni feriali.
  • 834 Pontedecimo-Caffarella: la linea parte la Pontedecimo in Via Anfossi e transitando per Campomorone, Pontasso, Gazzolo e S. Martino raggiunge Caffarella; ad oggi tre corse raggiungono Caffarella, mentre le altre sono limitate ad S. Martino. Il servizio è attivo solo nei giorni feriali.
  • 835 Bolzaneto-Livellato: la linea che partiva da Bolzaneto e arrivava a Livellato è oggi sostituita dal servizio “DrinBus di Bolzaneto”.
  • 932 Rivarolo Brin (Capolinea Metro) - Bolzaneto - Santuario N.S. della Guardia: la linea collega il quartiere di Rivarolo al Santuario di N.S. della Guardia; il servizio viene effettuato sia in orario feriale che in quello festivo, quest’ultimo è dotato di più corse.
  • DrinBus di Bolzaneto: è il servizio di trasporto pubblico "a chiamata" che consente, tramite una semplice telefonata, di prenotare il viaggio segnalandone l'origine e la destinazione. Drinbus di Bolzaneto, che già raggiunge le zone di Morego, San Biagio, Cremeno e Sardorella, viene esteso alle località di Trasta, Livellato, Geo e Canonero, in sostituzione del servizio integrativo i08 e della linea provinciale 835, permettendo così di raggiungere più facilmente e con maggior frequenza il centro e la stazione di Bolzaneto, nonché i principali servizi del quartiere quali poste, scuole e centri commerciali. Il servizio è attivo solo nei giorni feriali.

Le corse delle linee 833 e 834 possono aver origine/destinazione a Campomorone (dal capolinea di Via Gavino).

Con l’entrata in vigore dell’orario invernale 2011/2012 di ATP Azienda Trasporti Provinciali S.p.A. (precedente concessionario del TPL nella Provincia di Genova) le corse delle linee della Val Verde sono state oggetto di numerosi tagli; sono state totalmente soppresse le linee che aggiungevano le frazioni di Torbi-Lencisa e Via Bartolomeo Parodi.

Amministrazione[modifica | modifica wikitesto]

Periodo Primo cittadino Partito Carica Note
17 maggio 1818 21 febbraio 1822 Giacomo Rossi Sindaco [24]
21 febbraio 1822 14 marzo 1826 Sebastiano Parodi Sindaco
14 marzo 1826 28 maggio 1828 Giuseppe Tomaso Rossi Sindaco
28 maggio 1828 1º febbraio 1830 Giacomo Rossi Sindaco
1830 1836 Bartolomeo Parodi Sindaco
17 marzo 1836 5 marzo 1838 Gio Batta Cambiaso Sindaco
1838 1849 Giuseppe Tomaso Ricci Sindaco
1849 1853 Giuseppe Parodi Sindaco
1853 1º settembre 1855 Giacomo Rossi Sindaco [25]
21 maggio 1856 17 marzo 1861 Giuseppe Sciaccaluga Sindaco
17 marzo 1861 20 settembre 1862 Giuseppe Sciaccaluga Sindaco
1865 1868 Giacomo Masnata Sindaco
1868 1870 Antonio Sciaccaluga Sindaco
1870 18 aprile 1887 Francesco Dellepiane Sindaco
18 aprile 1887 12 novembre 1889 Giuseppe Moisello Sindaco
12 novembre 1889 27 marzo 1890 Giacomo Giuseppe Maria Luigi Rossi Assessore anziano
27 marzo 1890 30 aprile 1890 Agostino Roncallo Sindaco
30 aprile 1890 1891 Giacomo Giuseppe Maria Luigi Rossi Sindaco
1893 22 dicembre 1913 Agostino Roncallo Sindaco
22 dicembre 1913 1916 Luigi Moisello Sindaco
1916 1917 Francesco Strizoli Sindaco
1917 21 novembre 1920 Tomaso Parodi Sindaco
21 novembre 1920 dicembre 1924 Luigi Moisello Partito Popolare Italiano-Partito Liberale Italiano Sindaco
dicembre 1924 1926 Angelo Baiardo Comm. pref.
dicembre 1926 1935 Francesco Strizoli Partito Nazionale Fascista Podestà
1935 1935 Giovanni Fava Comm. pref.
1935 1943 Giovanni Fava Partito Nazionale Fascista Podestà
2 maggio 1945 7 aprile 1946 Giuseppe Tassistro Partito Comunista Italiano Sindaco
7 aprile 1946 10 giugno 1951 Riccardo Moisello Partito Liberale Italiano Sindaco
10 giugno 1951 13 maggio 1960 Pio Parodi Democrazia Cristiana Sindaco
13 maggio 1960 novembre 1962 Alessandro Cottinelli Democrazia Cristiana Sindaco
novembre 1962 16 luglio 1985 Vittorio De Beni Democrazia Cristiana Sindaco
16 luglio 1985 2 luglio 1990 Demetrio Neri Democrazia Cristiana Sindaco
19 luglio 1990 17 febbraio 1994 Demetrio Neri Democrazia Cristiana Sindaco [26]
17 febbraio 1994 24 aprile 1995 Franco Moisello Democrazia Cristiana Sindaco
24 aprile 1995 14 giugno 1999 Franco Moisello lista civica di centro-sinistra Sindaco
14 giugno 1999 14 giugno 2004 Franco Moisello lista civica di centro-sinistra Sindaco
14 giugno 2004 3 febbraio 2007 Omar Calorio lista civica di centro-sinistra Sindaco [26]
24 febbraio 2007 29 maggio 2007 Milena Rizzi Comm. straor. [27]
29 maggio 2007 7 maggio 2012 Omar Calorio Insieme per Ceranesi
(lista civica di centro-sinistra)
Sindaco
7 maggio 2012 12 giugno 2017 Mauro Vigo Noi Ceranesi
(lista civica di centro-sinistra)
Sindaco
12 giugno 2017 13 giugno 2022 Emanuela Molinari Bene comune
(lista civica)
Sindaco
13 giugno 2022 in carica Claudio Montaldo Una storia in comune
(lista civica di centro-sinistra)
Sindaco

Sport[modifica | modifica wikitesto]

Il santuario della Madonna della Guardia è stata sede di arrivo della 10ª tappa del Giro d'Italia del 2007, partita da Lido di Camaiore e vinta da Leonardo Piepoli.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b Bilancio demografico mensile anno 2022 (dati provvisori), su demo.istat.it, ISTAT.
  2. ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
  3. ^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
  4. ^ I toponimi dialettali sono citati nel libro-dizionario del professor Gaetano Frisoni, Nomi propri di città, borghi e villaggi della Liguria del Dizionario Genovese-Italiano e Italiano-Genovese, Genova, Nuova Editrice Genovese, 1910-2002.
  5. ^ Approfondimenti sul sito del Consorzio Territori Tavola Bronzea Alta Valle Polcevera Archiviato il 30 novembre 2004 in Internet Archive.
  6. ^ Comune di Ceranesi, San Martino Paravanico
  7. ^ Parrocchiediceranesi.it, Santa Maria Assunta di Ceranesi
  8. ^ a b c Comune di Ceranesi, Storia di Ceranesi
  9. ^ DeA Sapere, Cerànesi
  10. ^ Maurizio Lamponi, Paesi di Polcevera, Genova, Edizioni E.R.G.A..
  11. ^ Pietre della Memoria, Ceranesi
  12. ^ Progetto Monte Moro, Batterie Archiviato il 5 agosto 2022 in Internet Archive.
  13. ^ a b Bunker Archeo, Genova
  14. ^ Genova - Scritte & Motti del Ventennio
  15. ^ Legge Regionale n° 24 del 4 luglio 2008
  16. ^ a b c Ceranesi, su AraldicaCivica.it. URL consultato il 6 novembre 2011.
  17. ^ Ceranesi, decreto 1972-04-21 DPR, concessione di stemma e gonfalone, su dati.acs.beniculturali.it. URL consultato il 20 ottobre 2021 (archiviato dall'url originale il 20 ottobre 2021).
  18. ^ Statistiche I.Stat - ISTAT;  URL consultato in data 28-12-2012.
  19. ^ Cittadini stranieri residenti secondo i dati Istat del 31-12-2022, su demo.istat.it. URL consultato il 10 ottobre 2021.
  20. ^ Dati superiori alle 20 unità.
  21. ^ Fonte dallo Statuto Comune di Ceranesi
  22. ^ Home page ATP Esercizio s.r.l., su atpesercizio.it. URL consultato il 31 gennaio 2023 (archiviato dall'url originale il 27 giugno 2022).
  23. ^ VAL VERDE | AZIENDA MOBILITA' E TRASPORTI SpA, su amt.genova.it. URL consultato il 30 gennaio 2023.
  24. ^ Primo citato negli archivi comunali
  25. ^ Deceduto durante la carica amministrativa
  26. ^ a b Si dimette dalla carica amministrativa
  27. ^ Nominato con Decreto del Presidente della Repubblica del 24 febbraio 2007 e pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 60 del 13 marzo 2007

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Manuela Michelini, Ceranesi, Genova, 1996.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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