Cartello indipendente di Acapulco

Il Cartello Indipendente di Acapulco si chiama il cartello de plata (in spagnolo: Cártel Independiente de Acapulco o CIDA) fu un'organizzazione criminale che operava ad Acapulco, Guerrero, dal 2010 fino al 2019.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Il gruppo nacque da una scissione dal Cartello di Beltrán Leyva nel 2010, dato che in quell'anno l'organizzazione subì diversi colpi duri, quali l'uccisione e la cattura di molti dei suoi leader. Dopo che l'esercito messicano uccise il capo del cartello - Arturo Beltrán Leyva - nel dicembre 2009, suo fratello Héctor Beltrán Leyva prese il controllo di una delle fazioni del cartello e dichiarò guerra a Edgar Valdez Villarreal.[1] In mezzo alla violenza, Valdez Villarreal cercò di nominare un successore, ma quelli di Acapulco si staccarono e formarono la propria banda criminale: il Cartello Indipendente di Acapulco. In poche settimane, tuttavia, anche il gruppo si divise, venne formato un nuovo gruppo rivale noto come La Barredora.[2] Valdez venne poi arrestato dalla polizia federale messicana. Dopo la cattura di uno dei suoi massimi leader, il CIDA perse potere nel suo territorio e di questo ne seppero approfittarne i suoi rivale di La Barredora, i quali riuscirono a vincere la guerra contro il CIDA e a conquistare il territorio di Acapulco, assai favorevole per il narcotraffico.[3][4]

Strategia del terrore usata dal cartello[modifica | modifica wikitesto]

I sicari del CIDA erano noti nel tagliare la testa dei rivali e scuoiarla e lasciarla sui sedili delle loro auto.[5]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Mariana Sanchez, Drug gangs wage war for Acapulco, in Al Jazeera, 15 agosto 2011. URL consultato il 19 giugno 2012 (archiviato dall'url originale il 5 settembre 2012).
  2. ^ Nicholas Casey, Mexican Police Catch Alleged Cartel Boss, in The Wall Street Journal, 3 agosto 2011. URL consultato il 19 giugno 2012 (archiviato dall'url originale il 5 settembre 2012).
  3. ^ Polarization and Sustained Violence in Mexico's Cartel War, in Beckley Foundation, 26 dicembre 2012. URL consultato il 5 settembre 2012 (archiviato dall'url originale il 12 agosto 2012).
  4. ^ Geoffrey Ramsey, 'Acapulco Cartel' Sets Fire to Market, Engages Military, in InSight Crime, 5 aprile 2011. URL consultato il 10 luglio 2012 (archiviato dall'url originale il 5 settembre 2012).
  5. ^ Mexican Police Catch Alleged Cartel Boss, su wsj.com. URL consultato il 19 luglio 2021.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

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