Caro Michele (film)

Caro Michele
Lingua originaleItaliano
Paese di produzioneItalia
Anno1976
Durata115 min
Rapporto1,78:1
Generedrammatico, commedia
RegiaMario Monicelli
SoggettoNatalia Ginzburg
SceneggiaturaTonino Guerra, Suso Cecchi D'Amico
ProduttoreGianni Hecht Lucari
Casa di produzioneFlag Film
Distribuzione in italianoCineriz
FotografiaTonino Delli Colli
MontaggioRuggero Mastroianni
MusicheNino Rota
ScenografiaLorenzo Baraldi
CostumiGitt Magrini
Interpreti e personaggi
Doppiatori originali

Caro Michele è un film del 1976 diretto da Mario Monicelli, tratto dall'omonimo romanzo di Natalia Ginzburg.

Trama[modifica | modifica wikitesto]

Michele sembra coinvolto nelle proteste politiche e studentesche del 1968, e scappa da Roma a Londra, lasciando anche il padre malato che muore in ospedale senza rivederlo. Si mantiene tuttavia in contatto epistolare con la madre, le sorelle, gli amici, a cui fa anche rimuovere un mitra nascosto nello scantinato in cui viveva, e raccomanda di prendersi cura di Mara, una ragazza - che ha lasciato seppur forse madre di suo figlio. Sia lei di persona, che Michele per posta, continuano a gettare loro addosso la propria instabilità nella vita. Mara è inoltre estremamente invadente e supponente, continua a sfruttare le buone disposizioni di chiunque le capiti a tiro. Anche all'estero Michele sembra continuare a fare passi avventati, come il matrimonio improvviso con una ragazza di simili orientamento politico, appena conosciuta e presto abbandonata. Da notizie frammentarie, pare infine prendere parte ad ulteriori manifestazioni violente in Bruges, durante le quali muore.

Il film segue la quotidianità piccolo o medio-borghese attorno ai due, in continuo affanno nei tentativi di accommodare invano i problemi continuamente sollevati dai due, nonché in vari casi la propria stanchezza della vita e depressione di fondo.

Distribuzione[modifica | modifica wikitesto]

Presentato in anteprima al Festival di Berlino, il film esce nelle sale cinematografiche italiane a partire dal 1º Ottobre 1976.

Viene edito, successivamente, in formato home video.

Nel 2021, la Cineteca Nazionale ha curato il restauro del film.[1]

Accoglienza[modifica | modifica wikitesto]

Accolto positivamente dalla critica, è generalmente considerato un lavoro maturo di Monicelli[2], lontano dai canoni passati della commedia all'italiana.

Paolo Mereghetti lo recensisce come «velatamente intimista, riflessivo e cupo».[3]

Curiosità[modifica | modifica wikitesto]

  • Nel cast, in un piccolo ruolo, recita Eriprando Visconti, regista nonché nipote di Luchino Visconti.
  • Le trasmissioni delle 3 emittenti di Tele + (TELE+1 TELE+2 E TELE+3) si sono aperte replicando per vari giorni questo film.

Riconoscimenti[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Caro Michele, su bifest.it. URL consultato il 22 ottobre 2021 (archiviato dall'url originale il 22 ottobre 2021).
  2. ^ Caro Michele, su mymovies.it.
  3. ^ Caro Michele, su cinematografo.it.

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