Carlo Teodoro del Belgio

Carlo Teodoro del Belgio
Carlo Teodoro del Belgio in una fotografia d'epoca
Principe reggente del Belgio
Stemma
Stemma
In carica20 settembre 1944 –
21 luglio 1950
(in nome del fratello Leopoldo III)
Conte delle Fiandre
In carica1910 –
1950
PredecessoreFilippo
Successoretitolo estinto
Nome completofrancese: Charles Théodore Henri Antoine Meinrad de Saxe-Cobourg-Gotha
italiano: Carlo Teodoro Enrico Antonio Meinardo di Sassonia-Coburgo-Gotha
Altri titoliPrincipe del Belgio
NascitaBruxelles, 10 ottobre 1903
MorteOstenda, 1º giugno 1983 (79 anni)
Luogo di sepolturaCripta Reale del Belgio
DinastiaSassonia-Coburgo-Gotha
PadreAlberto I del Belgio
MadreElisabetta in Baviera
ConsorteJacqueline Peyrebrune
ReligioneCattolicesimo

Carlo Teodoro del Belgio, conte delle Fiandre (in francese Charles Théodore Henri Antoine Meinrad de Saxe-Cobourg-Gotha[1]); Bruxelles, 10 ottobre 1903Ostenda, 1º giugno 1983), assunse la reggenza al posto del fratello Leopoldo III del Belgio, dal 20 settembre 1944 al 21 luglio 1950[1].

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Infanzia[modifica | modifica wikitesto]

Il principe Carlo del Belgio nella sua infanzia

Carlo Teodoro era figlio secondogenito del futuro re Alberto I dei Belgi e della regina Elisabetta Wittelsbach, nata duchessa in Baviera[1].

I suoi nonni paterni erano il conte Filippo di Fiandra e la principessa Maria di Hohenzollern-Sigmaringen; quelli materni il duca in Baviera Carlo Teodoro e la sua seconda moglie Maria José di Braganza, nata infanta di Portogallo.

Trascorse la sua infanzia con il fratello maggiore Leopoldo, futuro re dei belgi con il nome di Leopoldo III, e la sorella minore Maria José, futura regina d'Italia. Il suo ambiente familiare fu amorevole e stimolante. Il padre, da amante della cultura quale era, trasmise ai figli la sua passione per il sapere e i tre fratelli ricevettero così un'educazione non convenzionale, fatta di frequenti viaggi all'estero e di numerose e varie letture sia classiche che contemporanee. Erano sempre circondati da musicisti, scrittori e scienziati, per la maggior parte amici intimi della famiglia reale.[2]

Nel 1910, anno successivo all'incoronazione dei genitori, fu concesso a Carlo il titolo di Conte di Fiandra.

Nel 1917 le potenze della Triplice intesa gli offrirono il trono della Grecia, dopo la partenza del re Costantino I, giudicato troppo "germanofilo", ma re Alberto rifiutò l'offerta fatta al figlio.

Prima guerra mondiale[modifica | modifica wikitesto]

Quando nell'agosto del 1914 i tedeschi invasero il Belgio, Carlo Teodoro e i fratelli furono trasferiti in Inghilterra presso l'amico di famiglia lord Curzon, dove vennero ospitati per quasi tutta la durata della guerra.

Il principe in seguito conseguì la sua formazione militare presso la Royal Navy, fino al 1926, quando fece rientro in Belgio.

Seconda guerra mondiale[modifica | modifica wikitesto]

Giorgio VI del Regno Unito e Carlo Teodoro nell'ottobre del 1944
Carlo col fratello Leopoldo III del Belgio

Nel 1940, allo scoppio della seconda guerra mondiale, Carlo Teodoro partecipò alla "Campagna dei diciotto giorni". Dopo la resa del Belgio, rimase per tutta la durata del conflitto a Bruxelles.

Quando il 6 giugno del 1944 il fratello e la sua famiglia vennero deportati, Carlo si nascose in una piccola fattoria nei pressi di Sart-lez-Spa fino al settembre successivo, quando il Belgio venne liberato.

Il re Leopoldo III venne tenuto prigioniero, prima in Germania e poi in Austria, fino al 1945; Carlo nel frattempo venne nominato reggente del paese dalle Camere riunite il 20 settembre del 1944.

Reggenza[modifica | modifica wikitesto]

Gli anni della reggenza furono caratterizzati dalla ricostruzione del sistema economico, politico e sociale distrutti a seguito dell'occupazione tedesca. L'economia del Belgio si riprese grazie agli aiuti forniti con il Piano Marshall.

In questo periodo vennero prese importanti decisioni, che influenzarono direttamente i decenni successivi. Nel 1944 fu istituito il Benelux e, negli anni successivi, il Belgio divenne membro fondatore dell'ONU nel 1945, della NATO nel 1949 e del Consiglio d'Europa sempre nel 1949.

Nel 1948, in occasione delle elezioni parlamentari, fu concesso per la prima volta il voto alle donne.

Carlo, che aveva esercitato le prerogative reali fino al ritorno del fratello dall'esilio in Svizzera il 20 luglio del 1950, dopo quella data si ritirò a vita privata nel possedimento reale di Raversijde, vicino ad Ostenda, dove si dedicò alla pittura con il nome di "Carlo di Fiandra" (Karel van Vlaanderen).

Vita privata[modifica | modifica wikitesto]

Nel 1961 rinunciò definitivamente al vitalizio che in precedenza gli era stato accordato dal Parlamento.

Il 14 settembre del 1977 sposò, solo con rito religioso, Jacqueline Peyrebrune.[1]

Ultimi anni e morte[modifica | modifica wikitesto]

Gli ultimi anni della sua vita furono segnati dalla causa processuale che l'oppose al suo vecchio "Consiglio finanziario", che, secondo lui, l'aveva ingannato e rovinato finanziariamente.

Nel 1980 riuscì a riscattare la villa di Raversijde, che venne trasformata dalla moglie, dopo la sua morte, nel "Mémorial Prince Charles".

Carlo Teodoro morì il 1º giugno del 1983 presso l'ospedale di Ostenda. Una settimana dopo si svolsero i funerali di Stato a Bruxelles, segnati dall'assenza del fratello Leopoldo e della consorte, la principessa Lilian di Réthy.

Il principe Carlo è inumato, come i suoi antenati, nella Cripta reale della chiesa di Nostra Signora di Laeken.

Ascendenza[modifica | modifica wikitesto]


Genitori Nonni Bisnonni Trisnonni
Leopoldo I del Belgio Francesco Federico di Sassonia-Coburgo-Saalfeld  
 
Augusta di Reuss-Ebersdorf  
Filippo del Belgio  
Luisa d'Orléans Luigi Filippo di Francia  
 
Maria Amalia di Borbone-Due Sicilie  
Alberto I del Belgio  
Carlo Antonio di Hohenzollern-Sigmaringen Carlo di Hohenzollern-Sigmaringen  
 
Maria Antonietta Murat  
Maria di Hohenzollern-Sigmaringen  
Giuseppina di Baden Carlo II di Baden  
 
Stefania di Beauharnais  
Carlo Teodoro del Belgio, conte di Fiandra  
Massimiliano Giuseppe di Baviera Pio Augusto in Baviera  
 
Amalia Luisa di Arenberg  
Carlo Teodoro in Baviera  
Ludovica di Baviera Massimiliano I Giuseppe di Baviera  
 
Carolina di Baden  
Elisabetta di Baviera  
Michele del Portogallo Giovanni VI del Portogallo  
 
Carlotta Gioacchina di Borbone-Spagna  
Maria José di Braganza  
Adelaide di Löwenstein-Wertheim-Rosenberg Costantino di Löwenstein-Wertheim-Rosenberg  
 
Agnese di Hohenlohe-Langenburg  
 


Onorificenze[modifica | modifica wikitesto]

Onorificenze belghe[modifica | modifica wikitesto]

Onorificenze straniere[modifica | modifica wikitesto]

La tomba del principe Carlo nella cripta reale della chiesa di Nostra Signora di Laeken
Elisabetta del Belgio con i figli Leopoldo, Carlo Teodoro e Maria José
Il "Mémorial Prince Charles", la villa in cui visse Carlo Teodoro una volta allontanatosi dagli impegni ufficiali

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c d Darryl Lundy, Genealogia del principe Carlo Teodoro del Belgio, su thepeerage.com, thePeerage.com, 10 maggio 2003. URL consultato l'8 ottobre 2009.
  2. ^ Maria José di Savoia, Giovinezza di una regina, Milano, Le Scie, Arnoldo Mondadori Editore, 1991.ISBN 88-04-35108-X
  3. ^ Jørgen Pedersen: Riddere af Elefantordenen 1559–2009, Odense: Syddansk Universitetsforlag, 2009. ISBN 8776744345
  4. ^ Guía Oficial de España p. 220, Biblioteca Nazionale di Spagna

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Controllo di autoritàVIAF (EN52492106 · ISNI (EN0000 0000 8131 727X · BAV 495/201254 · Europeana agent/base/151019 · LCCN (ENno2004114407 · GND (DE119110164 · BNF (FRcb12243208n (data) · WorldCat Identities (ENlccn-no2004114407