Carbapenemi

Struttura chimica base dei carbapenemi

I carbapenemi sono una classe di antibiotici, avente lo spettro d'azione più ampio disponibile, con struttura ad anello β-lattamico; più precisamente la struttura chimica dei carbapenemi contiene il 2,3-diidro-1Hpirrolo.

I carbapenemi sono attivi nei confronti di molti batteri Gram positivi e Gram negativi, aerobi ed anaerobi.

Farmaci[modifica | modifica wikitesto]

Fanno parte di questa classe di farmaci:

Spettro d'azione[modifica | modifica wikitesto]

I carbapenemi hanno un'attività ad ampio spettro nei confronti dei batteri Gram-negativi e un'attività leggermente più bassa contro i batteri Gram-positivi. In terapia vengono combinati con un secondo farmaco con attività gram-positiva ad ampio spettro. Negli ultimi anni è emersa preoccupazione per l'aumento dei tassi di resistenza ai carbapenemi, poiché esistono poche opzioni terapeutiche per il trattamento delle infezioni causate da batteri resistenti a questi farmaci (come Klebsiella pneumoniae ed enterobatteri)[1][2][3][4].

Patogeni Gram-negativi[modifica | modifica wikitesto]

Lo spettro di attività di imipenem, doripenem e meropenem comprende la maggior parte delle Enterobacteriaceae, tra cui Escherichia coli, Klebsiella pneumoniae, Enterobacter cloacae, Citrobacter freundii, Proteus mirabilis e Serratia marcescens. L'attività viene mantenuta contro la maggior parte dei ceppi di E. coli e K. pneumoniae produttori di beta-lattamasi a spettro esteso resistenti alle cefalosporine. L'imipenem, doripenem e meropenem hanno una buona attività contro la maggior parte dei ceppi di Pseudomonas aeruginosa e Acinetobacter. L'attività osservata contro questi agenti patogeni è importante perché sono resistenti a molte altre classi di antibiotici.[3]

Patogeni Gram-positivi[modifica | modifica wikitesto]

Lo spettro di attività contro i batteri gram-positivi è abbastanza ampio, ma non quanto i batteri gram-negativi. Si osserva una buona attività contro gli Staphylococcus sensibili alla meticillina, anche se esistono altri antibiotici che forniscono adeguata copertura per tali infezioni. Si osserva una buona attività per gli streptococchi, compresi i ceppi resistenti alla penicillina. I carbapenemi non sono molto attivi contro lo Staphylococcus aureus resistente alla meticillina e gli enterococchi poiché non si legano alla proteina legante la penicillina utilizzata da questi agenti patogeni.[3]

Altro[modifica | modifica wikitesto]

I carbapenemi hanno una buona attività contro gli anaerobi come i Bacteroides fragilis. Come altri beta-lattamici, non hanno attività contro i batteri atipici, che non hanno parete cellulare e quindi non sono influenzati dagli inibitori della sintesi della parete cellulare.[3]

Utilizzo[modifica | modifica wikitesto]

Sono utilizzati esclusivamente in ambiente ospedaliero nelle infezioni gravi e sensibili al farmaco specifico, verificando la sensibilità tramite antibiogramma al fine di evitare l'insorgenza di resistenze. Alcuni tipi di batteri sono divenuti resistenti ai carbapenemi, tra questi vi sono alcuni ceppi di enterobatteri, Klebsiella pneumoniae, Stenotrophomonas maltophilia, Pseudomonas aeruginosa e Proteus mirabilis.

Infezioni intra-addominali[modifica | modifica wikitesto]

L'ertapenem è uno dei farmaci di prima scelta raccomandati per il trattamento delle infezioni intra-addominali acquisite in comunità di gravità da lieve a moderata. Doripenem, imipenem e meropenem sono raccomandati per le infezioni addominali acquisite in comunità ad alto rischio e per le infezioni addominali acquisite in ospedale.[5]

Polmonite[modifica | modifica wikitesto]

L'imipenem e meropenem sono raccomandati nella terapia della polmonite acquisita in ospedale a insorgenza tardiva o associata ai ventilatori, specialmente se causata da Pseudomonas, Acinetobacter o Enterobatteri produttori di beta-lattamasi a spettro esteso. La terapia prevede la combinazione in genere con un aminoglicoside, ed è raccomandata nelle infezioni da Pseudomonas per evitare lo sviluppo di resistenza durante il trattamento.[6]

I carbapenemi sono usati meno nel trattamento della polmonite acquisita in comunità, poiché i patogeni responsabili più comuni (Streptococcus pneumoniae, Haemophilus influenazae, batteri atipici e Enterobatteri) sono più sensibili a fluorochinoloni, amoxicillina o azitromicina. L'imipenem e meropenem sono utili nei casi in cui ci sia il sospetto di un'infezione da P. aeruginosa.[7]

Infezioni del sangue[modifica | modifica wikitesto]

Uno studio del 2015 ha stabilito che la combinazione piperacillina-tazobactam dà risultati equivalenti al trattamento con carbapenem nei pazienti con sepsi.[8] Per le infezioni da Enterobatteri, i carbapenemi sono superiori ai trattamenti alternativi.[9]

Controindicazioni[modifica | modifica wikitesto]

I carbapenemi sono controindicati nei pazienti con precedenti reazioni allergiche agli antibiotici beta-lattamici. Visto che le formulazioni intramuscolari di ertapenem e imipenem prevedono l'aggiunta di lidocaina, questi tipi di farmaci sono controindicati nei pazienti con precedenti reazioni avverse alla lidocaina. Inoltre, i carbapenemi sono controindicati nei pazienti che assumono acido valproico per le convulsioni, poiché riduce la concentrazione di acido valproico fino al 90%.[10]

Effetti avversi[modifica | modifica wikitesto]

Nei pazienti trattati con carbapenemi possono verificarsi reazioni allergiche gravi e occasionalmente fatali.[11] Le convulsioni sono rare e legate alla dose sia nell'imipenem che nel meropenem.[12] Si possono verificare casi di diarrea correlata al C. difficile. I soggetti con un'allergia alla penicillina possono sviluppare sensibilità crociata ai carbapenemi.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (EN) Brazil: Klebsiella pneumoniae carbapenemase prompts closing of hospital ICU, su Outbreak News Today, 26 luglio 2015. URL consultato il 20 gennaio 2020.
  2. ^ (EN) Papp-Wallace Km, Endimiani A, Taracila Ma, Bonomo Ra, Carbapenems: Past, Present, and Future, su Antimicrobial agents and chemotherapy, 2011-11. URL consultato il 20 gennaio 2020.
  3. ^ a b c d (EN) Breilh D, Texier-Maugein J, Allaouchiche B, Saux Mc, Boselli E, Carbapenems, su Journal of chemotherapy (Florence, Italy), 2013-02. URL consultato il 20 gennaio 2020.
  4. ^ (EN) Livermore Dm, Woodford N, Carbapenemases: A Problem in Waiting?, su Current opinion in microbiology, 2000-10. URL consultato il 20 gennaio 2020.
  5. ^ (EN) Solomkin Js, Mazuski Je, Bradley Js, Rodvold Ka, Goldstein Ej, Baron Ej, Diagnosis and Management of Complicated Intra-Abdominal Infection in Adults and Children: Guidelines by the Surgical Infection Society and the Infectious Diseases Society of America, su Clinical infectious diseases : an official publication of the Infectious Diseases Society of America, 15 gennaio 2010. URL consultato il 20 gennaio 2020.
  6. ^ (EN) Guidelines for the Management of Adults With Hospital-Acquired, Ventilator-Associated, and Healthcare-Associated Pneumonia, su American journal of respiratory and critical care medicine, 15 febbraio 2005. URL consultato il 20 gennaio 2020.
  7. ^ (EN) Woodhead M, Blasi F, Ewig S, Garau J, Huchon G, Ieven M, Guidelines for the Management of Adult Lower Respiratory Tract Infections--Full Version, su Clinical microbiology and infection : the official publication of the European Society of Clinical Microbiology and Infectious Diseases, 2011-11. URL consultato il 20 gennaio 2020.
  8. ^ National Collaborating Centre for Cancer, Neutropenic Sepsis: Prevention and Management of Neutropenic Sepsis in Cancer Patients, collana National Institute for Health and Care Excellence: Guidance, National Institute for Health and Clinical Excellence (UK), 2012. URL consultato il 20 gennaio 2020.
  9. ^ (EN) Vardakas Kz, Tansarli Gs, Rafailidis Pi, Falagas Me, Carbapenems Versus Alternative Antibiotics for the Treatment of Bacteraemia Due to Enterobacteriaceae Producing Extended-Spectrum β-Lactamases: A Systematic Review and Meta-Analysis, su The Journal of antimicrobial chemotherapy, 2012-12. URL consultato il 20 gennaio 2020.
  10. ^ (EN) Miranda Herrero Mc, Alcaraz Romero Aj, Escudero Vilaplana V, Fernández Lafever Sn, Fernández-Llamazares Cm, Barredo Valderrama E, Pharmacological Interaction Between Valproic Acid and Carbapenem: What About Levels in Pediatrics?, su European journal of paediatric neurology : EJPN : official journal of the European Paediatric Neurology Society, 2015-03. URL consultato il 20 gennaio 2020.
  11. ^ (EN) Torres Mj, Blanca M, The Complex Clinical Picture of Beta-Lactam Hypersensitivity: Penicillins, Cephalosporins, Monobactams, Carbapenems, and Clavams, su The Medical clinics of North America, 2010-07. URL consultato il 20 gennaio 2020.
  12. ^ (EN) Slama Tg, Clinical Review: Balancing the Therapeutic, Safety, and Economic Issues Underlying Effective Antipseudomonal Carbapenem Use, su Critical care (London, England), 2008. URL consultato il 20 gennaio 2020.

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