Cappella musicale pontificia sistina

Cappella musicale pontificia sistina
Don Lorenzo Perosi con il coro della Cappella Sistina (c. 1905).
NazioneBandiera della Città del Vaticano Città del Vaticano
CittàCittà del Vaticano
Sito webwww.cappellamusicalepontificia.va/
 
DirettoreMarcos Pavan
Organicomaschile
Repertoriopolifonia, canto gregoriano
Periodo attività1471-in attività
Discografia
vedi sezione
Note
Il nome ufficiale del coro è quello di: "Cappella musicale pontificia"
Interno della Cappella Sistina con la cantoria sulla sinistra
Il coro della Cappella Sistina fotografato il 4 marzo 1898 in occasione del 20º anniversario dell'incoronazione di papa Leone XIII. Sono presenti i castrati: 1 Giovanni Cesari. 2 Domenico Salvatori. 3 Domenico Mustafà. 4 Alessandro Moreschi. 5 Vincenzo Sebastianelli. 6 Gustavo Pesci. 7 Giuseppe Ritarossi.

La Cappella musicale pontificia sistina è un coro polifonico con sede nella Città del Vaticano preposto all'accompagnamento musicale delle liturgie presiedute dal papa.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Ludovico Magnasco presenta le costituzioni della Cappella a papa Paolo III.

Prima del trasferimento della sede papale ad Avignone (1309) la basilica di San Pietro in Vaticano possedeva più cappelle Musicali, che avevano raggiunto grande prestigio, ma che in seguito decaddero rapidamente fino ad una quasi totale fatiscenza.

Con il ritorno del papa a Roma, nel 1378, venne subito avvertita l'esigenza di rinnovare l'apparato musicale sacro. Il papa Sisto IV, a questa rinascita musicale romana, diede un preciso ordinamento, creando poco dopo la sua elezione (9 agosto 1471) un proprio "Collegio dei Cappellani cantori", primo nucleo della futura "Cappella Sistina" (le due parole "Cappella Sistina" siglano, nel tempo, una delle istituzioni corali più prestigiose del mondo, anche se il nome ufficiale del coro è quello di: "Cappella Musicale Pontificia Sistina").

Sarà utile ricordare che il nome "Cappella" stava ad indicare il luogo dove venivano eseguite le musiche a carattere religioso (la Cappella Sistina): questo nome, poi, venne a definire "il canto a cappella", cioè il canto polifonico eseguito in quel luogo. Il nome Sistina, invece risale a papa Sisto IV che organizzò il servizio liturgico nell'oratorio (da lui fatto costruire e annesso al Palazzo Pontificio). È appena il caso di ricordare che la Cappella Sistina (come oratorio) divenne, poi, anche famosa per gli affreschi sui lati, dovuti a famosi pittori: Perugino, Pinturicchio, Signorelli, Botticelli, Ghirlandaio, nonché per la parete di fondo con il memorabile Giudizio Universale e la "Volta" di Michelangelo.

A documentazione di quanto detto, sarà interessante sottolineare che ancora oggi i Cantori della Cappella Sistina solennizzano le funzioni papali, le quali, se un tempo per buona parte avevano luogo nella Cappella Sistina, oggi più frequentemente avvengono nella basilica di San Pietro in Vaticano. In San Pietro, durante le Cappelle Papali presiedute dal Papa, la Cappella Sistina è situata (guardando dalla facciata) alla destra del baldacchino del Bernini, alla tribuna di Sant'Elena.

Nel 1898 don Lorenzo Perosi ottenne da papa Leone XIII il titolo di "Direttore Perpetuo della Cappella Sistina", ruolo che ricoprì fino alla morte. Nel 1956 gli succedette alla direzione del coro il maestro Domenico Bartolucci, già chiamato qualche anno prima dallo stesso Perosi come vice maestro.

Era dipendente dalla Prefettura della casa pontificia in seguito al regolamento approvato da papa Paolo VI l'8 agosto 1969.

Nel 1997 papa Giovanni Paolo II nomina maestro mons. Giuseppe Liberto. Il 16 ottobre 2010 è stato nominato da papa Benedetto XVI quale maestro mons. Massimo Palombella, riconfermato nel 2015 da papa Francesco.

Il 17 gennaio 2019, con lettera apostolica in forma di motu proprio di papa Francesco, la Cappella musicale è stata inserita nell'Ufficio delle celebrazioni liturgiche del sommo pontefice il cui maestro, mons. Guido Marini, è stato nominato responsabile e incaricato di redigere un nuovo statuto revisionando il regolamento vigente, mentre l'arcivescovo Guido Pozzo è stato nominato sovrintendente all'economia della Cappella stessa[1]. Il 10 luglio dello stesso anno, a seguito delle dimissioni di Palombella, viene nominato Maestro ad interim mons. Marcos Pavan, già Magister puerorum sotto il direttorato di mons. Liberto[2].

Attività attuale[modifica | modifica wikitesto]

La Cappella è composta da venti cantori adulti e circa venticinque pueri cantores, preparati dal maestro direttore e Magister Puerorum, Marcos Pavan.

Oltre al suo principale impegno nell'ambito delle liturgie papale, la Cappella "Sistina", sia nella sua completezza che con la sola sezione di voci bianche, svolge attività concertistica in tutto il mondo, compatibilmente con le numerose celebrazioni del pontefice, attuando così un'opera di evangelizzazione attraverso il patrimonio storico della musica per la liturgia.

Sotto la direzione del maestro Massimo Palombella la Cappella "Sistina" ha iniziato a pubblicare in esclusiva con l'etichetta discografica Deutsche Grammophon.

Nel 2016 è stata insignita del prestigioso premio internazionale Echo Klassik per il CD Cantate Domino.

I Pueri Cantores[modifica | modifica wikitesto]

Tralasciando le remote notizie riguardanti una scuola di fanciulli cantori organizzata da san Gregorio Magno nel VI secolo per le cerimonie papali, e che possiamo considerare un'antenata di quella attuale, possiamo ricordare che il Maestro Perosi, divenuto direttore della Cappella Sistina nel 1898, aveva introdotto nel coro fanciulli cantori, espellendone gli oramai esigui cantori evirati, affiancandoli ai falsettisti già facenti parte del coro.

Questi pueri cantores non erano però a tutti gli effetti membri della Cappella Sistina in quanto solo all'occorrenza venivano chiamati a farne parte da altri cori della città di Roma.

I pueri cantores della Cappella Sistina nella attuale configurazione vennero istituiti ufficialmente nel 1956, con la nomina alla direzione della Cappella Musicale Pontificia Sistina del maestro Domenico Bartolucci, il quale provvide anche ad un generale riordino della secolare Istituzione vaticana.

Venne così organizzata una scuola comprendente, inizialmente, l'ultimo anno della classe elementare e l'intera scuola media (solo da qualche anno è stata aggiunta la quarta elementare). L'istruzione musicale dei pueri fu affidata per quasi quarant'anni a padri serviti Giovanni Maria Catena e Raffaele Maria Preite. In seguito alla morte di padre Catena, avvenuta nel 1992, il maestro Bartolucci affidò l'incarico di Magister Puerorum al maestro Renzo Cilia il quale lavorò in stretto contatto con lui fino al 1997. Nel 1998, anno successivo al suo insediamento, Giuseppe Liberto affidò l'incarico a Marcos Pavan, Successivamente nel 2010 il direttore Massimo Palombella nomina Luciano Luciani e Adriano Caroletti Maestri dei Pueri fino al 2014, quando rientra in carica il Maestro Pavan coadiuvato dal vice Michele Marinelli.

I pueri cantores vengono selezionati in III elementare, nella loro scuola d'origine o nella propria parrocchia, e chiamati successivamente ad un'audizione nella Sala Pio XII dove il Coro prova i brani da eseguire. I ragazzi scelti affrontano sei anni di canto (di cui uno preparatorio), dalla III elementare alla III media (voce permettendo). I ragazzi di V elementare entrano ufficialmente nel coro, dopo gli anni preparatori, il giorno di santa Cecilia in cui la classe entrante recita il giuramento ad alta voce nella basilica di Santa Cecilia in Trastevere.

La giornata dei pueri cantores si sviluppa così, dal lunedì al venerdì:

  • ore 08:00 - 12:00: entrata a scuola e lezioni scolastiche
  • ore 12:00 - 13:30: prima prova
  • ore 13:30 - 14:20: pranzo
  • ore 14:20 - 15:20: lezione scolastica
  • ore 15:30 - 16:30: seconda prova e fine della giornata scolastica

Cronotassi[modifica | modifica wikitesto]

Maestri direttori[modifica | modifica wikitesto]

Responsabili della Cappella Musicale Pontificia[modifica | modifica wikitesto]

Personalità legate al coro[modifica | modifica wikitesto]

Tra i giovani fanciulli cantori del Coro della Cappella Sistina fecero parte tra gli altri anche Odoardo Ceccarelli, Beniamino Gigli, Nazzareno De Angelis, Alberto Sordi - che cantò come soprano durante il pontificato di papa Pio XI e, sotto il pontificato di papa Giovanni XXIII, i fratelli Michetti che fondarono in seguito il gruppo musicale de "i Cugini di Campagna", nonché Giorgio Brandi, membro del medesimo gruppo. Tra i cantanti lirici con una carriera più o meno importante si possono citare il tenore Bruno Beccaria, considerato in Sistina tra i migliori contralti che i Pueri Cantores abbiano mai avuto, il tenore Gianni Bavaglio, il tenore Giuseppe Sabbatini, il basso Otello Felici, il baritono Pietro Spagnoli, il tenore Vittorio Grigolo ed il tenore Luciano Ganci. Secondo Francesco Cossiga tra i pueri cantores vi era, negli anni Trenta, anche un giovane Giulio Andreotti[4].

Discografia[modifica | modifica wikitesto]

  • 2013 – Cappella Musicale Pontificia Sistina/Massimo Palombella, Habemus Papam, CD, Deutsche Grammophon
  • 2014 – Cappella Musicale Pontificia Sistina/Massimo Palombella, Puer natus est nobis, Natale con Papa Francesco, CD, Deutsche Grammophon
  • 2015 – Cappella Musicale Pontificia Sistina/Massimo Palombella, Cantate Domino, La Cappella Sistina e la musica dei Papi, CD, Deutsche Grammophon
  • 2016 – Cappella Musicale Pontificia Sistina/Massimo Palombella, Palestrina, Missa Papae Marcelli" (ed. critica)/9 Mottetti, CD, Deutsche Grammophon
  • 2017 – Cappella Musicale Pontificia Sistina/Massimo Palombella, Veni Domine, Advent & Christmas at the Sistine Chapel, CD, Deutsche Grammophon
  • 2019 - Cappella Musicale Pontificia Sistina/Massimo Palombella, O Crux Benedicta. Lent and Holy Week at the Sistine Chapel Choir, CD, Deutsche Grammophon

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Lettera Apostolica in forma di Motu proprio circa la Cappella Musicale Pontificia, 19.01.2019, su press.vatican.va. URL consultato il 19 gennaio 2018.
  2. ^ Cappella Sistina: Gisotti, a mons. Pavan la guida "ad interim", su agensir.it. URL consultato il 20 maggio 2020.
  3. ^ Già ad interim dal 10 luglio 2019.
  4. ^ Aldo Cazzullo, Cossiga: Andreotti? Ama giocare a poker. Mi ha sempre battuto, Corriere della Sera, 11 gennaio 2009. URL consultato il 20 gennaio 2019.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

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