Campo base

Disambiguazione – Se stai cercando il programma televisivo di Ambrogio Fogar, vedi Campo base - Il mondo dell'avventura.
Le tende del campo base nepalese della via normale all'Everest

Il campo base è il campo principale, costituito da una o più tende, di una spedizione alpinistica, utilizzato come punto di appoggio e di partenza per la scalata di una montagna.[1]

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

Viene allestito in luoghi considerati sicuri (cioè ragionevolmente al riparo da valanghe e scariche di pietre) e attrezzato con piccoli edifici, tende, viveri e spesso altri generi di conforto. Nel campo base gli alpinisti possono sostare piuttosto comodamente o rifugiarsi in caso di condizioni meteorologiche e climatiche avverse. In alta montagna le condizioni meteo variano in maniera repentina e talvolta imprevedibile, dunque risultano particolarmente utili.

Campi alti[modifica | modifica wikitesto]

Oltre al campo base, nel caso delle montagne che richiedono più giorni di scalata, come gli ottomila, lungo il percorso vengono allestiti diversi campi alti[2] o campi di quota.[1] Sul versante meridionale dell'Everest, ad esempio, vengono solitamente eretti quattro diversi campi alti (contrassegnati da un numero progressivo: I, II, III e IV), a quote sempre maggiori, lungo un determinato percorso per raggiungere la vetta.

L'uso di più campi alti in una scalata è tipico nelle procedure di acclimatamento d'alta quota: la tecnica che usualmente si utilizza a tal fine è quella di salire fino ad un campo superiore per poi ridiscendere ad un campo inferiore per pernottare e così nei giorni successivi salendo via via verso campi a quote maggiori.[3]

Tra il campo base e i primi campi alti può inoltre essere posto un ulteriore "campo base avanzato" (in inglese Advanced Base Camp, abbreviato ABC), avente anch'esso lo scopo di deposito di materiali.[1]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c AA.VV., Campo, in La montagna. Grande enciclopedia illustrata, vol. 2, Istituto Geografico De Agostini, 1976, pp. 175-176.
  2. ^ Mondinelli, pp. 225-246.
  3. ^ Mondinelli, p. 128.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]