Caetano Veloso

Caetano Veloso
Caetano Veloso nel 2019
NazionalitàBandiera del Brasile Brasile
GenereTropicalismo[1][2][3][4][5]
Música popular brasileira[1][2][6]
Periodo di attività musicale1960 – in attività
Strumentovoce, chitarra
Sito ufficiale

Caetano Emanuel Viana Telles Veloso (Santo Amaro da Purificação, 7 agosto 1942) è un cantautore e chitarrista brasiliano.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Caetano Veloso, nato nello Stato di Bahia, è uno dei più popolari e autorevoli cantautori brasiliani. Figlio di José Telles Veloso ("Seu Zezinho") e Claudionor Vianna Telles Veloso ("Dona Canô"), ha avuto sette fratelli ed è stato lui a scegliere il nome Maria Bethânia per la sorella minore (la sesta figlia dei suoi genitori), che è stata chiamata così da una famosa canzone, un valzer pubblicato il 18 giugno 1946 da Nelson Gonçalves.[7][8] La sorella si è rivelata essere un'ottima cantante, famosa quanto Caetano stesso, a partire dagli anni settanta.

Caetano Veloso al III Festival della musica popolare, 1967 (Archivio nazionale)

Ha iniziato la sua carriera con la bossa nova, ma ha presto iniziato l'esplorazione e la creazione di stili diversi, resi con un proprio senso estetico, noto come MPB (musica popolare brasiliana), spostando pian piano il suono del pop brasiliano verso l'attivismo politico con un'attenzione sociale, associata con il movimento hippie degli anni 1960 e le sue opere tropicaliste.

La collocazione politica di Veloso gli provocò la persecuzione da parte della dittatura militare che ha mantenuto il potere fino al 1984; le sue canzoni venivano frequentemente censurate e, in alcuni casi, proibite. A causa dell'AI-5, Veloso e Gilberto Gil trascorsero diversi mesi in prigione per "attività anti-governative" nel 1968 e andarono infine in esilio a Londra.

Nel corso degli anni ottanta, la popolarità di Veloso al di fuori del Brasile è aumentata, specialmente in Israele, in Francia e in Africa, e nel 1990 ha ricevuto il Premio Tenco. Nel 2002 Veloso ha pubblicato un libro autobiografico dove racconta anche la storia recente del Brasile, in tutti i suoi aspetti, Verità tropicale. Musica e rivoluzione nel mio Brasile.

Nel 2004, era una delle più autorevoli e prolifiche pop star del mondo latino americano, con oltre cinquanta dischi all'attivo, tra cui brani utilizzati per le colonne sonore di film come Happy Together di Wong Kar-wai, Parla con lei di Pedro Almodóvar e Frida di Julie Taymor.

È stato anche un grande amico del regista Michelangelo Antonioni, per il quale ha scritto nel 2004 la colonna sonora del film Eros (l'episodio diretto da Antonioni è "Il filo pericoloso delle cose").

Il 15 febbraio 2013 ha partecipato come ospite alla quarta serata del Festival di Sanremo, condotto da Fabio Fazio, esibendosi insieme a Stefano Bollani.

Nel 2015 e nel 2016 intraprende con il collega e vecchio amico Gilberto Gil una lunga tournée internazionale ("Dois amigos, um século de música"), che include anche alcune date in Italia, per celebrare i 50 anni di carriera di entrambi.[9][10][11]

Sempre impegnato nella solidarietà e nel sostegno alle iniziative culturali e sociali ha ricordato in un suo concerto tenutosi il 15 marzo 2018 l'attivista per i diritti umani Marielle Franco, assassinata la sera precedente.[12]

Il 12 maggio 2018 si è esibito all'Eurovision Song Contest cantando assieme a Salvador Sobral la canzone vincitrice nel 2017, Amar pelos dois come interval act nella finale.

Nel 2018 ha partecipato al disco Que Bom di Stefano Bollani con due canzoni: La nebbia a Napoli e Michelangelo Antonioni.

Stile musicale[modifica | modifica wikitesto]

Caetano Veloso viene ricordato per essere stato, insieme a Gilberto Gil, il principale esponente del tropicalismo:[3] stile di música popular brasileira che fonde sonorità brasiliane a quelle della musica popolare britannica e statunitense.[5] Si ispira a stili quali la bossa nova, principale punto di riferimento dell'artista, il samba, il rock 'n' roll, il blues, il jazz, il beat e la psichedelia.[1][2][5] Qualcuno riconduce le sue influenze all'arte postmoderna e alla pop art.[1] Dopo gli esordi con la bossa nova (Domingo, 1967), l'artista ha definito il tropicalismo con album quali Tropicalia ou Panis et Circencis (1968), realizzato al fianco di altri artisti della corrente.[1] Si è successivamente immedesimato nel cantautorato di stampo anglosassone (Caetano Veloso, 1971; Transa, 1972), nel funk e reggae (Bicho, 1977; Muito, 1978), ritornando occasionalmente nella bossa nova (Noites do Norte, 2000) e concedendosi infine alcune incursioni più sperimentali (Araçá Azul, 1972; Estrangeiro, 1989; Circuladô, 1991).[4]

Vita privata[modifica | modifica wikitesto]

Dal primo matrimonio con Dedé Gadelha (cugina del musicista Líber Gadelha), ha avuto un figlio, il cantante Moreno Veloso, e una figlia, Julia, morta piccolissima. Dopo aver divorziato si è risposato con Paula Lavigne, che gli ha dato due figli maschi. La coppia ha allevato per un periodo il futuro attore Joao Vicente de Castro, rimasto orfano di padre all'età di otto anni (Veloso era stato suo padrino di battesimo). Anche questo secondo matrimonio si è concluso col divorzio, ma nel 2016 Veloso e Lavigne hanno deciso di tornare a convivere, in un'unione stabile.

Discografia[modifica | modifica wikitesto]

Caetano Veloso mentre firma un autografo al Teatro Smeraldo di Milano (1996)

Filmografia[modifica | modifica wikitesto]

Opere letterarie[modifica | modifica wikitesto]

  • Caetano Veloso, Verità tropicale: Musica e rivoluzione nel mio Brasile, Feltrinelli, Milano, 2003
  • Caetano Veloso, Alegria, Alegria, Rio de Janeiro, Brasile, Pedra que Ronca, 1997.
  • Caetano Veloso, Verdade tropical, San Paolo, Brasile, Companhia das Letras, 1997.
  • Caetano Veloso, Letra só, San Paolo, Brasile, Companhia das Letras, 2003.
  • Caetano Veloso, Tropical Truth: A Story of Music and Revolution in Brazil, New York, Alfred A. Knopf, 2003.
  • Caetano Veloso, O mundo não é chato, San Paolo, Brasile, Companhia das Letras, 2005.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c d e Francesco Gazzara, Lounge music: il blues dell'uomo bianco: storia, generi e protagonisti della musica di sottofondo, Castelvecchi, 2003, p. 78.
  2. ^ a b c (EN) Caetano Veloso, su AllMusic, All Media Network.
  3. ^ a b Patrizio Gonnella, Susanna Marietti, Jailhouse rock: 100 musicisti dietro le sbarre, LIT, capitolo 38 "Gilberto Gil e Caetano Veloso".
  4. ^ a b (EN) Caetano Veloso, su scaruffi.com. URL consultato l'11 dicembre 2017.
  5. ^ a b c Autori vari, Brasile, EDT, 2008, p. 57.
  6. ^ (PT) Caetano Veloso chega aos 70 anos como o maior nome da MPB, su www1.folha.uol.com.br. URL consultato l'11 dicembre 2017.
  7. ^ (PT) Caetano Veloso - Dados biográficos, su Dicionário Cravo Albim da Música popular brasileira. URL consultato il 17 ottobre 2022.
  8. ^ Veloso, pp. 98-99.
  9. ^ Notas Musicais: Eis o roteiro da turnê de Caetano e Gil que, provavelmente, vai originar DVD, su blognotasmusicais.com.br. URL consultato il 26 febbraio 2016.
  10. ^ Olivier Cathus, Un Siècle de Musique, la tournée de Caetano Veloso et Gilberto Gil, su afro-sambas.fr. URL consultato il 26 febbraio 2016.
  11. ^ Caetano Veloso e Gilberto Gil in tour, al via le date italiane, su Adnkronos. URL consultato il 26 febbraio 2016.
  12. ^ (PT) Show de Caetano Veloso, que seria um protesto contra a censura, abraça tributo à vereadora assassinada Marielle Franco [collegamento interrotto], su cultura.rj.gov.br, Secretaria de Cultura. Governo do Rio de Janeiro., 16 marzo 2018. URL consultato il 19 marzo 2018.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Gildo De Stefano, Il popolo del samba. La vicenda e i protagonisti della storia della musica popolare brasiliana, Prefazione di Chico Buarque de Hollanda, Introduzione di Gianni Minà, RAI-ERI, Roma 2005, ISBN 88-397-1348-4
  • Giancarlo Mei, Canto Latino. Origine, evoluzione e protagonisti della musica popolare del Brasile, Stampa Alternativa, Viterbo, 2004, Prefazione di Sergio Bardotti, Postfazione di Milton Nascimento
  • Gildo De Stefano, Saudade Bossa Nova: musiche, contaminazioni e ritmi del Brasile, Prefazione di Chico Buarque, Introduzione di Gianni Minà, Logisma Editore, Firenze 2017, ISBN 978-88-97530-88-6
  • Marco Molendini, Caetano Veloso: un cantautore contromano, Stampa Alternativa-Nuovi Equilibri, 1994.
  • Giuseppe Vigna, Caetano Veloso: la luna e la rosa, Tarab edizioni, 1995.
  • Ivo Franchi, Caetano Veloso, Editori Riuniti, 2002.
  • Giancarlo Mei, Canto Latino: Origine, Evoluzione e Protagonisti della Musica Popolare del Brasile, Stampa Alternativa-Nuovi Equilibri, 2004.
  • Marco Molendini, Caetano Veloso e Gilberto Gil: fratelli Brasile, Stampa Alternativa-Nuovi Equilibri, 2004.
  • Luís Carlos de Morais Junior, Crisólogo: O estudante de poesia Caetano Veloso, Rio de Janeiro, Brasile, HP Comunicação, 2004.
  • Caetano Veloso, Verità tropicale – Musica e rivoluzione nel mio Brasile, Roma, SUR, 2019, ISBN 978-88-6998-101-2. (Verdade tropical, Companhia das Letras, São Paulo, 1997)

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Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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