Blue Cheer

Blue Cheer
I Blue Cheer nel 1968
Paese d'origineBandiera degli Stati Uniti Stati Uniti
GenereHard rock[1]
Acid rock[1]
Rock psichedelico[1]
Blues rock[1]
Heavy metal[1]
Proto-metal[2]
Periodo di attività musicale1966 – 1972
1988 – 2009
EtichettaPolygram Records
Philips Records
Album pubblicati13
Sito ufficiale

I Blue Cheer sono stati un gruppo musicale statunitense formato a San Francisco nel 1966 e scioltosi definitivamente nel 2009, dopo una prima dipartita nel 1972 e un successivo ritorno alle scene nel 1988, considerato tra i padri fondatori della musica heavy metal, dello stoner rock e del grunge.[1][3][4][5]

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Storico power trio, era composto originariamente dal cantante e bassista Dickie Peterson, il chitarrista Leigh Stephens, ed il batterista Paul Whaley.[6]; nel 1968 Stephens venne sostituito da Randy Holden[7]

Il loro primo successo fu una cover di Summertime Blues di Eddie Cochran contenuta nell'album di debutto Vincebus Eruptum (1968).[5] Il singolo si posizionò al numero 14 della classifica Billboard Hot 100, e fu il miglior posizionamento ottenuto da un loro singolo, mentre l'album arrivò fino alla posizione 11 della Billboard 200.[6]

Il 12 ottobre 2009 morì il fondatore e unico membro fisso Dickie Peterson.[8]

Discografia parziale[modifica | modifica wikitesto]

Album in studio
Album dal vivo
Raccolte
  • 1970 - The Best Of Blue Cheer
  • 1982 - Motive
  • 1986 - Louder Than God: The Best Of Blue Cheer
  • 1988 - The History Of Blue Cheer – Good Times Are So Hard To Find
  • 1990 - Summertime Blues
  • 2003 - Vincebus Eruptum + Outsideinside
  • 2005 - Records Of Yesteryear
  • 2012 - 7
  • 2017 - Beginnings
EP
  • 2008 - Blue Cheer Rollin' Dem Bones
Demo
  • 2018 - The '67 Demos

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c d e f allmusic.com - Blue Cheer
  2. ^ allmusic.com - Recensione "Hit Parader Salutes 20 Years of Metal"
  3. ^ Explore: Soner metal - AllMusic, su allmusic.com, Allmusic.com. URL consultato il 23 ottobre 2010 (archiviato dall'url originale il 17 ottobre 2010).
  4. ^ The History of Rock Music. Blue Cheer: biography, discography, reviews, links
  5. ^ a b Blue Cheer - Vincebus Eruptum :: Le Pietre Miliari di OndaRock, su OndaRock. URL consultato il 20 agosto 2021.
  6. ^ a b Johannes Antonius van den Heavel (a cura di), Enciclopedia Rock, Hard & Heavy, Arcana Editrice, 1991, ISBN 88-85859-77-1.
  7. ^ Rolf-Ulrich Kaiser, Blue Cheer, in Guida alla musica pop, Milano, Arnoldo Mondadori Editore, 1971, p. 213.
  8. ^ R.I.P. Blue Cheer's Dickie Peterson | News | Pitchfork, su pitchfork.com.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Controllo di autoritàVIAF (EN124233170 · ISNI (EN0000 0001 0657 0395 · LCCN (ENn92004349 · GND (DE16040733-3 · BNF (FRcb13902027n (data) · WorldCat Identities (ENlccn-n92004349