Bianca (astronomia)

Disambiguazione – Se stai cercando l'asteroide omonimo, vedi 218 Bianca.
Bianca
(Urano VIII)
Bianca in orbita intorno ad Urano
Satellite diUrano
Scoperta23 gennaio 1986
ScopritoreBradford A. Smith /
Voyager 2
Parametri orbitali
Semiasse maggiore59 166 km
Periodo orbitale0,434578986 ± 0,000000022 giorni[1]
Inclinazione rispetto
all'equat. di Urano
0,19308 ± 0,054° (rispetto all'equatore di Urano)[1]
Eccentricità0,00092 ± 0,000118[1]
Dati fisici
Diametro medio21 km
Superficie~8.300 km2[2]
Volume~71.100 km3[2]
Massa
8 × 1017 kg[2]
Densità media~1,3 g/cm³(ipotizzata)[3]
Acceleraz. di gravità in superficie~0,0086 m/s2
Velocità di fuga~0,022 km/s[2]
Periodo di rotazioneRotazione sincrona[4]
Inclinazione assialenulla[4]
Temperatura
superficiale
~64 K[2] (media)
Pressione atm.nulla
Albedo0,07[3][5]; 0,08 ± 001[6]
Rappresentazione artistica del satellite

Bianca è un satellite di Urano. È stato scoperto dalle immagini riprese dalla sonda spaziale Voyager 2 il 23 gennaio 1986 ricevendo la designazione provvisoria S/1986 U 9.[7]

Prende il suo nome dalla sorella di Caterina, nella commedia La bisbetica domata di William Shakespeare. Inizialmente era stato chiamato Peaseblossom, dal nome di una fata del Sogno di una notte di mezza estate di Shakespeare, ma a causa di un conflitto di nomenclatura tra USA e URSS il nome venne successivamente mutato dalla IAU in quello attuale di Bianca.
È anche designato come Urano VIII.[8]

Bianca appartiene al gruppo di satelliti Porzia, che include oltre alla stessa Porzia anche Cressida, Desdemona, Giulietta, Rosalinda, Cupido, Belinda e Perdita.[6] Tutti questi satelliti hanno orbite e proprietà fotometriche simili.[6]

Dalle immagini del Voyager 2, Bianca appare come uno sferoide prolato, con l'asse maggiore puntato nella direzione di Urano e un rapporto tra gli assi di 0,7 ± 0,2.[4] Il colore della superficie è grigio.[4]

A parte la sua orbita,[1] il raggio orbitale di 27 km,[4] le dimensioni e l'albedo,[6] praticamente nient'altro è conosciuto di questa luna.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c d Jacobson, R. A. (1998). The Orbits of the Inner Uranian Satellites From Hubble Space Telescope and Voyager 2 Observations. The Astronomical Journal 115 (3): 1195–1199. Bibcode 1998AJ....115.1195J. doi:10.1086/300263
  2. ^ a b c d e Calcolata
  3. ^ a b Planetary Satellite Physical Parameters, su ssd.jpl.nasa.gov, JPL (Solar System Dynamics), 24 ottobre 2008.
  4. ^ a b c d e Karkoschka, Erich (2001). Voyager's Eleventh Discovery of a Satellite of Uranus and Photometry and the First Size Measurements of Nine Satellites. Icarus 151 (1): 69–77. Bibcode 2001Icar..151...69K. doi:10.1006/icar.2001.6597.
  5. ^ Dr. David R. Williams, Uranian Satellite Fact Sheet, su nssdc.gsfc.nasa.gov, NASA (National Space Science Data Center), 23 novembre 2007. URL consultato il 12 dicembre 2008.
  6. ^ a b c d Karkoschka, Erich (2001). Comprehensive Photometry of the Rings and 16 Satellites of Uranus with the Hubble Space Telescope. Icarus 151 (1): 51–68. Bibcode 2001Icar..151...51K. doi:10.1006/icar.2001.6596.
  7. ^ B. A. Smith, Satellites and Rings of Uranus, in IAU Circular, vol. 4168, 27 gennaio 1986. URL consultato il 31 ottobre 2011.
  8. ^ Planet and Satellite Names and Discoverers, su Gazetteer of Planetary Nomenclature, USGS Astrogeology, 21 luglio 2006. URL consultato il 6 agosto 2006.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

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Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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