Benigno De Grandi

Benigno De Grandi
Benigno De Grandi con la maglia del Palermo
Nazionalità Bandiera dell'Italia Italia
Calcio
Ruolo Allenatore (ex centrocampista)
Carriera
Giovanili
Salsomaggiore
Squadre di club1
1945-1946Fiorenzuola? (?)
1946-1948Mantova2 (0)
1948-1949Seregno28 (11)
1949-1951Milan42 (3)
1951-1954Palermo79 (6)
1954-1955Sampdoria0 (0)
1955-1957Palermo18 (6)
Carriera da allenatore
1964-1965Spezia
1966-1967Palmese
1970-1971PalermoVice
1971-1972Palermo
1972Taranto
1973-1974Turris
1974-1975Bolzano
1975-1976Palermo
1984-1985Alcamo
1 I due numeri indicano le presenze e le reti segnate, per le sole partite di campionato.
Il simbolo → indica un trasferimento in prestito.
 

Benigno De Grandi, detto Ninetto (Salsomaggiore Terme, 15 giugno 1924Palermo, 11 dicembre 2014[1]), è stato un allenatore di calcio, dirigente sportivo e calciatore italiano, di ruolo centrocampista.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Per la sua eleganza fuori dal campo Aldo Boffi gli diede il soprannome Fiordaliso.[2]

Dopo la carriera sportiva ha vissuto a Palermo.[3] Col contratto firmato che aveva firmato con il club rosanero comprò un albergo nella natìa Salsomaggiore Terme.[4] Sposò Liliana Pitruzzella, Miss Palermo.[5]

È il padre del pittore Francesco De Grandi.

Caratteristiche tecniche[modifica | modifica wikitesto]

Giocatore[modifica | modifica wikitesto]

Era un mediano sinistro con un ottimo controllo di palla e in grado di fornire assist in maniera precisa,[4] così come era abile nei compiti di marcatura delle mezze ali avversarie e nella regia difensiva.[2]

Mentre militava nel Milan, Gianni Brera lo definì il quarto svedese, poiché gli altri tre erano i componenti del Gre-No-Li.[4]

Allenatore[modifica | modifica wikitesto]

Il suo stile di gioco era offensivo.[6]

Carriera[modifica | modifica wikitesto]

Giocatore[modifica | modifica wikitesto]

Giocò con Salsomaggiore, Fiorenzuola,[7] Mantova e Seregno prima di passare al Milan, con cui esordì in Serie A il 20 novembre 1949 e vinse uno scudetto e una Coppa Latina nella seconda delle due stagioni in rossonero (1950-1951).

Nel 1951 passò al Palermo. Per la stagione 1954-1955 venne prestato alla Sampdoria,[8] quindi chiuse la carriera con la società rosanero dopo la stagione 1956-1957,[9] nella quale non fu mai impiegato.

In carriera ha totalizzato complessivamente 121 presenze e 9 reti in Serie A.

Allenatore e dirigente[modifica | modifica wikitesto]

Allenò lo Spezia nel 1964-1965 venendo esonerato a stagione in corso.[10]

Nel 1970-1971 è inizialmente allenatore in seconda del Palermo, squadra nella quale aveva militato da calciatore.[11] Nel gennaio 1971 subentra a campionato in corso prendendo il posto dell'esonerato Carmelo Di Bella, suo primo tecnico, sollevato dall'incarico in seguito alla sconfitta per 1-0 contro la Reggina.[5][11] Ottiene la salvezza[5] portando la squadra dal penultimo al 13º posto;[6] confermato anche per la stagione successiva,[6] ottiene la promozione in Serie A dopo aver lottato a lungo per il primo posto e averne ottenuto il terzo finale.[12] Nonostante ciò lasciò i rosanero, dopo che alcune sue richieste di mercato non furono esaudite.[12] Venne sostituito da Umberto Pinardi.

Dopo brevi esperienze sulle panchine del Taranto (subentrato ed esonerato),[13] della Turris[14] e del Bolzano,[15] tornò sulla panchina del Palermo nel 1975-1976, ma questo ciclo fu meno fortunato del primo.[12] Nella stagione successiva divenne direttore sportivo della società rosanero.[12][16]

È stato anche Direttore Tecnico e osservatore in varie squadre siciliane.[17] A partire dal 2003 ha commentato per alcuni anni le partite del Palermo su TGS.[1]

Palmarès[modifica | modifica wikitesto]

Giocatore[modifica | modifica wikitesto]

Club[modifica | modifica wikitesto]

Competizioni nazionali[modifica | modifica wikitesto]
Milan: 1950-1951
Competizioni internazionali[modifica | modifica wikitesto]
Milan: 1951

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b Calcio: morto a Palermo Ninetto De Grandi palermo.repubblica.it
  2. ^ a b Profilo su Magliarossonera.it
  3. ^ Luigi Tripisciano, Album rosanero, Palermo, Flaccovio Editore, giugno 2004, p. 113, ISBN 88-7804-260-9.
  4. ^ a b c Prestigiacomo, p.39.
  5. ^ a b c Prestigiacomo, p.40.
  6. ^ a b c Prestigiacomo, p.92.
  7. ^ Dal Fiorenzuola alla Serie A Archiviato il 15 settembre 2016 in Internet Archive. Fiorenzuola1922.com
  8. ^ Prestigiacomo, p.53.
  9. ^ Le liste di trasferimento 1957-58, Il Corriere dello Sport, 30 agosto 1957, pag. 3
  10. ^ Gli allenatori Acspezia.com
  11. ^ a b Barbera: "Ora De Grandi, poi vedremo", Il Corriere dello Sport, 20 gennaio 1971, pag.9
  12. ^ a b c d Prestigiacomo, p.41.
  13. ^ Taranto Calcio 1972-1973 Xoomer.virgilio.it
  14. ^ La gloriosa Turris Archiviato il 1º febbraio 2014 in Internet Archive. Torreomnia.com
  15. ^ La storia-Il calcio a Bolzano e il Bolzano Calcio
  16. ^ Luigi Tripisciano, Album rosanero, Palermo, Flaccovio Editore, giugno 2004, p.41, ISBN 88-7804-260-9.
  17. ^ Dal Nord con amore: rosanero venuti dal ‘continente’ Golsicilia.it

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Giuseppe Bagnati; Vito Maggio; Vincenzo Prestigiacomo, Il Palermo racconta: storie, confessioni e leggende rosanero, Palermo, Grafill, giugno 2004, p. 253, ISBN 88-8207-144-8.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]