Aymeric de Chalus

Aymeric de Chalus
cardinale di Santa Romana Chiesa
 
Incarichi ricoperti
 
Nato1270 circa a Châlus
Ordinato presbiteroin data sconosciuta
Nominato arcivescovo24 settembre 1322 da papa Giovanni XXII
Consacrato arcivescovopost 24 settembre 1322
Creato cardinale20 settembre 1342 da papa Clemente VI
Deceduto31 ottobre 1349 ad Avignone
 

Aymeric de Chalus (anche de Chazlus, de Châtelus e Castrolucii) (Châlus, 1270 ca. – Avignone, 31 ottobre 1349) è stato un cardinale e arcivescovo cattolico francese; cugino di papa Clemente VI, era noto come il cardinale di Chartres.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Nato nel castello di Châlus, nella diocesi di Limoges, studiò presso l'Università di Bologna e si laureò in utroque iure. Nel 1314 divenne canonico del capitolo della cattedrale di Limoges. Dopo l'ordinazione sacerdotale fu arcidiacono di Tours, capellano papale ed infine uditore della Sacra Romana Rota. Fu nominato governatore di Ferrara da papa Giovanni XXII.

Il 24 settembre 1322 fu eletto arcivescovo di Ravenna e mantenne la carica fino al 13 maggio 1332, quando venne trasferito alla sede di Chartres.

Fu creato cardinale presbitero con il titolo dei Santi Silvestro e Martino ai Monti nel concistoro del 20 settembre 1342. Dopo aver rinunciato alla sede di Chartres, fu nominato legato in Lombardia il 2 dicembre 1342.

Successione apostolica[modifica | modifica wikitesto]

La successione apostolica è:

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Predecessore Arcivescovo metropolita di Ravenna Successore
Rinaldo da Polenta
(arcivescovo eletto)
24 settembre 1322 – 13 maggio 1332 Guido de Roberti
Predecessore Vescovo di Chartres
(titolo personale di arcivescovo)
Successore
Jean du Plessis-Pasté 13 maggio 1332 – 20 settembre 1342 Guillaume Lamy
Predecessore Cardinale presbitero dei Santi Silvestro e Martino ai Monti Successore
Pierre des Chappes 20 settembre 1342 – 31 ottobre 1349 Pierre de Cros
Controllo di autoritàVIAF (EN138146462588427770112 · CERL cnp02161375 · GND (DE1101607629 · WorldCat Identities (ENviaf-138146462588427770112