Automotrice M2 serie 120

Automotrice MCL M2.120
Automotrice
Anni di progettazione 1951
Anni di costruzione 1952-1957
Anni di esercizio 19522008
Quantità prodotta 27 unità
Costruttore Breda
Lunghezza 18.250 mm (fuori respingenti)
Larghezza 2.450 mm
Altezza 3.350 mm
Capacità 57 posti a sedere, 70 posti in piedi
Scartamento 950 mm
Interperno 10.500 mm
Passo dei carrelli 2.100 mm
Massa in servizio 31,7 t
Massa a vuoto 30,7 t
Rodiggio B 2'
Diametro ruote motrici 750 mm
Tipo di trasmissione idrodinamica
Potenza oraria 338,3 kW
Velocità massima omologata 70 km/h
Alimentazione Diesel
Tipo di motore Diesel Breda tipo D 19 S/A
Dati tratti da:
Marra, op. cit, p. 209

L'automotrice M2 serie 120 è un rotabile automotore, a carrelli e con motorizzazione diesel, delle Ferrovie Calabro Lucane costruita dalla Breda.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Le automotrici M2.120 vennero ordinate in numero di 27 unità alla Breda (presso la MCL assunsero le matricole 121 ÷ 147), nel dopoguerra, dalla società Mediterranea Calabro Lucane allo scopo di ammodernare i convogli, ancora in tanti casi effettuati con trazione a vapore, sulle proprie linee ferroviarie dati i limiti evidenti in termini di capienza delle automotrici monodirezionali a 2 assi[1].

Questa serie di automotrici, costruite tra il 1952 ed il 1957[2], sono considerate concettualmente derivate dalle ALn 880 FS. Vennero costruite anche 8 rimorchiate analoghe ad esse immatricolate come R.1001÷1008. Furono assegnate ai depositi locomotive di Bari, Potenza, Cosenza e Catanzaro.

Automotrice 143 a Cosenza nel 1974

Tra il 1966 e il 1975 tutte le unità (tranne la 128, distrutta da un incendio a Gimigliano nel 1964) furono ammodernate dalla Breda e dalla Ferrosud di Matera[2] con sostituzione dei motori (furono installati i Breda tipo ID19SD12P delle più recenti M2.200), della trasmissione (divenuta idraulica) e alcune modifiche alla cassa (soppressione degli intercomunicanti, sostituzione di porte e finestrini), venendo riclassificate nella serie M2.120R[3]. Alcune, nel tempo, radiate dal servizio e demotorizzate hanno continuato ad essere usate come rimorchiate.

Il gruppo iniziò ad essere radiato a fine anni Ottanta; le ultime due unità prestarono servizio presso il deposito di Cosenza fino al 2008[3]. Con l'incidente avvenuto a Rogliano della M2.132R, e il conseguente accantonamento presso Cosenza, è stata sancita la fine dell'attività del gruppo 120, che tuttavia vede uno spiraglio di riutilizzo nell'attività come treno storico per la linea silana.

Casse, carrelli e telaio di due unità (137R e 144R) sono state utilizzate nel 1994 dalle Officine Fiore di Caserta per la costruzione dell'automotrice prototipo AMS 801 delle Ferrovie Appulo Lucane[4].

Caratteristiche[modifica | modifica wikitesto]

Sono automotrici a carrelli con un solo motore diesel Breda tipo D19 e trasmissione idrodinamica Vulcan-Sinclair; sono accoppiabili a comando multiplo e possono raggiungere la velocità di 70 km/h. Caratteristico il frontale con parabrezza a tre sezioni divise e porta frontale intercomunicante; le porte di ingresso sono le classiche a battente modificate, in occasione del riammodernamento, in porte a comando pneumatico. La ricostruzione comportò anche l'applicazione di finestrini unificati tipo Klein[5].

Automotrici strettamente derivate dalle M2 serie 120 furono fornite dalla Breda alle ferrovie della Tessaglia e alle Ferrovie Greche Nord-Ovest: entrambe a scartamento ridotto, risultavano ancora in servizio nei primi anni Ottanta[6].

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Antonio Federici,Le ferrovie Calabro Lucane, in TuttoTreno Tema 14 pagg 68-73.
  2. ^ a b Marra, p. 209.
  3. ^ a b Marra, p. 210.
  4. ^ Marra, p. 221.
  5. ^ PHOTORAIL - Le regine delle FCL, su photorail.com. URL consultato il 13-11-2009 (archiviato dall'url originale il 21 novembre 2008).
  6. ^ Stefano Garzaro e Angelo Nascimbene, Automotrici ALn 880 ALn 990 e Rimorchi, Torino, Edizioni Elledi, 1985, ISBN 88-7649-039-6, p. 68.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Pietro Marra, Calabro Lucane. Piccole ferrovie tra Puglia, Basilicata e Calabria, Bagnacavallo, PGM, 2016, ISBN 978-88-909824-1-5.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

  Portale Trasporti: accedi alle voci di Wikipedia che trattano di trasporti