Automotore

Automotore è un termine ferroviario di uso corrente derivato dalla sostantivazione di "carrello automotore", denominazione con cui le Ferrovie dello Stato (FS) definirono le locomotive da manovra di potenza inferiore a 200 CV (147 kW).

Storia[modifica | modifica wikitesto]

La grande diffusione conseguente al successo dei mezzi da manovra costruiti dalla Antonio Badoni di Lecco costrinse le FS ad adeguare la propria terminologia tecnica per porre fine alle differenze lessicali che si erano venute a creare, stabilendo formalmente con la circolare 37 del 7 settembre 1933 che tali mezzi assumessero il nome di "carrelli automotori"[1].

Dalla suddetta circolare derivò l'attuale definizione di "automotore", termine corrente ottenuto dalla sostantivazione di "carrello automotore" e destinato a identificare tutte le locomotive da manovra di potenza inferiore a 147 kW, corrispondenti a 200 CV con le unità di misura precedenti all'introduzione del Sistema Internazionale (SI)[1].

La definizione di automotore fu inclusa nell'articolo 112 della Prefazione Generale all'Orario di Servizio (PGOS) delle Ferrovie dello Stato:

«1. Gli automotori sono mezzi di manovra con potenza inferiore a 200 CV, dati di regola in consegna al movimento e affidati al personale di stazione.
Detti mezzi, oltre la stazione a cui sono destinati, possono servire anche una zona comprendente varie località, spostandosi da stazione a stazione.
2. …
3. Le locomotive Diesel ed elettriche di manovra sono mezzi di potenza uguale o superiore a 200 CV in consegna alla trazione.»

Caratteristiche[modifica | modifica wikitesto]

Come per le locomotive da manovra, gli automotori devono rispondere a esigenze di[2]:

  • semplicità di guida, perché possono essere condotti dal personale di stazione abilitato con un apposito corso d'istruzione;
  • robustezza e affidabilità, perché potendo essere impegnati lontano da depositi locomotive e officine devono richiedere una manutenzione ridotta al minimo indispensabile.

Note[modifica | modifica wikitesto]

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Ministero dei Trasporti e dell'Aviazione Civile – Ferrovie dello Stato, Prefazione Generale all'Orario di Servizio, edizione 1963, ristampa 1970 aggiornata con O.S. nº 1/1965 – 14/1965 – 18/1965 – 26/1967 – 56/1967 – 87/1967 – 17/1968 - 34/1968 – 35/1968 - 43/1969 – 51/1969 – 65/1969 – 109/1969 – 16/1970 – 24/1970 – 38/1970, Roma, Ferrovie dello Stato, 1970.
  • Erminio Mascherpa, prefazione a: Beppe Tronconi, Badoni e le sue locomotive, ristampa 2004, Salò (BS), ETR – Editrice Trasporti su Rotaia, 1999, p. 7, ISBN 88-85068-08-1.
  • Angelo Nascimbene, Luca Vanni, FS Trenitalia. Locomotive Diesel, Albignasego (PD), Duegi Editrice, 2002, ISSN 1124-4232 (WC · ACNP).
  • Angelo Nascimbene, Anni trenta: manovre con i carrelli, in Tutto treno & storia, 6 (2007), n. 18, pp. 30-45

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

  Portale Trasporti: accedi alle voci di Wikipedia che trattano di trasporti