Associazione Nazionale Centri Storico-Artistici

Associazione Nazionale Centri Storico-Artistici
AbbreviazioneANCSA
TipoFondazione senza fine di lucro
Fondazione1961
ScopoSalvaguardia e valorizzazione culturale delle città e dei territori aventi interesse storico, artistico ed ambientale
Sede centraleBandiera dell'Italia Gubbio
Area di azioneItalia
PresidenteBandiera dell'Italia Filippo Mario Stirati
Sito web

L’Associazione Nazionale Centri Storico-Artistici (il cui acronimo è ANCSA) è stata fondata nel 1961 a Gubbio. I suoi soci fondatori sono Giovanni Astengo, V. Baldelli, M. Belardi, M. Benedetti, E. Caracciolo, L. Contenti, G. Martelli, V. Parlavecchio, C. Ripamonti, M. Roffi, G. Romano, E.R. Trincanato; i Comuni di Ascoli Piceno, Bergamo, Erice, Ferrara, Genova, Gubbio, Perugia e Venezia; l'Ente Provinciale per il Turismo di Perugia; l'Azienda Autonoma di Soggiorno Turistico di Gubbio; l'Istituto per le Case Popolari della provincia di Perugia. Tra i suoi iscritti Giuseppe Samonà, Gino Bottoni, Luigi Carlo Daneri, Giancarlo De Carlo, Roberto Pane, Gino Gazzola, Renato Bonelli e Giulio Carlo Argan (che ne fu anche presidente).

La principale finalità dell'Associazione è quella di promuovere iniziative culturali e operative per sostenere le azioni delle amministrazioni pubbliche per la salvaguardia e la riqualificazione delle strutture insediative esistenti. Tali attività si svolgono attraverso convegni, seminari pubblici, redazione di linee guida, riconoscimenti attribuiti ai soggetti che si occupano di intervenire nei centri storici, nonché attraverso le attività delle sezioni regionali e interregionali.

Soci[modifica | modifica wikitesto]

I soci dell'Associazione sono Regioni, Province, Comuni Italiani, Strutture universitarie, enti pubblici e privati, studiosi e cultori. L'ingresso è approvato dal direttivo nazionale su proposta degli attuali soci dell'Associazione.

Organi[modifica | modifica wikitesto]

  • Presidente - Filippo Mario Stirati
  • Consiglio direttivo - Il Consiglio Direttivo dell'Associazione è costituito da Alessandro Benetti, Letizia Carrera, Marika Fior, Franco Mancuso (presidente comitato scientifico), Bruna Di Palma, Nicola Russi (responsabile Premio Gubbio), Stefano Storchi, Fabrizio Toppetti, Mauro Volpiano (presidente sez. interreg. Piemonte-Valle d'Aosta), e dagli Enti soci: Comune di Asolo, Comune di Bergamo, Comune di Bologna, Comune di Livorno, Comune di Modena, Comune di Parma, Parco dei Colli di Bergamo, Regione Toscana.
  • Vicepresidente - Stefano Storchi
  • Segretario tecnico - Marika Fior
  • Tesoreria - Segreteria Amministrativa
  • Consiglieri eletti
  • Consiglieri di diritto
  • Presidenti sezioni Regionali
  • Giunta Esecutiva
  • Revisori dei Conti
  • Probiviri
  • Comitato scientifico

Storia[modifica | modifica wikitesto]

I prodromi della nascita dell'associazione sono da individuare nel 1960, quando un gruppo di architetti, urbanisti, conservatori, storici e pubblici amministratori, si riunì in un Congresso Nazionale, il 17-18-19 settembre, per dibattere la salvaguardia e il risanamento dei centri storici. Il congresso venne promosso da Giovanni Astengo e, tra i relatori, spiccano i nomi di G. Samonà, A. Cederna, M. Manieri Elia e molti altri. Il seminario si concluse con una dichiarazione finale che prese successivamente il nome di Carta di Gubbio. In quell'occasione si auspicava la fondazione di un comitato permanente che si occupasse della questione del risanamento dei centri antichi.

L'anno successivo (1961), infatti, venne fondata l'Associazione Nazionale Centri Storico-Artistici e varato il primo Statuto.

Le attività dell'ente sono testimoniate dal dibattito svolto a partire dal 1962 sino ad oggi nei seminari e nei convegni i cui atti sono stati in quasi tutti i casi pubblicati. L'ultimo convegno nazionale si è svolto a Gubbio nel 2011. Altre linee di azione sono i progetti e gli accordi internazionali, che si svolgono attraverso la collaborazione con istituzioni, dipartimenti universitari ed enti stranieri.

Un'ulteriore iniziativa di notevole prestigio intrapresa dall'ANCSA è quella del Premio Gubbio, istituito nel 1990. Il Premio si propone di promuovere l'avanzamento delle modalità di intervento sulla città e sul territorio storico attraverso le esperienze più significative che hanno avuto luogo nell'ambito della riqualificazione urbana e del recupero del patrimonio edilizio storico.

Carta di Gubbio[modifica | modifica wikitesto]

La Carta di Gubbio è l'esito della dichiarazione finale approvata nel 1960 durante il Congresso Nazionale svolto nella città umbra. Essa riconosce l'importanza nazionale dei problemi che riguardano i centri storici e ritiene urgente procedere con la ricognizione e classificazione degli insediamenti di valore storico-ambientale e delle zone che devono essere salvaguardate e risanate, quale premessa allo stesso sviluppo della città moderna. La carta prevede, inoltre, che vengano disposti i vincoli di salvaguardia e la sospensione di ogni intervento edificatorio, in attesa della predisposizione di Piani di Risanamento Conservativo. Importanti sono le modalità operative del documento, che rifiuta i criteri del ripristino e delle aggiunte stilistiche, della demolizione di edifici anche modesti e non ammette che vi siano diradamenti del tessuto, isolamento dei monumenti, nuovi inserimenti in ambiente antico come azioni isolate non inserite in un quadro complessivo di trasformazioni urbanistiche.

Nel 1990 l'Associazione si è fatta promotrice di un secondo documento, di ripensamento critico e di attualizzazione della Carta trent'anni dopo la sua pubblicazione. La dichiarazione nota anche come “Seconda Carta di Gubbio” o “Carta di Gubbio 90”, profila una nuova più ampia attenzione all'intera struttura storica della città, al suo territorio, al paesaggio come insieme interconnesso di sistemi territoriali di valore storico-culturale. Supera, inoltre, la visione strettamente legata al territorio nazionale per porsi in una più ampia ottica comunitaria.

Statuto[modifica | modifica wikitesto]

Lo Statuto dell'Associazione è stato costituito nel 1961 esso è composto da XIII titoli e 39 articoli in cui vengono descritti gli scopi, gli organi e le disposizioni generali e transitorie. Gli scopi che l'ANCSA si propone vengono descritti nel Titolo I, articolo 3 e sono numerosi, i principali:

  • promuovere studi e ricerche, per la salvaguardia, il recupero e la valorizzazione culturale delle città e dei territori di interesse storico, artistico e ambientale
  • raccogliere e coordinare ciò che si ricava dagli studi e dalle ricerche, questo viene compiuto dai Comuni, da altri Enti interessati, da docenti universitari e studiosi ed esperti nelle discipline architettoniche ed urbanistiche;
  • promuovere la riunione di tutti gli Enti o persone aventi interesse a tale opera di valorizzazione culturale e salvaguardia;
  • promuovere, per mezzo dei Comuni, interventi di recupero e valorizzazione culturale, anche a carattere sperimentale, in ambienti storici e cooperare alla loro attuazione prestando agli Enti o privati interessati, opera di consulenza critica e di assistenza tecnica;
  • attuare direttamente tali interventi sui beni a carattere storico ed artistico acquisiti al proprio patrimonio;
  • promuovere provvedimenti legislativi ed amministrativi utili per l'attuazione degli interventi a carattere anche sperimentale e successivamente, sulla base delle esperienze così acquisite, provvedimenti a carattere generale di valorizzazione culturale e di salvaguardia;
  • promuovere la formazione di una rete europea di città e territori aventi eguale interesse storico, artistico e ambientale al fine di confrontare, coordinare e promuovere politiche di salvaguardia, recupero e valorizzazione culturale ;
  • organizzare e gestire con cadenza triennale il "Premio Gubbio" al fine di dare adeguati riconoscimenti a piani, progetti, studi e ricerche e interventi, redatti ed attuati nell'ambito nazionale ed europeo;
  • promuovere e svolgere ogni altra attività ritenuta attinente ai fini sociali.

Convegni e Seminari[modifica | modifica wikitesto]

Luoghi fondamentali del dibattito sono da sempre i convegni e i seminari dell'Associazione.

Convegni e Seminari Nazionali
Anno Tema
2012 Il Paesaggio urbano storico: le strategie della nuova raccomandazione UNESCO (in concorso con ANCSA)
2011 Il territorio storico come progetto
2010 Attualità del territorio storico
2008 Identità/trasformazione
2007 Geometria e natura
2006 Spazi aperti nei contesti storici
2005 Turismo e centri storici nell'Italia Contemporanea
2003 Contemporaneità e identità del territorio: le sfide del terzo millennio
2001 Quali soluzioni? Pedonalizzazione, accessi, parcheggi
2000 Urbanistica e sicurezza nelle città
1998 La città storica in Europa: le proposte ANCSA
1997
  • Patrimonio 2000: un progetto per il territorio storico nei prossimi decenni
  • Il progetto e la norma. Nuovi strumenti per il governo dell'esistente
1995 Il Progetto della demolizione/ La demolizione nel progetto
1994
  • Dimensioni, forme e strategie del progetto
  • Il territorio storico e la nuova città esistente
1992
  • La nuova città esistente: oltre la Carta di Gubbio 1990
  • Dichiarazione dei diritti delle città
1990
  • L'applicazione della legge Tognoli- Problematiche, prospettive ed azioni di tutela
  • ANCSA 1960-1990: un contributo italiano alla riqualificazione della città esistente
1989 La riqualificazione della città meridionale: bilanci e prospettive
1986 Città esistente e città futura: innovare il recupero
1983
  • Politiche progettuali e gestionali delle amministrazioni locali
  • Progettare la città esistente
1982 Per una progettualità del riuso
1981 Bilancio e prospettive per il riuso dei centri storici. Oltre il recupero del patrimonio edilizio esistente
1978 Un progetto ANCSA per il recupero del patrimonio edilizio esistente
1975 La politica ANCSA per i Centri Storici
1974
  • Centri storici nel Mezzogiorno
  • Riequilibrio territoriale e centri storici
1972 Salvaguardia e rivitalizzazione dei Centri Storici nel quadro della programmazione e pianificazione urbanistica regionale
1971 Una nuova politica per i centri storici
1970 Per una revisione critica del problema dei centri storici
1969 I centri storici: prospettive di azione
1966 Valutazione delle conclusioni della Commissione di indagine sulla valorizzazione e tutela del patrimonio storico-artistico, archeologico e del paesaggio
1964 La posizione dei Comuni circa il risanamento conservativo dei centri storici in relazione alla nuova Legge Urbanistica
1962 Progetto di Legge per la tutela e il risanamento conservativo dei Centri storico-artistici
1961 Salvaguardia e risanamento dei centri storico-artistici. La Carta di Gubbio

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

Storia dell'ANCSA:

  • CAROLINA DI BIASE, 30 anni ANCSA, 1960-1990, ANCSA, Milano, 1990;
  • FABRIZIO TOPPETTI (a cura di), Paesaggi e città storica, teorie e politiche del progetto, ANCSA, Alinea Editrice, Firenze 2011.
  • CHIARA MAZZOLENI, Dalla salvaguardia del centro storico alla riqualificazione della città esistente. Trent'anni di dibattito dell'ANCSA, in Archivio di Studi Urbani e Regionali, 1991

Pubblicazioni recenti dell'Associazione:

  • RUSSI NICOLA (a cura di), Premio Gubbio 2021, Il progetto oltre la crisi, Ancsa Documenti, 2021;
  • RUSSI NICOLA E ALESSANDRO BENETTI (a cura di), Premio Gubbio 2018, Evoluzione e continuità, Ancsa Documenti, 2018;
  • SILVIA BOSSIO E STEFANO STORCHI (a cura di), Centri storici: gestire la trasformazione, ANCSA, Cremona, 2009;
  • STEFANO STORCHI E OBERDAN ARMANNI (a cura di), Centri storici e nuove centralità urbane, ANCSA, Alinea Editrice, Firenze, 2010;
  • STEFANO STORCHI (a cura di), Centri storici: proposte per lo sviluppo, ANCSA, Cremona 2010;

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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